Giovedì 17 dicembre 2020 il Consiglio comunale ha approvato l’ordine del giorno 231.6, sottoscritto anche dal consigliere comunale Francesco Errani, sul contrasto alle esternalizzazioni finalizzate alla compressione dei costi e dei diritti sul lavoro.

Tramite link e’ disponibile il comunicato stampa del Comune con l’ordine di trattazione e le delibere sul Bilancio approvate.

Tutta la documentazione del Bilancio sarà disponibile nei prossimi giorni nella versione definitiva alla pagina web sul Bilancio del Comune di Bologna ed in questa sezione del nostro sito.

Tramite link sono inoltre consultabili tutti gli ordini del giorno dei consiglieri comunali PD approvati a cui è dedicata un’area specifica del nostro sito.

IL CONSIGLIO COMUNALE

Premesso che

il Comune di Bologna considera assolutamente prioritario assumere ogni iniziativa possibile affinché siano assicurate condizioni di lavoro di alta qualità e relazioni sindacali virtuose nel territorio bolognese, specialmente nel contesto delle attività e dei servizi che vedono, a vario titolo, un protagonismo dell’ente pubblico, come gerente diretto, come stazione appaltante o come componente della compagine societaria delle società partecipate;
il Comune di Bologna, al fine di assicurare elevati standard di qualità del lavoro, promuove e ritiene prioritario il secondo livello di contrattazione collettiva (c.d. contrattazione integrativa), riconoscendo a detto livello contrattuale la capacità di adattare le condizioni di lavoro alle concrete caratteristiche del territorio e dei servizi, oltre che alle specifiche esigenze del personale;

Considerato che

sono da tempo in atto, nel contesto dei servizi e delle attività di pubblico interesse, pratiche di outsourcing ed esternalizzazioni, tramite cessioni a gerenti terzi di segmenti di attività e porzioni del ciclo produttivo di beni e servizi, sia da parte dell’ente pubblico sia da parte di società partecipate dalle istituzioni pubbliche, tra cui il Comune di Bologna;

Ritenuto che

la pratica della cessione a gerenti terzi, indipendentemente dagli strumenti negoziali adottati, non è, come tale da stigmatizzare, a condizione che sia finalizzata alla specializzazione qualitativa del ciclo produttivo e non, invece, alla mera compressione dei costi tramite la riduzione di standard retributivi, qualitativi e di condizioni contrattuali e di lavoro;

Invita il Sindaco e la Giunta

a vagliare con estrema prudenza ogni ipotesi di futuro affidamento a terzi di attività di pubblico interesse a gestione diretta, per scongiurare il rischio che vi si accompagnino condizioni di lavoro non compatibili con gli standard di qualità del lavoro indicati in premessa;
a coinvolgere le associazioni sindacali in ogni ipotesi di cessione o affidamenti a terzi di attività di pubblico interesse, assumendo ogni iniziativa affinché sia scongiurata l’ipotesi di condurre tali operazioni senza il consenso delle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative nello specifico segmento di attività interessato dalla eventuale cessione;
a escludere o, in caso di società partecipate, osteggiare con gli strumenti consentiti dalla legge, da protocolli o accordi sottoscritti con il Comune di Bologna, cessioni o affidamenti a terzi di attività o servizi ogniqualvolta il potenziale gerente non applichi entrambi i livelli di contrattazione collettiva, avendo sottoscritto tramite le proprie rappresentanze il contratto collettivo nazionale e il contratto collettivo integrativo con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative nel settore;
a valutare attentamente l’ipotesi di re-internalizzare attività e servizi previamente affidati a terzi ogniqualvolta sia accertato che la pratica di outsourcing abbia negativamente inciso sugli standard di qualità del lavoro e/o dei servizi.

F.to: F. Martelloni (Coalizione Civica), E. M. Clancy (Coalizione Civica), A. Palumbo (Gruppo Misto), M. Bugani, E. Foresti, M. Piazza, F. Errani