Lunedì 8 ottobre 2018 il Consiglio comunale ha approvato il seguente ordine del giorno per contrastare la tratta e lo sfruttamento della prostituzione.

L’ordine del giorno è stato emendato in aula e firmato anche dai consiglieri comunali PD Giulia Di Girolamo, Raffaele Persiano, Raffaella Santi e Maria Caterina Manca.

Il Consiglio Comunale di Bologna

Premesso che:

a livello nazionale, secondo i rapporti della DIA, sono presenti gruppi criminali stranieri più strutturati, che godono quindi di una autonomia nella gestione di alcune attività illecite, quali appunto lo sfruttamento della prostituzione, nonché il traffico e lo sfruttamento di esseri umani;

anche la nostra città, non è immune a tale fenomeni criminosi contrastati anche di recente con operazioni di contrasto allo sfruttamento della prostituzione, sia “in door” sia “out door”;

secondo le stime a Bologna sono almeno 180 le prostitute sottoposte a regime di sfruttamento, a cui si aggiungono tutte le donne che in maniera più occasionale vengono fatte ruotare in zone più vaste;

al fenomeno della tratta e dello sfruttamento della prostituzione spesso sono collegati altri reati, racket e traffici illeciti;

Considerato che:

la tratta degli essere umani ed in particolare lo sfruttamento della prostituzione ai danni di donne di ogni etnia, avvengono quotidianamente, in un clima di scarsa coscienza e conoscenza del problema da parte dei cittadini, rendendo necessario anche per questo motivo strettamente “culturale” trovare soluzioni al problema;

Ritenuto:

che il tema sia da affrontare non solo sul piano politico legislativo ma anche culturale, in particolare per le nuove generazioni subissate da immagini facilmente fruibili grazie all’accesso internet e spesso violente, che descrivono una realtà del rapporto umano tra uomo e donna distorto e privo di dignità nei confronti del genere femminile;

Preso atto:

che il Parlamento europeo, in data 26 febbraio 2014, ha approvato la risoluzione Honeyball, non vincolante per i paesi membri ma destinata ad influenzare un’eventuale direttiva della Commissione UE, incentrata sulla sanzione ai clienti, e votata a maggioranza, in maniera bipartisan, anche dagli europarlamentari italiani;

che, in data 09 giugno 2016, è stato presentato un disegno di legge bipartisan (prima firmataria l’On. Caterina Bini) in tale direzione (Modifica all’articolo 3 della legge 20 febbraio 1958, n 75, concernente l’introduzione di sanzioni per chi si avvale delle prestazioni sessuali di soggetti che esercitano la prostituzione);

Rilevato che:

il servizio “Oltre la strada Prostituzione, sfruttamento e tratta”, attivato dal Comune di Bologna, inserito nel Documento Unico di Programmazione 2017 – 2019 e la cui responsabilità tecnica principale è affidata all’Istituzione per l’inclusione sociale Don Paolo Serra Zanetti, si prefigge tra le altre seguenti finalità:

continuare a favorire la fuoriuscita da situazioni di sfruttamento e tratta e facilitare il raggiungimento dell’autonomia per il maggior numero di vittime possibile;

aumentare la conoscenza e la consapevolezza dei cittadini sullo sfruttamento e sulla tratta;

la conoscenza approfondita del fenomeno della prostituzione di strada;

continuare a ridurre i rischi sanitari legati al mondo della prostituzione di strada, per persone che si prostituiscono e per i clienti;

la riduzione dei conflitti con i city user, legati al fenomeno delle prostituzione di strada e il potenziamento del lavoro di rete con i servizi sanitari sociali e le forze dell’ordine;

che il progetto “task Force antidegrado” attivato dal Comune di Bologna, inserito nel Documento Unico di Programmazione 2017 – 2019 e la cui responsabilità tecnica principale è affidata al settore Polizia municipale, ha l’obiettivo del contrasto a livello metropolitano dello sfruttamento della prostituzione;

Invita il Sindaco e la Giunta:

di adoperarsi affinché:

  • nelle attività di contrasto al fenomeno della tratta e dello sfruttamento della prostituzione si applichi un approccio a livello dell’Area Metropolitana, per quanto concerne il necessario coordinamento delle attività (e viste le specificità del fenomeno) e non si trascuri il livello di Quartiere per quel che concerne la gestione operativa delle azioni, in modo da circoscrivere il fenomeno e dare risposte puntuali, non generiche;
  • sia garantita un’efficace collaborazione e conseguente coordinamento dell’attività delle forze dell’ordine. Con quella dell’istituzione per l’inclusione sociale e dei soggetti del privato sociale coinvolti nel servizio, onde pervenire a quella sinergia necessaria ad un affronto efficace del problema;
  • sia preso in considerazione lo studio e l’eventuale adozione di un pacchetto di interventi sulla viabilità (a titolo meramente esemplificativo: divieto di fermata, videosorveglianza, ecc.);
  • venga riattivato il confronto e dialogo con l’Università di Bologna-Alma Mater Studiorum al fine di favorire l’avvio di progetti di ricerca, approfondimento e analisi del fenomeno tratta e sfruttamento della prostituzione, utili a fornire strumenti e soluzioni nel medio lungo periodo;
  • si rafforzino i percorsi di formazione già in essere rivolti alle scuole e di informazione rivolti alla cittadinanza;
  • si solleciti il Governo Nazionale, affinchè permetta l’accesso ai sistema A.F.I.S./S.D.I anche al Corpo di Polizia Municipale;
  • sia preso in considerazione lo studio e l’adozione di un Protocollo utile per creare una sinergia e collaborazione approfondite e fattive tra tutte le realtà associative, cooperative e istituzionali che quotidianamente sul nostro territorio sono impegnate in prima linea nel contrasto al fenomeno della tratta e dello sfruttamento della prostituzione, al fine di individuare politiche più organiche ed efficaci, anche in relazione al tema dello sfruttamento della prostituzione da parte delle organizzazioni criminali.

F.to: G. M. De Biase (Insieme Bologna), G. Venturi (Insieme Bologna), G. Di Girolamo (PD), R. Persiano (PD), R. Santi (PD), M.C. Manca (PD).

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