Lunedì 19 febbraio 2024 il Consiglio comunale di Bologna ha approvato un ordine del giorno, emendato in aula dal consigliere comunale PD Michele Campaniello, che invita Sindaco e Giunta a farsi “promotori in sede ANCI affinché il parlamento nazionale adotti una legge che armonizzi quanto attualmente esistente in ambito regionale nell’ottica di tutelare la libera volontà del paziente”, su cure palliative e fine vita.

L’ordine del giorno è stato inoltre firmato, tra l’altro, dalle consigliere e dai consiglieri comunali PD Giorgia De Giacomi, Robert Iovine, Giulia Bernagozzi, Loretta Bittini, Rita Monticelli.

Il relativo comunicato stampa è disponibile in allegato ed online.

Di seguito il testo dell’ordine del giorno approvato.

Il Consiglio comunale di Bologna
PREMESSO CHE

– Recentemente la Regione Emilia-Romagna ha completato il percorso per l’applicazione della sentenza n. 242 del 2019 della Corte Costituzionale, “affinché possa essere garantito al malato il diritto di congedarsi dalla vita, nel rispetto della sua volontà, autodeterminazione e del suo concetto di dignità”;

– Il diritto alla vita è un diritto inalienabile e la vita stessa va sempre tutelata;

– In uno Stato di diritto è giusto che la vita venga posta al centro del sistema costituzionale, ma i tempi sono ormai maturi anche per una regolamentazione del momento in cui la vita, a causa di sofferenze irreversibili,
debba venire meno per volontà del paziente;

CONSIDERATO CHE

– Il tema del fine vita, noto anche come suicidio assistito, non dovrebbe essere regionalizzato, bensì affrontato a livello nazionale con una legislazione di armonizzazione;

CONSIDERATO INOLTRE CHE

– In casi estremi, ovvero quando la sofferenza è diventata insopportabile e non ci sono più possibilità di immaginare un futuro decente e dignitoso, il soggetto dovrebbe avere il diritto di porre fine alla propria
esistenza, consapevolmente e nel pieno possesso delle proprie facoltà mentali;

PRESO ATTO CHE

– Alle numerose polemiche di questi anni e alla sentenza 242 del 2019 della Corte costituzionale, non è seguita una regolamentazione a livello nazionale e ciò sta portando le Regioni a procedere in ordine sparso;

– Tra queste, l’adozione da parte della regione Emilia Romagna di una delibera di giunta grazie alla quale potrà essere, legittimamente, applicato quanto previsto dalla sentenza 242 del 2019 della Corte costituzionale
sopracitata.

TUTTO CIO’ PREMESSO E CONSIDERATO
INVITA IL SINDACO E LA GIUNTA

A farsi promotori in sede Anci affinché il parlamento nazionale adotti una legge che armonizzi quanto attualmente esistente in ambito regionale nell’ottica di tutelare la libera volontà del paziente, e che garantisca l’implementazione delle cure palliative su tutto il territorio nazionale in base alla legge 38 del 2010, nel rispetto di quanto previsto nella sentenza della Corte costituzionale 242 del 2019.

F.to**.: G. Venturi, M. Campaniello, G. De Giacomi, R. Iovine, G. Bernagozzi, L. Bittini, R. Monticelli, G. Tarsitano e S. Negash.