Lunedì 7 maggio 2018 il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno emendato dai consiglieri PD Maria Caterina Manca e Raffaele Persiano e firmato, tra l’altro, da tutti i capigruppo.

Tramite link è disponibile il comunicato stampa, di seguito il testo dell’ordine del giorno.

Il Consiglio Comunale di Bologna
Premesso che:

– l’Aeroporto “Marconi” di Bologna è l’ottavo scalo italiano con circa 6,2 milioni di passeggeri (Dati di traffico passeggeri gennaio-settembre 2017) centinaia di migliaia di visitatori, centinaia di dipendenti ed operatori del settore che gravitano attorno allo scalo bolognese,

– dal 15 giugno 2018 altri voli da/per la Cina, per un totale di 60 voli in arrivo e altrettanti in partenza, aumenteranno ulteriormente il transito di passeggeri,

– l’Aeroporto è anche la prima porta d’accesso della città di Bologna per i passeggeri provenienti anche da zone a rischio di malattie infettive endemiche;

– dal primo gennaio 2015 il PSSA (servizio di pronto soccorso sanitario aeroportuale) è sprovvisto del medico ed è fornito unicamente di un’ambulanza con due operatori (1 IP ed un autista soccorritore h 24, 7gg su 7), contravvenendo alle Linee Guida:”Requisiti minimi del Servizio di PSSA” n°2014/1 LG del 31/10/2014,

– il comma 7 dell’articolo 28 (Misure urgenti per migliorare la funzionalità aeroportuale) del Decreto Legge (DL) 12 settembre 2014, n. 133 (Misure urgenti per l’apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l’emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive) recita, al fine di definire un livello uniforme nello svolgimento del servizio, di elaborare, a cura dell’ENAC, entro e non oltre il 31 ottobre 2014, apposite linee guida per i gestori aeroportuali con le quali sono individuati i requisiti minimi del servizio di pronto soccorso sanitario da assicurare negli aeroporti nazionali”;

– ENAC (Ente nazionale per l’aviazione civile) nel rispetto del DL 133/2014 nell’ottobre 2014 ha promulgato le linee guida (2014/1-LG) richieste dal titolo “Requisiti minimi del servizio di Pronto Soccorso Sanitario aeroportuale”;

– ENAC il 31 ottobre 2014 ha disposto l’adozione delle Linee guida “Requisiti minimi del servizio di primo soccorso sanitario aeroportuale” (Numero 2014/1-LG Ed. n. 1 del 31 ottobre 2014) specificando che i gestori aeroportuali sono obbligati al rispetto dei suddetti requisiti;

Considerato che:

– l’ obiettivo delle linee guida è fornire alle società di gestione aeroportuale, che hanno sottoscritto la convenzione con Enac per la gestione totale di uno scalo, i requisiti minimi del servizio di PSSA (servizio di pronto soccorso sanitario aeroportuale) da assicurare negli aeroporti nazionali al fine di definire un livello uniforme nello svolgimento del servizio;

– costituisce oggetto dell’attività del Presidio Sanitario Aeroportuale lo svolgimento, da parte di personale medico e paramedico, di tutte le azioni e misure che si rendano necessarie per prestare aiuto di primo intervento, di assistenza medica e di emergenza/urgenza per l’utenza all’interno del sedime aeroportuale (compreso l’eventuale trasporto all’interno del sedime stesso), incluse le fattispecie previste nel Regolamento di Scalo, nel Manuale d’Aeroporto, nelle procedure aeroportuali, nonché nei Piani di Emergenza Aeroportuali;

– tra le competenze dell’organizzazione del presidio sanitario rientra anche il personale e per esso dovrà essere previsto l’impiego di personale medico, paramedico ed ausiliario (ad esempio autista di auto medica) prevedendo la possibilità di turnazioni per coprire il servizio in relazione alla operatività dell’aeroporto;

– sempre dalle Linee Guida si evince che il medico rappresenta uno degli elementi costitutivi del presidio, dal quale non si può prescindere;
– Anche il Presidente della Fnomceo (Federazione nazionale degli ordini dei medici Chirurghi e degli Odontoiatri) Filippo Anelli ha ribadito la netta contrarietà al trasferimento di competenze professionali dal medico ad altre figure sanitarie:

“Diciamo un no forte e chiaro al task shifting, al trasferimento delle competenze professionali dal medico ad altre figure sanitarie. Le competenze del medico non gli derivano da investitura soprannaturale, ma sono acquisite in ragione di percorsi formativi condivisi da tutte le istituzioni e gli attori coinvolti: dal Parlamento, dal Governo, dal Ministero della Salute e dal Miur, dalla Conferenza Stato Regioni, dalle Università, dagli Ordini, dai rappresentanti dei professionisti del Servizio Sanitario Nazionale. È una questione di garanzia nei confronti dei nostri pazienti e dei nostri sistemi sanitari. La collaborazione con l’Ordine degli Infermieri può e deve esprimersi anche nella gestione della terapia e nei progetti di miglioramento dell’aderenza terapeutica. Ma la ‘prescrizione’, con qualunque nome si scelga di chiamarla, è e non può che rimanere atto medico”
(mercoledì 7 marzo 2018 15.24 -Notizie ADN Kronos).

Ribadito che:

-attualmente il PSSA del “Marconi” di Bologna assicura la sola presenza di personale infermieristico soccorritore;

– precedentemente al 1 gennaio 2015 il personale medico garantiva assistenza continua nell’arco delle 24 ore all’interno del sedime aeroportuale,

Visto che:

il Comune di Bologna detiene un 3,88% delle quote dell’Aeroporto “Marconi”;
da parte dell’Azienda Usl di Bologna vi è la disponibilità a valutare eventuali richieste della Direzione dell’Aeroporto di Bologna circa l’attivazione di una presenza medica presso lo scalo (come da risposta ad interrogazione della LN Regione 4357/2017);

– la situazione ad oggi non rispetta le Linee Guida previste da Enac;
– anche i medici dei sindacati FIALS, CIMO, SNAMI, in data 25/01/2017 hanno inviato una lettera all’Ordine dei Medici di Bologna, all’U.O. Anticorruzione trasparenza e privacy dell’AUSL di Bologna, al Collegio Sindacale AUSL di Bologna in cui denunciano la criticità e l’insufficienza sanitaria nelle 24 h nel sedime aeroportuale;
– la AAROI EMAC (Associazione anestesisti ospedalieri italiani- Emergenza Area Critica) nella veste del suo Presidente Vergallo (www.quotidianosanita.it/lettere-al-direttore/articolo.php?articolo_id=37046 ) si è espressa criticando la delega di atti medici a personale infermieristico;
– lo stesso segretario provinciale della FIMG Dott. Vespa (Federazione Italiana Medici Medicina Generale) ha ribadito la propria contrarietà alla mancanza del personale medico all’interno dello scalo aeroportuale;

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

ad attivarsi, nei confronti della società dell’Aeroporto “G. Marconi” di Bologna, affinché si regolarizzi in tempi brevissimi un modello organizzativo che preveda la presenza di un medico in aeroporto durante l’orario di attività dello scalo.

M. Cocconcelli, M.C. Manca, C. Mazzanti, M. Bugani, M. Lisei, F. Martelloni, G. M. De Biase, P. F. Scarano, A. Frascaroli, R. Persiano, E. Foresti, A. Palumbo, F. Sassone, E. Clancy, U. Bosco, L. Borgonzoni.