Lunedì 4 settembre 2017 la consigliera comunale Isabella Angiuli ha presentato in Consiglio comunale il seguente intervento di inizio seduta relativo alle opportunità per Bologna legate alla crescita del settore alimentare.

In allegato è disponibile il comunicato stampa. In allegato la rassegna stampa.

Negli ultimi 5 anni il centro storico di Bologna si è popolato di nuovi ristoranti, minimarket e caffetterie. E ora l’assessore Lepore interviene anche pubblicamente dichiarando che sarà impegno dell’amministrazione lavorare per evitare la gentrificazione, quel processo che avviene quando a seguito di riqualificazione dei centri urbani o delle periferie, il valore degli immobili cresce, e affluiscono nuovi abitanti ad alto reddito che espellono i vecchi abitanti a basso reddito. Stessa cosa avviene per le attività artigianali e commerciali che vengono espulse dal centro non potendo più permettersi di pagare affitti sempre più alti.

Per questo motivo, l’assessore Lepore ha annunciato interventi per sostenere gli artigiani e le botteghe storiche. Per questo stesso motivo il consiglio comunale sa già che sarà chiamato a discutere un nuovo regolamento di fruizione del centro storico che grazie al cd. Decreto Unesco già applicato dalla città di Firenze potrebbe consentire l’eliminazione (almeno temporanea) di alcune storture esito inevitabile delle norme nazionali sulle liberalizzazioni e dall’aumento del turismo nel nostro centro storico.

Io penso però che una visione della Bologna del futuro c’è e si sta delineando sempre più chiaramente. Una città per la quale il Cibo è elemento fondamentale, leva di sviluppo culturale ed economico ed anche di democrazia.

La presenza dell’agricoltura di prossimità, gli orti cittadini ma pure la tutela della ns campagna e della collina dove nascono nuove aziende agricole e agrituristiche da parte di giovani che riscoprono la terra. Così come una ristorazione di alta qualità che sta crescendo a Bologna grazie alle nuove generazioni di chef e ristoratori che stanno puntando tutto sulla qualità e la lavorazione dei prodotti. Sono gli elementi che segnano questo importante cambiamento e delineano una delle principali caratteristiche della Bologna del futuro.

E’ vero ciò che ha detto qualcuno sui giornali qualche giorno fa, a Bologna mancano le stelle, ma conoscendo molti operatori del settore, sento di dire che sono certa che arriveranno!

In questo ambito non siamo ancora stati capaci di attrarre investimenti al momento e l’investimento pubblico – privato più rilevante che il sistema economico della nostra città ha deciso di fare è FICO. Per questo motivo credo occorra andare orgogliosi di questo progetto. Molto ci attendiamo dall’apertura di Fico Eataly world che così come avvenuto a NY ha tutte le potenzialità per cambiare il modo di comprendere la nostra cucina e i nostri prodotti tipici.