Di seguito la domanda di attualità della consigliera comunale Simona Lembi e l’illustrazione in aula.

Bologna, 19 maggio 2020

Al Sindaco
del Comune di Bologna

La sottoscritta Simona Lembi, Consigliera comunale del Gruppo Partito Democratico, in base all’art. 58 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale e visti gli articoli di stampa in allegato

invita il Sindaco e la Giunta

ad esprimere una valutazione politico-amministrativa sul caso della Fondazione Carisbo; chiedo quali siano le possibili ripercussioni sull’Amministrazione comunale e cosa il Comune può e deve fare per favorire una buona evoluzione della situazione in atto.

La Consigliera comunale

f.to S. Lembi

Illustrazione in aula della domanda di attualità:

In una città alle prese con il Coronavirus l’unica notizia che ha tenuto testa alla pandemia è la vicenda interna alla Fondazione Carisbo, una delle istituzioni più importanti e storicamente rilevanti di Bologna.
Come abbiamo potuto leggere dalla maggior parte degli organi di informazione, nelle scorse settimane all’interno della Fondazione è andata in scena una dialettica a dir poco molto forte in occasione della votazione per i componenti del Consiglio di indirizzo della Fondazione stessa, con un duro confronto non solo sulla legittimità o meno dell’Assemblea convocata dal dottor Furlaneto, Presidente dell’Assemblea dei soci della Fondazione, ma in primo luogo – almeno così ci è parso di capire – sulla destinazione del futuro del riparto delle risorse che la Fondazione intende investire nella comunità bolognese alla ricerca di un sempre più precario equilibrio tra gli investimenti sociali e quelli culturali.
Non si è trattato, dunque, di un braccio di ferro tra nomi e cognomi come potrebbe apparire da una lettura un po’ superficiale delle comunicazioni di stampa pubblicate in questi giorni, ma di uno scontro che può avere grandi conseguenze sulla nostra città.

Le vicende legate alla dialettica interna alla Fondazione sono di lungo corso. Come di lungo corso quelle che costruiscono quel particolare rapporto costruito con la Città.

Nel nostro caso, tuttavia, si tratta tuttavia, di quella particolare relazione che è andata maturandosi tra la Fondazione Carisbo, con l’unica istituzione che risponde direttamente ai cittadini in virtù del fatto di essere l’unica espressione della volontà popolare dei bolognesi.; senza dimenticare il fatto che in questo preciso istante, la città sta attraversando un momento molto difficile, legato alla pandemia.

Per queste ragioni, insisto nel voler riportare in Consiglio comunale una conoscenza più approfondita di quanto sta accadendo, convinta che quel confronto debba assumere parole chiare e modi costruttivi.

A tal proposito, visto anche che il Comune di Bologna nomina propri rappresentanti in Fondazione, chiedo cortesemente al Sindaco di esprimere in Consiglio una opinione sulle più recenti vicende di Casa Saraceni, sulle ricadute che questa particolare situazione può avere sulla città e su cosa l’Amministrazione comunale possa fare, per una evoluzione costruttiva dell’intera vicenda.