Lunedì 4 aprile 2022 il consigliere comunale PD Roberto Fattori è intervenuto ad apertura di seduta in Consiglio comunale sull’Eremo di Ronzano.

Il video integrale della seduta del Consiglio comunale è disponibile a questo link: https://youtu.be/o2I0YWSrgFI

Si indica inoltre il minuto a cui è possibile riascoltare l’intervento del consigliere Roberto Fattori : 41min28sec

Di seguito il testo dell’intervento in aula.

Sabato scorso si sono festeggiati, insieme con il Cardinale Matteo Zuppi, i 100 anni di presenza dei Servi di Maria all’Eremo di Ronzano.

Sia l’eremo sia la comunità religiosa sono ovviamente presenti da molto più tempo: già nel 1140 esistevano un dormitorio e una cappella e nel 1267, si insediarono i Frati Gaudenti. Nel 1475 i Domenicani costruirono la chiesa e il convento attuali. Rimasero fino al 1798 quando, in epoca napoleonica, l’eremo fu ridotto a proprietà privata. Nel 1848 fu acquisita dal conte Giovanni Gozzadini e divenne sede di un circolo politico e letterario. Ebbe ospiti illustri, come Giosue Carducci e Guglielmo Marconi.

Nel 1921 l’eremo venne riconsacrato ai Servi di Maria.

Nella storia e nel presente dell’eremo possiamo individuare alcune parole parole chiave:

Accoglienza: è da sempre un elemento che contraddistingue questo luogo e chi lo abita. Chi lo ha frequentato in modo assiduo, come ho fatto io per circa vent’anni a partire dalla fine degli anni ‘80, ha sperimentato come ogni ospite si senta ben accolto e benvoluto. Gli spazi dell’eremo sono diventati nel tempo punto di riferimento per singoli e famiglie, per giornate di ritiro o esperienze di vita comunitaria. Tutta la storia di questo luogo ci dice che l’accoglienza di minori e famiglie, l’attività svolta ora presso l’eremo, con la preziosa collaborazione della cooperativa Do Mani, è in piena continuità con la tradizione del luogo, non in conflitto, come qualcuno sembrava temere.

Comunità: non è un caso che l’Ordine dei Servi di Maria sia l’unico che non ha un solo padre fondatore. Fu infatti fondato da sette commercianti fiorentini che nel 1233 si ritirarono a vita religiosa e si impegnarono per la pacificazione della città. Quella di Ronzano è sempre stata una comunità aperta, di cui in moltissimi si sentivano parte pur senza abitare all’Eremo. Tanto è vero che è stata fondata da diversi anni un’associazione “Amici di Ronzano a cui si può liberamente aderire. Sono laici che sentono questo luogo come parte di sé. Una comunità aperta anche al dialogo interreligioso. Infatti sabato, in rappresentanza del Sindaco, è intervenuta la consigliera Rita Monticelli, che ha questa delega. Rispetto dei luoghi e spiritualità: l’eremo è inserito in un contesto collinare molto suggestivo, a 300 metri di altezza, come San Luca: l’eremo e la basilica sembrano guardarsi, immobili l’uno di fronte all’altro, sfidando i secoli. A differenza di San Luca, non ha mai avuto, né voluto avere, una vocazione turistica. Proprio la bellezza e la suggestione del luogo richiedono che ci si avvicini con rispetto, consapevoli che non si tratta semplicemente di una parte di collina, ma di un luogo dello spirito. Esigenza che, purtroppo, non tutti comprendono.

Profezia: significa capacità di vedere quello che gli altri ancora non vedono, ma anche capacità di indicare la strada. I Servi di Maria svolgono un’intensa attività nelle Filippine, in Mozambico, ancora di più in Brasile. Nelle favelas, con i più poveri, privi di tutto. I frati dell’eremo, avendo vissuto un’esperienza di missione, sono stati da sempre portatori di temi cari alla spiritualità dell’America latina, come la grande attenzione per i più poveri della terra. A questo si accompagnava e si accompagna tutt’ora la capacità di approfondimento teologico e di interpretazione del Vangelo come buona novella: Padre David Maria Turoldo era una presenza frequente all’eremo, mentre le terze domeniche del mese, con esegesi di brani del Vangelo, sono sempre frequentatissime. Quindi, molto prima che il cardinal Bergoglio diventasse Papa Francesco, chi ha frequentato Ronzano ha incontrato una spiritualità che è quella di questo Papa sud americano, che viene dal mondo alla fine del mondo per farla diventare patrimonio di tutta la cristianità. Una spiritualità capace di incarnare lo spirito autentico del Vangelo.

Molti cristiani, sinceramente legati alla nostra tradizione, non la comprendevano e per questo non le condividevano.

Ma questo è il destino delle parole profetiche.

Quando Bergoglio è diventato Francesco, molti di coloro che hanno frequentato Ronzano si sono riconosciuti nelle parole di pace, misericordia, fratellanza che questo Papa ripete ogni volta che può e che nei loro cuori, grazie a Ronzano e ai loro amici frati, avevano messo radici già da molti anni.