Il Consiglio ha approvato all’unanimità anche un ordine del giorno di adesione alla campagna di “Verità e giustizia per Giulio Regeni” firmato anche dai consiglieri comunali PD Francesco Errani, Roberta Li Calzi, Andrea Colombo, Claudio Mazzanti, Vinicio Zanetti, Raffaella Santi Casali, Piergiorgio Licciardello, Luisa Guidone, Michele Campaniello.

Il comunicato stampa è disponibile online, di seguito il testo dell’ordine del giorno.

Il Consiglio comunale

Considerato che

  • Giulio Regeni era un cittadino italiano e uno studente di dottorato presso l’Universita’ di Cambridge, nel Regno Unito. Stava conducendo in qualita’ di dottorando di detta universita’ una ricerca sui sindacati indipendenti in Egitto nel periodo successivo al 2011, quando fini’ il governo di Hosni Mubarak.
  • Il 25 gennaio 2016, in un clima di forte tensione per il quinto anniversario della “Rivoluzione del 25 gennaio” e delle proteste chje portarono alle dimissioni del presidetne egiziano Hosni Mubasrak, Giulio Regeni è uscito di casa al Cario per raggiungere i suoi amici a una festa di compleanno, dove non è mai arrivato.
  • Il suo corpo con evidenti segni di tortura, è stato ritrovato nove giorno dopo, il 3 febbraio, in un fosso ai borsi dell’autostrada Cario-Alessandria. La madrfe Paola Deffendi ha affermato che su di lui “Si era abbattuto tutto li male del mondo”.

Considerato che

  • da allora è partita una grande campagna, nazionale ed internazionali, di ricerca della verità e migliaria di persone, enti, scuiole, media hanno esposto striscioni con al richiesta di verità per Giulio Regeni.

Considerato che

  • l’11 maggio 2018 è stata arrestata al Cairo Amal Fathy, attivista e moglie di Mohamed Lotfy, responsabile della Commissione egiziana per i diritti e le libertà (ECRF), nonché legale e sostenitore dei Regeni al Cairo.
  • Da allora Amal è detenuta ingiustiamente, così Paola Deffendi, madre di Giulio Regeni, e Alessandra Ballerini, avvocata di famiglia, hanno iniziato lo scioopero della fame per chiederne la scarcercazione.

Considerato che

  • il vicepresidente dle Consiglio e ministro degli Interni Matteo Salvini, intervistato dal Corriere della Sera il 13 giugno, ha attribuito maggior peso alle buone relazioni con l’Egitto che al proseguimento delle indagini sull’efferata morte per tortura del giovane ricercatore a Il Cairo: “Vogliamo ricostruire buoni rapporti con l’Egitto, Io comprendo bene la richiesta di giustizia della famiglia di giulio Regeni. Ma per noi, per l’Italia, è fondamentale avere buone relazioni con un Paese importante come l’Egitto”.
  • Il 16 giugno 2018, nel corso di un comizio a Ivrea del ministro dell’Interno Matteo Salvini, un piccolo gruppo dio attivisti Radicali e di Amnesty International ha srotolato uno striscione: “Prima gli italiani…ma Giuolio?”. Nel giro di pochi secondi, i manifestanti sono stati fermati dai funzionali della Polizia che li hanno schedati.

Considerato inoltre che

  • come denuncia Amnesty International, in Egitto, l’Agenzia per la sicurezza nazionale (Nsa) si rende responsabile di rapimenti, torture e sparizioni forzate nel tentativo di incutere paura agli oppositori e spazzare via il dissenso pacifico.
  • Il rapporto di Amnesty International, intitolato “Egitto: “Tu ufficialmente non esisti”. Sparizioni forzate e torture in nome del contrasto al terrorismo”, rivela una vera e propria tendenza che vede centinaia di studenti, attivisti politici e manifestanti, compresi 14enni, sparire nelle mani dello stato senza lasciare traccia, e mette in luce una scia senza precedenti di sparizioni forzate dai rpimi mesi del 2015.

Esprime

  • la massima vicinanza e solidarietà alla famiglia e agli amici di Giulio Regeni

Fa propria

  • la battaglia per la ricefca di “Verità e Giustizia per Giulio Regeni”

Invita il Sindaco e la Giunta

  • ad aderire alla campagna per la ricerca dio “Verità e Giustizia per Giulio Regeni”, a diffonderne i contenuti e a  promuovere la partecipazione dei cittadinin di Bologna alla medesima;
  • ad esibire un segno visibile della campagna per la ricerca di “Verità e Giustizia per Giulio Regeni”, anche da Palazzo d’Accursio, anche attraverso l’uso di uno o più spazi di Palazzo d’Accursio.

f.toE. Clancy, F. Martelloni, Francesco Errani, Roberta Li Calzi, Andrea Colombo, Claudio Mazzanti, Vinicio Zanetti, Raffaella Santi Casali, Piergiorgio Licciardello, Luisa Guidone, Michele Campaniello