Lunedì 29 ottobre 2018 la consigliera comunale PD Simona Lembi ha presentato il seguente intervento di inizio seduta in Consiglio comunale in merito alla manifestazione a Predappio.

Online è inoltre disponibile il comunicato stampa.

Anche quest’anno, come ormai da troppo tempo, si è tenuta a Predappio una manifestazione, un corteo.
Funziona così: alcune migliaia di persone si riuniscono nella città natale di Benito Mussolini, ( la stessa che ancora oggi, custodisce le sue spoglie) per rendergli omaggio.
Non ci sarebbe molto da commentare di fronte a persone che scelgono di commemorare i morti. Da qualsiasi parte essi siano.
Il punto è che l’omaggio alle spoglie del Duce non viene tenuto in occasione della ricorrenza della sua nascita, della sua morte, o nella festività a questo dedicata, ma in occasione della Marcia su Roma e cioè dell’atto fondativo il Fascismo.
Troppo a lungo è stata definita una manifestazione di nostalgici. Credo, anche alla luce di quanto accaduto ieri, sia arrivato il tempo di chiamare le cose col loro nome: si tratta di una manifestazione politica come ben raccontano le parole di Domenico Morosini, tra gli organizzatori della manifestazione politica che si svolge ogni anno (da troppo tempo), a Predappio. Il 28 ottobre.
Afferma Morosini: “Mussolini ha fatto il bene del nostro Paese e se non si fosse alleato con i tedeschi se non fosse andato in guerra, sarebbe annoverato tra i grandi”.
Sono allibita, disgustata, indignata dall’uso disinvolto di queste parole: come se fosse possibile dividere l’esperienza del fascismo buono con quella del fascismo feroce e violento, il volto più autentico della dittatura, quando si tratta di facce della stessa medaglia;
Soprattutto senza argomentare il significato dell’essersi alleato con i tedeschi e andare in guerra e cioè quello di avere promulgato le leggi razziali e umiliato e ridutto alla fame un popolo intero.
Del ciarpame di quella manifestazione, pieno di Fez e di Fasci Littori, l’ emblema è risultata essere una maglietta con scritto ben in evidenza Auschwitland.
Sento già un sottofondo anche da parte di una certa politica di questo Consiglio che mormora qualcosa che ha, da troppo tempo, lo stesso suono ‘ecchessaramai?’
Ecchessarà mail equiparare i luoghi in cui sono stati deportati milioni di ebrei, zingari, dissidenti politici, omosessuali alla dimora fantastica da sogno di Michael Jackson?
Ecchessarà mai indossare un neologismo che unisce il campo di concentramento in cui hanno perso la vita Anna Frank, Arpad Weisz, 6 milioni di ebrei, con un parco giochi di Parigi o di Orlando?
Questo è il punto: si vuole continuare a minimizzare, sottovalutare, andare a braccetto con questa gente solo perché riserva parole di stima e ammirazione per gli attuali esponenti di questo Governo, anche alla luce di questi fatti?
Cari Colleghi della Lega Nord e del Movimento 5 stelle presenti in questa aula, l’invito che vi rivolgo è di fare qualcosa in più che semplici spallucce!
Signora Presidente, se la manifestazione politica che ho appena citato è ripugnante, non da meno è il silenzio dei principali esponenti della politica di governo, di chi cioè, è bene ricordarlo, dovrebbe avere piena consapevolezza di rappresentare tutto il paese.
Invito ad usare parole chiare, sagge e a prendere le distanze da quanto accaduto a Predappio. O pensate non vi riguardi?
Non vi riguarda, forse, difendere la Costituzione? Non vi riguarda, forse, fare tutto quanto vi è possibile per evitare rigurgiti neofascisti? Non vi riguarda garantire pace sociale, fuori da ogni logica razzista e violenta?
Si può fare. Se volete, potete farlo.
Marco Minniti, l’anno scorso, ministro degli interni vietò la manifestazione che rievocava la marcia su Roma dicendo ‘ho dato disposizione al questore di Roma di non concedere l’autorizzazione per la manifestazione, (…) richiama in modo palese l’atto di nascita del regime fascista e la marcia su Roma, è evidente che una manifestazione così si porrebbe in chiaro contrasto con l’ordinamento giuridico che prevede alcuni fondamentali presidi di legalità’
Parole chiare, che hanno evitato non il folclore, come qualcuno minimizzando, continua a definire queste manifestazioni, ma il richiamo alla pagina peggiore della storia contemporanea italiana.
Signor Presidente, seguiremo l’esito delle interrogazioni parlamentari rivolte al Governo ancora prima dello svolgersi della manifestazione di predappio dei giorni scorsi.
Seguiremo con attenzione l’esposto che ANPI ha annunciato di volere rivolgere alla Procura della Repubblica per le stesse parole che la Presidente Nazionale ha usato nei giorni del suo insediamento: il Fascismo non è un’opinione, è un crimine.