Lunedì 5 febbraio 2018 la consigliera comunale Isabella Angiuli è intervenuta ad inizio seduta in Consiglio comunale sul successo di Arte Fiera a Bologna.

Di seguito è disponibile il testo dell’intervento, tramite link il relativo comunicato stampa.

Arte fiera alla 42ma edizione oramai sa il fatto suo, poiché marcia spedita nella direzione di  affermarsi come “l’evento” della diffusione dell’arte a Bologna e la direzione intrapresa credo stia dando soddisfazioni. è una direzione che punta a recuperare il carattere di Bologna come città “dotta” e non incline allo spettacolo globalizzato, anche nei suoi momenti dedicati allo scambio commerciale.

Riprendo alcune considerazioni di Angela Vettese, direttore artistico di Arte Fiera.

Nell’area espositiva le sezioni sono state mescolate a voler sottolineare che le distinzioni tra moderno e contemporaneo non sono più affidabili ed anche la fotografia, quest’anno è stata distribuita all’interno dei padiglioni, non volendo sottolineare alcuna supremazia o differenza tra l’uso delle varie tecniche artistiche a dimostrare anche il carattere innovativo di arte fiera rispetto ad altre mostre internazionali, qui l’arte visiva si è guadagnata, nel corso dell’ultimo secolo, una libertà senza precedenti nell’utilizzo del suo modus operandi e dei diversi linguaggi. La commistione anche temporale dei manufatti sottolinea, inoltre, un dialogo fitto tra l’oggi e il passato, capace di stimolare il gioco delle somiglianze e delle evoluzioni.

Ma l’aspetto più convincente di Arte Fiera è a mio avviso la sua capacità di portare l’arte a tutti, nelle case dei bolognesi, nei Palazzi e negli spazi della nostra bella Bologna. più che tutte le altre fiere che si tengono a Bologna, questa fiera ha capito che il suo successo passa anche dalla stretta relazione con la città . fiera e città comunicano parlano entrambe di arte e di cultura sono come due gemelle che per star bene devono stare insieme.

Cosicché se non tutti hanno partecipato alla fiera (i dati non sono ancora stati diffusi ma spero siano incoraggianti dal punto di vista delle transazioni commerciali e degli incontri sviluppati) una moltitudine di gente in primis cittadini bolognesi si è riversata per tutto il weekend nelle strade della città sia del centro che della periferia. E Bologna si è fatta bella (bella lo è già a dire il vero) più bella del solito per mostrare tutta la creatività di cui è capace, di cui sono capaci in primis i suoi abitanti.

Bologna è città dell’ARTE e chiunque abbia passeggiato seguendo la fittissima mappa degli eventi  molti dei quali sold out ha potuto apprezzarne la vocazione culturale e creativa. Sono convinta che Bologna stia riscoprendo se stessa in questi ultimi anni. si stia riappropriando della sua bellezza,  capace di una proposta mai scontata sempre innovativa perché frutto di ricerca da parte in primis delle persone (io penso sempre alle imprese… è un mio pallino si sa)  ed anche dalla fitta comunicazione che c’è sempre tra passato e presente.

Ognuno di noi ha prediletto qualcosa… impossibile vedere tutto! può darsi che molti abbiano fatto come me, non avendo prenotato nulla, si siano trovati a riguardare per l’ennesima volta luoghi bellissimi visti già tante volte ma di cui non avevi però visto tutto e che ti lasciano sempre senza parole oppure trovarsi a scoprire gallerie d’arte sconosciute o improvvisate nei palazzi del centro.  le grandi installazioni, le pitture giapponesi di Utagawa, la fotografia che irrompe prepotente nell’arte. il mio amore per la via Zamboni e la via Belle arti . un salto al Mambo a rivedere Morandi nella giornata di ingresso gratuito. gli amici proprietari di botteghe artistiche in via san felice che apprezzano il  trasferimento di “Set Up” la fiera dei giovani talenti nella via San Felice, anche questa assurta a distretto del design e dell’artigianato di qualità negli ultimi anni grazie a piccoli imprenditori che hanno a cuore la propria città e investono per migliorarla.

Grazie dunque ad Arte Fiera e alla sua direzione. Grazie alle istituzioni che hanno sostenuto questa attività e grazie alle persone, ai cittadini bolognesi, portatori sani di passione, creatività e voglia di fare e senza le quali Bologna sarebbe niente. 

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