Giovedì 20 dicembre 2018 il Consiglio comunale ha approvato l’ordine del giorno 433.32, presentato dal consigliere comunale Andrea Colombo teso ad impegnare il Sindaco e la Giunta a promuovere una visione ambientale unitaria, coraggiosa e coerente per il contrasto ai cambiamenti climatici e all’inquinamento e la promozione di abitudini sostenibili.

Di seguito è disponibile il testo dell’ordine del giorno.

Tutta la documentazione del Bilancio è disponibile nella versione definitiva nella nostra sezione dedicata e online sul sito del Comune di Bologna , come indicato nel comunicato stampa.

IL CONSIGLIO COMUNALE

PREMESSO CHE:

– lo scorso 8 ottobre l’ONU-IPCC (il gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico) ha diffuso il nuovo rapporto sul riscaldamento globale, frutto di due anni di lavoro di 91 ricercatori da 44 paesi, che hanno esaminato 6.000 studi in materia e valutato 42.000 recensioni di colleghi e governi alle loro conclusioni. Dallo studio emerge che la forchetta tra le emissioni di gas serra e gli obiettivi di riduzione fissati dal trattato di Parigi anziché ridursi continua ad ampliarsi, e che se i paesi della Terra non prenderanno provvedimenti per limitare i gas serra, il riscaldamento potrebbe superare la soglia di 1,5 gradi già nel 2030. Per evitare questo scenario il mondo ha bisogno di una trasformazione di velocità e portata senza precedenti storici;

– il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Gueterres, ha dichiarato che i cambiamenti climatici corrono più in fretta di noi e che, secondo il rapporto pubblicato, abbiamo tempo solamente 12 anni per poter correre al riparo, mantenendo il riscaldamento globale ad un massimo di 1,5 gradi: solo mezzo grado in più potrebbe provocare danni devastanti e aggravare il rischio di siccità, inondazioni, ondate di calore. Occorre un’azione collettiva e senza precedenti in tutte le aree per tagliare le emissioni di carbonio della metà entro il 2030 e del tutto entro il 2050 e per questo vanno effettuati cambiamenti in settori chiave come terra, energia, industria, costruzioni, trasporti e città;

PREMESSO INOLTRE CHE:

– secondo il rapporto dell’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) diffuso lo scorso 29 ottobre, più del 90% di bambini sotto i 15 anni respira aria inquinata ed è esposto a livelli di polveri sottili (PM 2,5) superiori a quelli previsti dalle linee guida dell’Oms sulla qualità dell’aria, tanto che si stima che nel 2016 siano morti 600mila bambini a causa di infezioni respiratorie causate dall’aria tossica. Le aree più colpite sono quelle più povere e quelle in via di sviluppo, ma il problema riguarda, però, anche i paesi ad alto reddito, dove la percentuale è comunque superiore al 50%: l’Italia fa parte dei paesi con la qualità dell’aria peggiore;

– Secondo la Valutazione di Impatto Sanitario (VIS) della qualità dell’aria diffusa dall’Ausl nel settembre scorso, crescono le morti dovute allo smog a Bologna. Mettendo in relazione le cause di decesso con le concentrazioni medie di inquinanti (polveri sottili e gas) registrate dalle centraline Arpa, emerge che nel 2017 sono 82 le morti attribuibili all’esposizione a concentrazioni di PM10 superiori a 20 µg/mq; nel 2016 erano state 57. Discorso analogo riguarda le polveri sottilissime, le PM2,5: nel 2016 i decessi attribuibili sono stati 109, nel 2017 ben 146. Tendenza analoga si registra per l’ozono. Sostanzialmente identica l’incidenza del biossido di azoto;

VISTI:

– le Linee programmatiche di mandato 2016-2021;

– il DUP 2019-2021;

– il Bilancio ambientale preventivo 2019;

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

– a portare avanti una visione ambientale unitaria, coraggiosa e coerente in tutti i piani, programmi, progetti, interventi e provvedimenti, generali e settoriali, di competenza dell’amministrazione comunale, mettendo sempre al primo posto il contrasto ai cambiamenti climatici e all’inquinamento atmosferico e acustico, la salvaguardia dell’ambiente (aria, acqua, suolo) e del clima, e la tutela della salute;

– a favorire sempre più, tramite campagne di informazione ed educazione ambientale, la diffusione tra i cittadini di abitudini e comportamenti individuali e collettivi orientati alla sostenibilità ambientale, nonché la consapevolezza che i disagi, i costi pubblici e privati, i pericoli anche per la vita stessa, dovuti al “non fare”, sono molto maggiori di quelli derivanti dal “fare” quanto è necessario;

– ad agire nel senso sopra indicato in tutti i settori e le politiche rilevanti per l’ambiente:
1.la mobilità sostenibile, aumentando l’uso dei mezzi pubblici su gomma e ferro, della bicicletta e dei piedi, e riducendo gli spostamenti con mezzi privati motorizzati;
2.la riduzione e raccolta differenziata dei rifiuti, operando per la riduzione della produzione dei rifiuti e per la loro massima e migliore differenziazione da parte di cittadini e imprese;
3.l’urbanistica, vincolandola al consumo di suolo a saldo zero, alla rigenerazione urbana di aree già impermeabilizzate, e alla tutela del suolo agricolo e del verde esistenti;
4.la forestazione urbana, salvaguardando e aumentando gli alberi nelle aree pubbliche e private della città, in particolare di specie adatte ad assorbire CO2 e smog;
5.l’agricoltura urbana e sostenibile, ampliando le aree cittadine destinate ad orti urbani e favorendo la diffusione dei mercati contadini in tutti i quartieri;
6.i consumi energetici, promuovendo la riduzione di perdite, sprechi e usi eccessivi di acqua, energia elettrica e gas, e la riqualificazione energetica di edifici pubblici e privati;
7.l’alimentazione, promuovendo la vendita e il consumo di cibo sicuro, sano, frutto di produzioni a basso impatto ambientale, non intensive e rispettose di lavoratori, natura e animali;
8.l’economia circolare e la green economy, favorendo la circolarità dei processi di produzione e consumo, e la innovazione e riconversione ecologica delle attività produttive;
9.gli acquisti verdi, inserendo clausole di sostenibilità ambientale, sia obbligatorie che facoltative, nei bandi di gara per l’affidamento di lavori, servizi e beni.

f.to A. Colombo, F. Errani, I. Angiuli, R. Li Calzi, V. Zanetti, M. Ferri.