Lunedì 22 aprile 2024 il Consiglio comunale di Bologna ha approvato un ordine del giorno firmato, tra l’altro, dalle consigliere comunali PD Rita Monticelli e Mery De Martino con cui si invita a sottoscrivere l’adesione alla campagna “Basta favori ai mercanti di armi!”, inerente alla revisione della Legge 185/90.

Il relativo comunicato stampa è disponibile in allegato ed online.

Di seguito il testo dell’ordine del giorno approvato.

Il Consiglio Comunale di Bologna

Premesso che:

Ad inizio del marzo 2024 è stato incardinato nelle commissioni competenti della Camera dei Deputati il Disegno di Legge di iniziativa governativa con modifiche alla Legge 185/90 sulle esportazioni di armamenti (Atto Camera 1730).

Molte organizzazioni della società civile italiana, riunite nella Rete Italiana Pace e Disarmo, hanno seguito l’iter del DDL al Senato esprimendo fin dall’inizio preoccupazione per le modalità con cui si stava modificando la normativa ed evidenziando l’intenzione di indebolire il controllo sulle vendite all’estero di armi esplicitata già da anni da alcuni gruppi di potere e pressione legati all’industria militare.

La Legge 185 è una norma innovativa che il Parlamento ha approvato nel 1990 dopo una grande campagna di mobilitazione della società civile, inserendo per la prima volta dei criteri non economici nella valutazione di autorizzazione delle vendite estere di armi italiane. Un approccio che è stato poi ripreso sia dalla Posizione Comune UE sull’export di armi sia dal Trattato ATT (Arms Trade Treaty).

La Legge 185 del 1990 ha un indubbio e cruciale ruolo di garanzia della trasparenza in un mercato che solitamente è altamente opaco.

Visto che:

La Giunta ha approvato la Delibera DG/PRO/2023/226 in merito all’adesione del Comune di Bologna ad iniziative ed eventi di sensibilizzazione sui temi della Pace.

Considerato che:

È in corso una grande mobilitazione della società civile italiana denominata “Basta favori ai mercanti di armi!” volta ad impedire il peggioramento della Legge 185/90 sull’export di armamenti che si avrebbe con l’approvazione del testo di DDL governativo di modifica attualmente presentato alla Camera dei Deputati.

La campagna richiede di:

– Evitare che la reintroduzione del Comitato interministeriale per gli scambi di materiali di armamento per la difesa (CISD), utile luogo di presa di responsabilità da parte della politica sulle questioni riguardanti l’export di armi, si trasformi in un “via libera” preventivo a qualsiasi vendita di armi ma al contrario sia sempre bilanciato dall’analisi tecnica e informata degli uffici preposti presso la Presidenza del Consiglio, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministero della Difesa.
– Inserire nella norma nazionale un richiamo esplicito al Trattato sul commercio delle armi (Arms Trade Treaty), non presente nel testo originario della Legge 185/90 in quanto entrato in vigore solo nel 2014.
– Migliorare la trasparenza complessiva sull’export di armi rendendo più completi e leggibili i dati della Relazione al Parlamento, in particolare contenendo indicazioni analitiche per tipi, quantità, valori monetari e Paesi destinatari delle armi autorizzate con esplicitazione del numero della Autorizzazione MAE (Maeci), gli stati di avanzamento annuali sulle esportazioni, importazioni e transiti di materiali di armamento e sulle esportazioni di servizi oggetto dei controlli e delle autorizzazioni previste dalla legge.
– Impedire la cancellazione integrale della parte della Relazione annuale al Parlamento che riporta i dettagli dell’interazione tra Istituti di Credito e aziende militari.
– Impedire l’eliminazione dell’Ufficio di coordinamento della produzione di materiali di armamento presso la Presidenza del Consiglio, unico che potrebbe avanzare pareri, informazioni e proposte per la riconversione a fini civili delle industrie nel settore della difesa.
– Reintrodurre la possibilità per il CISD di ricevere informazioni sul rispetto dei diritti umani anche da parte delle organizzazioni riconosciute dall’ONU e dall’Unione Europea e da parte delle organizzazioni non governative riconosciute.

Tutto ciò premesso e considerato

Invita il Sindaco e la Giunta

A sottoscrivere l’adesione alla Campagna “Basta favori ai mercanti di armi! Fermiamo lo svuotamento della Legge 185/90 – Miglioriamo il controllo dell’export di armi – Stop gli affari armati irresponsabili che alimentano guerre e insicurezza” promossa dalla Rete Italiana Pace e Disarmo.

F.to: G. Tarsitano (Lepore Sindaco), S. Negash (Lepore Sindaco), Rita Monticelli (Partito Democratico), e Mery De Martino (Partito Democratico), D. Begaj (Coalizione Civica), S. Larghetti (Coalizione Civica), P. Marcasciano (Coalizione Civica).