Lunedì 22 ottobre 2018 il consigliere comunale Claudio Mazzanti ha presentato il seguente intervento di inizio seduta inerente la riqualificazione del canale Navile.

Ieri è stata una giornata molto interessante. Si è fatta questa iniziativa, “Legambiente” e “Repubblica”, su un intervento di pulizia di un tratto di canale. Ormai, il canale Navile, la sua storia sta tornando patrimonio della città, dopo anni di iniziative di volontariato di quartiere e dell’Amministrazione comunale che ha messo a conoscenza della cittadinanza, anche perché, nel momento in cui, nel 1960, questo canale è stato declassato dal Demanio da canale navigabile di prima categoria in corso d’acqua di seconda categoria, quindi sostanzialmente un raccoglitore di acque, che potevano essere acque meteoriche, ma anche acque di scolo della città di Bologna;

interventi fondamentali fatti, il depuratore, le bonifiche, gli interventi sull’impianto fognario del centro storico, che era quello che più dava problemi, l’intervento che si sta facendo sull’ambito collinare. L’altro giorno in Commissione si ricorderà l’intervento di Atersir e del direttore tecnico di Hera che ha confermato il grosso investimento che si sta facendo per 4,4 milioni di euro, per raccogliere l’ultima parte di Bologna che ancora scaricava nei rii, che è la parte riferita alla zona collinare bolognese. Quindi il completamento di questo drenaggio delle acque nere, fondamentale per mettere in condizioni positive sia i rii e i canali sottostanti la città, ma soprattutto – anche perché tutto, alla fine, va nel Navile – la sicurezza igienico-sanitaria del canale, per poi fare operazioni, come quella che si è fatta, creando la pista ciclabile che da Casalecchio, ti permette in continuità ad arrivare sino a Castello di Castel Maggiore. Il prossimo intervento, già appaltato dal Comune di Bentivoglio, che realizza, insieme a Castel Maggiore il completamento della pista da Castello di Castel Maggiore, dove siamo arrivati, al confine di Malalbergo e successivamente verso Ferrara.

Quindi un mondo si sta muovendo finalmente, positivamente, su questo corso d’acqua, dove tutti i Comuni si trovano in una situazione strana, perché i Comuni dei corsi d’acqua non ne sono proprietari, non ne hanno competenza e si trovano in una situazione strana: la proprietà dello Stato, la gestione idraulica alle Regioni e l’acqua che ci corre nel nostro caso della Chiusa di Casalecchio, del Consorzio della Chiusa di Casalecchio.

Il Comune di Bologna insieme alle fondazioni si è impegnato, ha fatto tante opere, tanti lavori. Purtroppo, ricordo la maleducazione di molti cittadini, che se ne approfittano e scaricano nel canale ogni ben di Dio. Ricordo, nel 2005/2006, quando decidemmo di pulire la superficie del canale, partendo dalla Bova ed arrivando al confine comunale con Castel Maggiore, in una settimana di lavoro, si raccolsero sette tonnellate e mezzo di porcherie (parlo della roba sulla superficie del canale).

Oggi “Legambiente”, insieme al giornale “La Repubblica”, che ha lanciato questa iniziativa, ha dato un altro impulso alla conoscenza ed a interventi di raccolta e di bonifica. Entro la fine dell’anno partirà un altro cantiere importante: dopo 75 anni di abbandono, finalmente si dragherà il primo tratto di canale. Vuol dire che dal Battiferro di Arcoveggio ad arrivare al Ponte della Bionda ed oltre, quindi fino alla unificazione del canale e del canalazzo, si dragherà, si rinforzeranno gli argini, si farà un grosso intervento, finanziato dalla Regione, per 1,1 milione di euro.

Primo intervento di risistemazione idraulica del canale, dopo decenni di abbandono, in quanto, lo Stato, nel momento in cui ha declassato quel corso d’acqua, riteneva che non valesse la pena spenderci dei soldi, né mantenere in funzione la regimentazione idraulica che quel canale aveva. Oggi siamo avanti, dobbiamo ringraziare i volontari, chi ci ha creduto, giornali, fondazioni, Consiglieri comunali, che su questo hanno lavorato ed hanno operato.

Direi che ieri un altro segnale è arrivato. Comunque noi siamo pronti. Il sopralluogo che è stato fatto dall’Assessore regionale insieme ai volontari due settimane fa, hanno ben fotografato e resa esplicita all’Assessore regionale quali sono gli intendimenti del mondo del volontariato che opera nell’ambito del canale Navile. Questo intervento grosso della Regione è un primo intervento; altri vanno fatti, per ripulire e riportare a sagomatura idraulica tutta l’asta del canale, da Bologna a Malalbergo.

Correlati