Lunedì 7 gennaio 2019 la consigliera comunale PD Mariaraffaella Ferri è intervenuta ad inizio seduta in merito alla 4° Marcia della Pace che si è svolto a Bologna il 1 gennaio 2019.

Di seguito è disponibile il testo dell intervento, online è inoltre disponibile il comunicato stampa.

Sta divenendo un appuntamento caro ai bolognesi trovarsi il I gennaio ed inaugurare il nuovo anno con la Marcia della Pace.

La manifestazione, giunta alla sua IV edizione, ha avuto il Patrocinio della Regione, della Città Metropolitana, del Comune e dell’ Università‘, ed e’ stata promossa dal Portico della Pace, un’aggregazione volontaria che ad oggi unisce 42 Associazioni, Movimenti, Comunità religiose, Organizzazioni sindacali, Reti civiche e Gruppi d’impegno civile, soggetti tutti assai diversi fra loro ma accomunati dallo stesso desiderio di dialogo e di collaborazione per rendere effettivo l’art. 11 della Carta Costituzionale – l’Italia ripudia la Guerra come strumento di offesa alla libertà’ degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internali – e per mantenere saldo il patrimonio di solidarietà, di democrazia e di coesione sociale di cui e’ intessuta la storia di Bologna.

Oltre un migliaio i partecipanti, uomini e donne di ogni età, origine, fede, cultura, credenti e no, che si sono ritrovati in Piazza 8 Agosto e, fianco a fianco, hanno insieme camminato fino a Piazza del Nettuno, per ripudiare la guerra, per il bene comune, per una città accogliente.

Siamo tutte e tutti stranieri” e’ stato lo slogan di quest’anno, con un riferimento esplicito, e un dissenso manifesto, a quelle politiche e “Disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale, immigrazione e sicurezza pubblica” messe in campo dal Governo che puntano a stravolgere e smantellare il Sistema integrato e diffuso di protezione dei Richiedenti Asilo e dei Rifugiati che a Bologna, con grande dedizione e sapienza amministrativa, e’ stato strutturato a livello metropolitano.

Al contrario, partendo dalla semplice constatazione che nessuno sceglie in quale famiglia, popolo o nazione nascere e che tutti, su questa terra, siamo solo di passaggio, i promotori della Marcia hanno ribadito con forza, con i propri striscioni dai colori dell’arcobaleno, il diritto di ciascuno a vivere in pace, il bisogno condiviso di sentirsi protetti nelle situazioni di fragilità e di vulnerabilità e la necessità per tutti di essere riconosciuti nella propria dignità personale.

Chi ha aderito e partecipato alla Marcia della Pace ha voluto impegnarsi in prima persona a favore della solidarietà’ e dell’accoglienza. I passi da fare per tradurre in azioni concrete questo impegno non sono già tutti chiari o scontati ma, come cantava il poeta Antonio Machado, “la strada si fa camminando”: spero e credo che sapremo costruire insieme a tutte le persone di buona volontà’ quei contesti di pace di cui anche Bologna ha assoluta necessità.

E’ il mio augurio per questo 2019 appena iniziato.