Di seguito la domanda di attualità del consigliere comunale Andrea Colombo.

Bologna 14 maggio 2020
Al Sindaco del Comune di Bologna

Il sottoscritto Andrea Colombo, Consigliere comunale del gruppo consiliare del Partito Democratico, presenta la seguente domanda di attualità ai sensi dell’art. 58 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio comunale, per la seduta di Question time del 15 maggio 2020:

in merito ai lanci di agenzia stampa indicati in calce, relativi alle misure contenute nel cosiddetto “decreto Rilancio” per incentivare la mobilità sostenibile (pedonale, ciclabile e del trasporto pubblico) nelle città, tra cui Bologna, nonché alle “Linee guida sperimentali per lo sviluppo della mobilità ciclabile” proposte dal Ministero dei trasporti all’ANCI;

 
domanda al Sindaco e alla Giunta
 
– una valutazione politico amministrativa generale in merito all’adeguatezza dei provvedimenti economici e normativi in favore della mobilità sostenibile contenuti nel cosiddetto “decreto Rilancio” varato dal Governo, rispetto a quanto serve ai Comuni per riuscire a gestire la mobilità urbana nelle fasi 2 e 3 (settembre) dell’emergenza coronavirus;
 
– in particolare, per quanto riguarda le misure economiche, come l’amministrazione comunale giudica il fondo di compensazione per le aziende TPL e se saràutilizzato anche per prolungare la durata degli abbonamenti annuali; come giudica il nuovo “bonus mobilità” per l’acquisto o lo sharing di biciclette anche a pedalata assistita e di monopattini elettrici, e come sarà integrato con i contributi comunali in essere; e, infine, se ritiene indispensabili anche risorse destinate direttamente ai Comuni per promuovere la mobilità sostenibile;
 
– in particolare, per quanto riguarda le misure normative, come l’amministrazione comunale valuta le modifiche urgenti al Codice della Strada approvate (corsie ciclabili e casa avanzata), e se, anche tramite ANCI, intende farsi parte attiva verso il Governo e il Parlamento affinché nella conversione del decreto in legge vengano aggiunte altre norme fondamentali per i Comuni (come ad esempio il doppio senso ciclabile e le corsie preferenziali aperte anche alle bici), e verso il Ministero dei trasporti affinché siano ritirate le “Linee guida sperimentali” che sono un inaccettabile passo indietro nelle misure necessarie per favorire la ciclabilità urbana.
 
F.to Andrea Colombo
 

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