Lunedì 5 novembre 2018 il consigliere comunale PD Andrea Colombo è intervenuto ad inizio seduta in Consiglio comunale sulla pubblicazione della classifica ambientale “Ecosistema Urbano 2018”.

Online è inoltre disponibile il comunicato stampa.

E’ notizia di pochi giorni fa che Bologna si è classificata decima, e prima tra le città metropolitane, nella classifica ambientale “Ecosistema Urbano 2018” stilata ogni anno da Legambiente. E’ un traguardo importante, reso possibile da politiche trasversali tra i settori e costanti negli anni per migliorare la qualità dell’ambiente urbano di Bologna. E’ un risultato, sia simbolico che sostanziale, che va salutato con soddisfazione per gli sforzi fatti in questi anni, e con responsabilità per i tanti ancora da fare.

Il 10° posto nella classifica finale delle città italiane è frutto della combinazione di diciassette indicatori ambientali, che indicano per Bologna alcuni punti di forza su cui investire ancora di più e alcuni punti di debolezza su cui lavorare maggiormente.
Tra i punti di forza, siamo in alta classifica per mobilità sostenibile, verde pubblico e tutela del suolo: 5° e 11° rispettivamente per cittadini che si muovono coi mezzi pubblici e km di servizio pubblico offerto, 7° per minore quantità di auto private in circolazione, 21° per mobilità in bicicletta, 14° per minore consumo di suolo, 25° per numero di alberi.
Tra i punti di debolezza, invece, siamo in bassa classifica per smog, incidenti stradali e rifiuti: tra la 60° e la 75° posizione per inquinamento da polveri sottili (PM10), biossido di azoto (NO2) e ozono (O2), 98° per mortalità da incidentalità stradale, 64° e 71° rispettivamente per raccolta differenziata e quantità complessiva di rifiuti prodotti.
La sintesi di tutti gli indicatori porta al decimo posto per Bologna, una posizione di eccellenza. In campo ambientale, però, sappiamo bene che non esistono posizioni acquisite una volta per tutte. Dunque, è necessario continuare ad agire con sempre maggiore coerenza e coraggio nelle scelte politiche e amministrative in materia ambientale: dalla mobilità all’urbanistica, dall’energia ai rifiuti.

A mio parere, per consolidare — e magari migliorare — la nostra qualità e posizione ambientale anche nei prossimi anni, come amministratori pubblici di Bologna dobbiamo prioritariamente:
1) tutelare in modo responsabile e aumentare il patrimonio ambientale di alberi e suolo che ci ha portato verso le prime posizioni (visti l’alta quantità di alberi e il ridotto consumo di suolo), orientando sempre più in questa direzione le decisioni in materia di urbanistica e verde urbano, a partire dalla imminente progettazione dei Prati di Caprara e dall’elaborazione del nuovo Piano Urbanistico Generale del Comune;
2) cambiare passo sugli aspetti ancora critici da bassa classifica, cioè aria, incidenti e rifiuti, forse non a caso oggetto troppo spesso di messaggi e scelte ondivaghi: questo significa, per lo smog fuori legge, dare stop veri alle auto inquinanti senza retromarce e deroghe; per l’aumento degli incidenti, avviare finalmente un piano di controlli straordinario sui comportamenti alla guida più pericolosi; e per la raccolta differenziata troppo bassa, potenziare e non certo attenuare le politiche su riduzione e riciclo dei rifiuti;
3) accelerare e spingere ancora di più sui nostri punti di forza da alta classifica, cioè la mobilità sostenibile, a conferma che il lavoro coraggioso dello scorso mandato alla fine ha pagato e va proseguito dando concretezza agli obiettivi sfidanti del nuovo PUMS, cioè aumentando ancora le corsie preferenziali e le piste ciclabili per favorire luso di trasporto pubblico e bicicletta e adottando misure più forti per diminuire il traffico privato.

Tutto questo perché la tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente deve venire al primo posto.