Lunedì 10 dicembre 2018 la consigliera comunale PD Simona Lembi ha presentato il seguente intervento di inizio seduta in Consiglio comunale inerente il 70° anniversario della Dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo.

Online e negli allegati è inoltre disponibile il relativo comunicato stampa.

Il 10 dicembre del 1948, a Parigi, 48 nazioni, riunite in Assemblea generale, approvavano la Dichiarazione universale dei diritti umani: appena 30 articoli suddivisa in 7 grandi temi, incentrata, (come ebbe modo di affermare Antonio Cassese che la definì una silenziosa ma profonda rivoluzione), incentrata, dicevo, su due concetti:

“ quello di eguaglianza di tutti gli esseri umani dal punto di vista di ciò di cui essi hanno diritto di esigere dalla società e dagli altri, nel senso che non si può distinguere in tema di dritti fondamentali, tra cittadino e straniero, fra uomo e donna, tra bianco e nero, tra cristiano ed ebreo, mussulmano e non mussulmano, fra credente e non credente;

e quello della dignità della persona umana”

La definizione della Carta dei diritti fondamentali e poi il suo voto hanno rappresentato un unicum nella storia. Una storia che è stata capace, dopo la tragedia di due guerre mondiali (ed il significato che hanno avuto milioni di morti, la conoscenza dei campi di concentramento, la pratica dello sterminio, l’annullamento di ogni diritto civile, politico da parte delle dittature che quelle guerre scatenarono, la persecuzione di ogni differenzia razziale, ideale e sociale), dicevo, una storia che è stata capace di reagire a tutto questo, affermando, solennemente, il diritto alla vita ed alla libertà personale, come diritti inviolabili ed universali nel senso cioè, di valere per ogni persona, a prescindere dall’epoca storica e dal contesto culturale o geografico.

Signora Presidente, per una riflessione più puntuale su quanto preziosa, ancora oggi, questa Carta per una convivenza civile equa, giusta, rispettosa delle tante differenze che attraversano le nostre comunità, rimando alla richiesta di una udienza conoscitiva che avanzo con altri colleghi e colleghe, anche di altri gruppi consiliari, sullo stato di attuazione e difesa dei diritti umani nel nostro paese secondo il rapporto pubblicato annualmente da Amnesty International.

Quello che mi preme mettere in evidenza, oggi, è come da più parti, anche in Italia, si consideri inattuata la Carta dei diritti universali, pur essendo noi a 70 anni di distanza dalla sua approvazione.

Dobbiamo amaramente constatare come nel settantesimo anniversario della Dichiarazione dei diritti umani, nessuno dei paesi che l’ha sottoscritta può dire di averla pienamente adottata, rispettata, seguita.

Quello quindi che poteva diventare un importantissimo anniversario, ha finito per essere, nei commenti della miglior stampa internazionale, un giorno in cui, inducendo a pensare a cosa è stato e a cosa sarebbe potuto essere, si assiste oggi ad una sconfitta pressoché generalizzata a livello mondiale.

Mentre il pieno esercizio dei diritti umani e la loro difesa è ridotta a pochi casi internazionali legati al fatto che le grandi potenze siano disposte, qualche volta, in condizioni particolari, a concedere picchi di libertà, quello a cui assistiamo è una sorta di rinascita della Realpolitik, di affermarsi di una Politica della Forza, secondo cui non solo i grandi paesi ( Stati Uniti, Russia e Cina), ma anche paesi medio-grandi, come ad esempio la Turchia e l’Egitto, si sentono nelle condizioni di poter ricattare altri paesi, come nei casi Khashoggi e Bolsonaro. Solo per fare alcuni esempi.

Signora Presidente, la Storia manifesta sempre capacità di svolta imprevista e gli uomini e le donne la capacità di riprendere a collaborare. Noi siamo fiduciosi che al più presto ciò torni ad accadere.

Non è questa purtroppo, la cifra che segna il nostro presente.

Per queste ragioni quindi, facciamo nostre le parole del Presidente Mattarella che, in merito a questo anniversario ha affermato :

” Il riconoscimento a livello globale che tutti gli esseri umani nascono liberi e godono di inalienabili ed uguali diritti rappresenta oggi un principio che precede gli stessi ordinamenti statali.

Il rispetto della dignità della persona, non è infatti, dovere esclusivo degli Stati, bensì un obbligo che interpella la coscienza di ciascuno. Tutti sono chiamati a darne quotidiana e concreta testimonianza “.

A Bologna oggi si tengono due importanti iniziative sull’argomento:

una iniziativa promossa dall’ANPI alle 15.30 a Palazzo Malvezzi “ I diritti umani nella Dichiarazione universale delle Nazioni Unite del 10 dicembre 1948 e nella Costituzione italiana” con una lezione magistrale di Gaetano Silvestri.

Alla Presidente dell’ANPI Carla Nespolo a Carlo Smuraglia, suo presidente emerito, rivolgiamo il nostro ringraziamento per avere voluto tenere a Bologna una iniziativa simile ed un apprezzamento per avere voluto legare la storia della Dichiarazione della Carta Universale dei diritti, con quella della Costituzione italiana.

Il Gruppo del Partito Democratico, insieme con il Gruppo di Coalizione Civica, aderiscono e parteciperanno oggi alla fiaccolata organizzata per le ore 18.00 in piazza Nettuno da Amnesty International, Caritas, Emergency, Oxfam, ActionAid, per celebrare i 70 anni della Dichiarazione Universale dei diritti umani e ricordare a tutti noi quanto cammino c’è da fare per vederne la sua applicazione.