Lunedì 21 marzo 2022 il Consigliere comunale PD Maurizio Gaigher è intervenuto ad apertura di seduta in Consiglio comunale sulla possibile lotta alla mafia presentando un ordine del giorno firmato da tutti i gruppi consiliari della maggioranza: Partito Democratico, Coalizione civica, Matteo Lepore sindaco, Movimento 5 stelle, Anche tu Conti e Verdi  oltre al consigliere Gian Marco de Biase con cui si chiede di rafforzare una serie di azioni e strumenti per la legalità e la lotta alle mafie: dall’intitolare una strada o luogo a Pio La Torre, al Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e a Lea Garofalo, ad un Regolamento sui beni confiscati e sequestrati così come suggerito agli enti locali dalla Commissione parlamentare antimafia; dalla valorizzazione dell’Osservatorio permanente sulla legalità e il contrasto alla criminalità organizzata, ai percorsi educativi sulla legalità e la cittadinanza attiva rivolti alle scuole e alle giovani generazioni, ai percorsi con le associazioni di commercianti, industriali e di professionisti come commercialisti e notai sulla cultura della legalità.

L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità.

Il video integrale della seduta del Consiglio comunale è disponibile a questo link: https://youtu.be/S58W9jaDTtc

Si indica inoltre il minuto a cui è possibile riascoltare l’intervento del consigliere Gaigher : 1h22min47sec

Di seguito l’intervento di inizio seduta e di seguito il testo dell’ordine del giorno approvato in aula. I relativi comunicati stampa sono consultabili online.

Grazie Presidente

Oggi, 21 Marzo 2022 ricorre la XXVII Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti di tutte le mafie che quest’anno l’Associazione Libera ha voluto dedicare al tema “Terra Mia – Colture|Culture”: un motto che vuole unire due dimensioni di impegno, oggi fondamentali, dalle quali si deve ripartire dopo due anni di Covid e una guerra alle porte dell’Europa! Un invito a ragionare su come prendersi cura delle nostre comunità locali reinterpretando il nostro essere cittadini globali partendo dal contesto nel quale viviamo, dalla nostra quotidianità.

In questa giornata così importante che quest’anno celebreremo in seduta solenne venerdì 25 marzo, siamo chiamati a riflettere sul contributo che il nostro Comune può offrire per risolvere una piaga che, spesso silenziosamente e sotto traccia, continua a preoccupare la nostra economia oltre che il senso stesso di democrazia e quindi continua a rappresentare una minaccia alla nostra libertà.

Il numero delle persone scomparse per mano mafiosa è impressionante: dal 1862 ad oggi si contano 1031 vittime innocenti tra cui 113 minori e 93 donne. Prima del 1961 hanno perso la vita in 162 tra uomini delle istituzioni e servitori dello Stato, sindacalisti, imprenditori ma anche semplici cittadini, dal 1961 ad oggi 869 persone, 726 negli ultimi 40 anni. Libera, con un meritorio lavoro di ricerca ha raccolto in un archivio digitale la storia di ciascuna di loro: visitarlo aiuta a comprendere l’urgenza di contribuire alla costruzione di una memoria collettiva che vada al di là della retorica nella quale si rischia di cadere quando si fanno i conti con la storia. In questo senso credo che la nostra città, per il significato che i bolognesi danno alla memoria, possa dare un contributo importante su cui credo valga la pena ragionare un nostro impegno nei prossimi anni.

Viviamo in una città che ha tutti gli anticorpi per allontanare mafie e illegalità e proprio per questo oggi dobbiamo pretendere che le nostre comunità siano attente a tutti i tipi di illegalità, anche al clima pesante che in alcune occasioni abbiamo notato in alcune zone e che è stato possibile approfondire grazie ad una recente inchiesta giornalistica dell’Associazione Libera: associazione e referente che da qui abbraccio calorosamente dopo aver letto le notizie che questa mattina li riguardano e a cui dico NON SIETE SOLI!

E non possiamo e non dobbiamo nemmeno dimenticarci degli elementi che magistratura e forze dell’ordine continuano a far emergere con un incessante lavoro di indagine. In quest’aula abbiamo già avuto modo di ricordare le parole della Procuratrice generale di Bologna Lucia Musti che in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario denunciava che la nostra Regione negli ultimi anni è diventata, a buon titolo, distretto di mafia e quindi territorio in cui, oltre alle maxi-indagini e ai maxi-processi, si assiste a sempre più frequenti fenomeni di radicamento delle mafie, non solo a fenomeni di infiltrazione. E quando parla di radicamento, la procuratrice Musti ci dice una cosa precisa: ci dice, cito testualmente “con una certa preoccupazione, che nella nostra Regione esistono cittadini emiliano-romagnoli, imprenditori e/o cosiddetti colletti bianchi, ovverosia professionisti, che hanno deciso che fare affari con la mafia, la camorra o la ‘ndrangheta è utile e comodo”. Secondo lei stiamo quindi assistendo alla nascita di un metodo mafioso “autoctono”!

Nei prossimi mesi la nostra città sarà interessata dall’arrivo di importanti linee di finanziamento, penso ad esempio ai fondi del PNRR: avremo modo di assistere all’apertura della stagione dei cantieri nei quali lavoreranno aziende provenienti da diverse parti del paese. Va da sè, quindi, che questo periodo di cambiamento debba essere inaugurato con le giuste attenzioni, ricordandoci tutti che la nostra città, così come la nostra Regione è, e sarà, “preda” ambita da coloro i quali desiderano fare affari con le mafie: non possiamo, dunque, farci trovare impreparati!

Lasciatemi quindi ringraziare Sindaco e Giunta, in particolare gli Assessori Bugani e Guidone per l’importantissima misura che sarà operativa da fine mese e che consiste nella pubblicazione dei dati dei subappalti delle aziende che lavorano per il Comune di Bologna: ne approfondiremo prossimamente i contenuti in 6° Commissione ospitando una udienza conoscitiva promossa dal consigliere Piazza che ringrazio! La pubblicazione di questi dati non rappresenta solo un obiettivo raggiunto ma un esempio di come pensiamo si debba lavorare per rimanere concentrati e attenti sulla gestione del flusso di denaro che non può e non deve finire nelle mani sbagliate.

Ma ci sono altre cose che dobbiamo e possiamo fare sin da ora e per questo reputo urgente la trattazione di un ODG che manderò alla segreteria al termine del mio intervento. Nell’ordine del giorno si propone al Sindaco e alla Giunta di:

migliorare gli strumenti già a disposizione della nostra amministrazione come l’Osservatorio permanente sulla legalità e il contrasto alla criminalità organizzata – esperienza importante nata nello scorso mandato – per strutturarlo e calarlo meglio nel contesto organizzativo del Comune;
continuare a fare memoria anche attraverso alcune intitolazioni da dedicare a personaggi politici e uomini dalla indiscutibile rettitudine morale come Pio La Torre, a cui si ispira la legge che consente dal 1982 la confisca dei beni ai mafiosi, e il Prefetto Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa: ricordo che nel 2022 celebriamo, per entrambi, il quarantennale della scomparsa; e a Lea Garofalo, testimone di giustizia scomparsa nel 2009 per mano dell’ex compagno per aver denunciato le faide interne alla ‘ndrangheta.
continuare a proporre alle giovani generazioni percorsi sulla legalità e sull’antimafia aggiungendo percorsi da proporre ad associazioni di commercianti, industriali e di professionisti come commercialisti e notai
e infine lavorare per l’adozione di un regolamento sui beni confiscati – attualmente ve n’è solamente uno in gestione al Comune di Bologna (Villa Celestina) su cui verrà presentato un bando per la ristrutturazione e dove c’è già un consistente investimento programmato di 3,5 mln di €uro – da utilizzare nel caso dell’arrivo di ulteriori altri beni messi a disposizione dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.
Ecco, e concludo il mio intervento Presidente, si tratta di alcune prime significative proposte che come maggioranza speriamo possano trovare l’appoggio di tutto il consiglio comunale, proposte che non possono non trovare spazio in una giornata come quella di oggi.

ll Consiglio Comunale di Bologna

Premesso che

  • il 21 Marzo 2022 si celebra la XXVII giornata in memoria delle vittime innocenti di tutte le mafie.
  • le ingenti risorse che saranno immesse nell’economia locale, anche per via del PNRR, sono un potenziale terreno fertile per la criminalità organizzata che potrebbe tentare di mettervi mano.
  • Che quest’anno ricorre il trentennale delle stragi di Via d’Amelio e di Capaci.

Considerato che

  • è importante che il Comune di Bologna continui a ricordare la scomparsa degli uomini e delle donne che si sono opposti alla violenza della criminalità organizzata, come Pio La Torre, ispiratore della legge omonima che dal 1982 consente la confisca dei beni ai mafiosi, che ha perso la vita in un agguato assieme all’agente di scorta Rosario Di Salvo; Carlo Alberto Dalla Chiesa, una vita dedicata alla lotta al banditismo, al terrorismo e alla mafia, vittima di un agguato assieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all’agente di scorta Domenico Russo; Lea Garofalo, testimone di giustizia che ha perso la vita per aver denunciato le faide interne alla ‘Ndrangheta tra la sua famiglia e quella del suo ex fidanzato”

Considerato inoltre che

  • In questo mandato amministrativo il Comune di Bologna si è dotato di un assessorato alla legalità democratica e all’antimafia.
  • Nello scorso mandato amministrativo, nel contesto del bando “Educalè” che ha l’obiettivo di contribuire alla costruzione di una cultura diffusa della legalità e di una conoscenza approfondita dei fenomeni mafiosi, partendo dalle scuole e dai centri di aggregazione giovanile, in un’ottica preventiva dei comportamenti rischiosi, è stato attivato l’osservatorio permanente per la legalità e il contrasto alla criminalità organizzata attraverso l’apertura di un portale dedicato.
  • Nel 2019 il Comune di Bologna ha chiesto all’Agenzia Nazionale sui beni confiscati di ottenere la gestione di Villa Celestina su cui è previsto un investimento di 3,5 mln di euro per la sua ristrutturazione.
  • è possibile pensare che nuove indagini portino al sequestro o alla confisca di ulteriori beni immobili sul territorio comunale.
  • la nuova frontiera della criminalità organizzata è l’ibridazione tra organizzazioni semplici e organizzazioni mafiose, che fa affari se trova permeabile il tessuto economico locale, contando spesso sulla condivisione del metodo mafioso da parte di certi imprenditori e professionisti.

Ritenuto che

  • La lotta alle mafie e alla criminalità organizzata passa anche attraverso l’educazione al rispetto delle regole e all’adozione di atteggiamenti virtuosi dei cittadini che devono trovare nelle Istituzioni un punto di riferimento a cui affidare segnalazioni che riguardano sospetti di fenomeni di criminalità o atteggiamenti “mafiosi”.

Chiede al Sindaco e alla Giunta

  • Di intitolare una strada, una piazza o altro luogo pubblico a Pio La Torre, al Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e a Lea Garofalo.
  • Di lavorare alla nascita di un Regolamento sui beni confiscati e sequestrati così come suggerito dal “Vademecum per gli enti locali per il riutilizzo e la valorizzazione dei beni sequestrati e confiscati” promosso dalla Commissione parlamentare antimafia.
  • Di valorizzare il portale “Osservatorio permanente sulla legalità e il contrasto alla criminalità organizzata” calandolo meglio all’interno del contesto organizzativo del Comune di Bologna.
  • Di continuare a promuovere percorsi educativi sulla legalità e la cittadinanza attiva nelle scuole e in altri luoghi frequentati dalle giovani generazioni al fine di diffondere cultura dell’antimafia e della partecipazione attiva alla vita comunitaria.
  • Di promuovere la conoscenza approfondita dei fenomeni mafiosi e la cultura della legalità con l’imprenditoria locale attraverso percorsi con le associazioni di commercianti, industriali e di professionisti come commercialisti e notai.
  • Di farsi parte attiva con l’Ufficio Scolastico Provinciale al fine di istituire un premio annuale dedicato alla memoria di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, rivolto agli studenti di ogni ordine e grado, per elaborati connessi alle tematiche della prevenzione alla criminalità economica ed organizzata.

F.to M. Gaigher, M. Campaniello, I. Angiuli, C. Ceretti, L. Bittini, F. Cima, G. De GiacomiM. De MartinoA. Di PietroR. Fattori, R. Iovine, C. Mazzanti,R. MonticelliV. NaldiM. Santori, R. Toschi, G. Tarsitano, S. Negash, S. Larghetti, P. Marcasciano,  M. Piazza,  F. Diaco, M. C. Manca,  D. Celli.