Lunedì 27 novembre 2017 il consigliere comunale Vinicio Zanetti è intervenuto ad inizio seduta in Consiglio comunale in merito all’importanza di tutela dei diritti, della qualità e dignità del lavoro.

Di seguito è disponibile il testo dell’intervento, tramite link è inoltre consultabile il relativo comunicato stampa.

Diritti, qualità e dignità del lavoro. Bologna sia riferimento per l’Emilia Romagna e per l’Italia.
Sono intervenuto qualche settimana fa sul tema alternanza scuola lavoro e sul tema tirocini nella nostra città e nella nostra area metropolitana. In questi giorni altri argomenti sono stati al centro del dibattito e presenti in alcuni articoli di giornali cittadini. Il tema dei neet, giovani che non studiano e non lavorano, problema molto noto e che viene dettagliato anche tramite una ricerca ben curata dall’assemblea regionale dell’Emilia Romagna e il tema dei rider, i ciclo fattorini che consegnano cibo da asporto nella nostra città, fenomeno che è venuto fuori in modo forte durante la nevicata di qualche settimana fa. Aggiungo, inoltre, tema che ha riguardato la cronaca nazionale e regionale e non direttamente la nostra città ma che penso interessi se non tutti credo molti, lo sciopero che è stato fatto venerdì e sabato scorsi presso lo stabilimento logistico del gruppo Amazon vicino a Piacenza, dove molti lavoratori lamentano da tempo condizioni di lavoro molto dure e stressanti. Forse ho mischiamo molti aspetti ma io credo che su questo Bologna, la sua città metropolitana, debbano essere terreni e luoghi dove il lavoro, la sua qualità e la sua dignità, siano in cima alle priorità, tramite le nostre azioni che possiamo mettere in campo e tramite il lavoro politico che possiamo e dobbiamo fare perché questi temi siano al centro dell’agenda politica nazionale. Un partito di Sinistra e una città che vede un’amministrazione di centro sinistra deve mettere al centro il lavoro. Con questo penso che dobbiamo fare due cose:
Operare perché Bologna sia un riferimento nazionale e regionale con messaggi chiari in merito ai diritti, alla dignità e qualità del lavoro e che si faccia punto di riferimento per una nuova stagione di lavoro per le giovani generazioni. Bologna ha la storia e le capacità per aprire un dibattito nazionale ancora più forte e puntuale perché questi due temi siano messi al centro dell’agenda nazionale.

Elenco alcune questioni poste in questi mesi:
Questione rider (i fattorini che portano cibo a domicilio): invito l’amministrazione di Bologna di farsi soggetto terzo (come fosse una vera e propria concertazione) rispetto alla vicenda dei rider perché quel grido di allarme non sia lasciato cadere, facendo in modo di arrivare ad un accordo che preveda diritti e dignità.
Alternanza scuola-lavoro: penso che dobbiamo raccontare come viene svolta nella nostra area metropolitana (sulla quale si è creato un dibattito anche nella nostra città), spiegare nel dettaglio come viene fatta e promossa, e se ci sono stati abusi o situazioni poco chiare bisogna approfondire e nel caso cambiarle.
Tirocini: bisogna monitorare perché l’utilizzo dei tirocini nella nostra città non sia abusato
Neet: Sulla vicenda neet, che rappresentano un dramma del nostro tempo perché parliamo di giovani e giovanissimi che non lavorano e non studiano, dobbiamo fare una battaglia molto forte. Parliamo di ragazze e ragazzi che hanno interrotto gli studi e allo stesso tempo non cercano lavoro. I dati ci dicono che questi numeri in ER sono in diminuzione e questo è un bene ma dobbiamo continuare a vigilare sui neet, sulla dispersione scolastica, perché senza lo studio, senza l’educazione non c’è emancipazione sociale, non si è persone libere.
tema diritti e dignità rispetto alla vicenda Amazon: penso che Bologna abbia le capacità per vigilare, mantenere un dialogo costante con le associazioni di categorie e i sindacati, perché quello che è successo a Piacenza non succeda a Bologna. Da noi le aziende che investono a Bologna nell’area Metropolitana devono sapere che la qualità del lavoro, la dignità dei lavoratori e i diritti devono essere garantiti sempre.

Molte cose le stiamo facendo, penso al patto che è stato sottoscritto con la Curia qualche mese fa per le persone in difficoltà, sul quale penso sia utile tra qualche mese fare il punto, oppure penso al progetto di assunzione della Philip Morris rivolto all’assunzione femminile, questo per dimostrare che ci sono aziende e società che promuovo buone pratiche.
Questo per dire che già molto si fa a Bologna e proprio per questo possiamo essere punto di riferimento nazionale e lavorare politicamente perché Bologna sia capace di mettere i temi della dignità, della qualità del lavoro e dei diritti nell’agenda nazionale.
Bologna deve essere sempre terra di diritti, di qualità e di dignità del lavoro.

Ho chiesto una serie di udienze conoscitive sui vari temi.