Lunedì 10 luglio 2023 la consigliera comunale PD Antonella Di Pietro ha presentato ad inizio seduta in Consiglio Comunale un intervento dal titolo “Alluvione. Il Governo faccia chiarezza”.

E’ possibile accedere qui al video della presentazione in aula.

Di seguito il testo dell’intervento in aula.

Anche oggi intervengo sull’alluvione perché  la situazione continua ad essere veramente difficile e preoccupante e non vedo purtroppo ancora traccia di risposte che siano coerenti con i bisogni rappresentanti dalla nostra Città metropolitana e dalla Regione.
E questo non è giusto perché purtroppo, e spiace proprio affermarlo, la sensazione è quella che si stia superando ogni limite.
Lo apprendiamo dalla stampa locale e anche nelle diverse sedi in cui viene affrontata localmente la questione, lo constatiamo dagli amministratori e dalle parti economiche e sociali del territorio. Siamo in una fase faticosissima e la ricostruzione non sarà un processo semplice. Per quanto  l’Emilia Romagna, attraverso i suoi cittadini e le sue cittadine organizzate e non, dimostri sempre e  anche questa volta, di essere una terra  capace di rimboccarsi le maniche senza troppo lamentarsi, non possiamo esimerci dal pretendere che il Governo adotti un atteggiamento chiaro e trasparente e che dica finalmente come intende affrontare la ricostruzione. Lo dico perché le vicende che si stanno accumulando e susseguendo sono sempre più sconcertanti e  sembrano il frutto di un disegno chiaro che fa pensare che non contino tanto le persone che hanno perso la casa e che nella loro casa  non  torneranno più, che non contino le persone che hanno perso un lavoro perché con le frane e le infrastrutture distrutte non sono nelle condizioni di raggiungere i propri posti di lavoro e sembra che non contino le imprese che hanno bisogno di ripartire e infine, sembra che non contino neanche tutti i bisogni delle comunità già ampiamente riportati nei luoghi preposti. Sembra purtroppo che in questo momento conti altro.
Veniamo da mesi in cui c’era solo bisogno di correre e di non perdere tempo, di redigere un Decreto, di nominare un commissario e di avviare una ricostruzione stimata in termini di tempo, per almeno 5 anni. Abbiamo tutti sperato che fosse Bonaccini il commissario nominato perché per ricostruire, e lo hanno sempre riconosciuto tutti, c’è bisogno di una figura che conosca veramente il territorio. In fase di emergenza il nostro Comune, i Sindaci e la  Regione si sono adoperati subito per produrre un elenco dei danni e in  maniera tempestiva è stato consegnato un rapporto sui danni del  valore superiore a 8 miliardi. Il  nostro Sindaco della Città metropolitana ha sollecitato più volte la necessità di inserire nel Decreto i comuni della città metropolitana senza ricevere alcun segnale in merito.
Nelle scorse settimane abbiamo appreso che Figliuolo, il  commissario nominato, resterà in carica per un tempo di 11 mesi con possibilità di proroga. Abbiamo appreso che nonostante sia stata fatta una stima di oltre 8 miliardi di danni, il Governo ha stanziato 2 miliardi e mezzo da utilizzare il 3 anni, risorse con cui si farà ben poco perché troppo limitate anche per far partire la ricostruzione stessa. E quindi credo che non ci sia proprio nulla di ridicolo, per rispondere ai commenti delle forze politiche di opposizione, nel fatto che il PD in Regione abbia chiesto chiarimenti, invitando il generale Figliuolo in commissione. Credo che sia un dovere della politica fare chiarezza e far comprendere il motivo di tali scelte che appaiono agli occhi di tutti come scelte proposte unicamente per strumentalizzare una situazione in vista delle prossime elezioni e piegare per questo una terra.
I Comuni stanno continuando da due mesi ad anticipare risorse di tasca loro, rischiano il default e questo non è giusto.
Che il Governo spieghi chiaramente come pensa di sanare la situazione con uno stanziamento di risorse così insufficiente e che spieghi le motivazioni che hanno spinto a proporre al commissario una carica inferiore ad un anno. Che spieghi perché non sta ascoltando i comuni e che ci dica chiaramente se è intenzionato ad aiutare le persone e le nostre comunità o se si sta solo muovendo per altri scopi. A pretendere chiarezza siamo noi perché è un dovere della politica agire con chiarezza e trasparenza e perché non è accettabile che a pagarne le spese più alte debbano essere le persone, le comunità e le realtà che un Governo dovrebbe sostenere e che non sta affatto salvaguardando. Questa mancanza di ascolto è drammatica e serve solo ad accentuare le ingiustizie.

Correlati