Lunedì 15 gennaio 2018 il consigliere comunale Andrea Colombo è intervenuto ad inizio seduta in Consiglio comunale sulla situazione della qualità dell’aria nella nostra città.

Di seguito è disponibile il testo dell’intervento, tramite link il relativo comunicato stampa.

Dopo un inizio del 2018 segnato già da 3 giorni consecutivi di sforamenti delle polveri sottili e il dibattito seguito alla revoca della domenica ecologica dello scorso 7 gennaio, torno nuovamente sul tema della qualità dell’aria a Bologna, alla luce di due fatti significativi, entrambi avvenuti nella giornata di ieri, domenica 14 gennaio 2018.

Anzitutto, ieri si è svolta la ormai famosa “domenica ecologica”, che avrebbe dovuto essere la seconda del nuovo anno, ma è stata la prima (infatti, lo ribadisco, contrariamente a quanto dichiarato nei giorni scorsi, il 7 è stata annullata e non rinviata al 14, data in cui era già prevista fin dall’inizio dell’autunno — si veda l’ordinanza del Settore Mobilità n. 342824/2017). Considerato anche il dibattito pubblico delle settimane scorse, penso sia opportuno un piccolo bilancio, che provo in sintesi a tracciare.

Già da stamattina, intanto, sono disponibili i dati di ARPAE, che parlano di inquinamento entro i limiti di legge nel weekend appena trascorso, ad esempio ieri, domenica, 42 microgrammi rispetto alla soglia consentita di 50: un dato importante in quanto tale per il rispetto dei valori massimi, anche se, come sappiamo, la qualità dell’aria è legata sia alle fonti emissive come il traffico privato sia più genericamente alle condizioni meteo. Sarebbe poi interessante se l’amministrazione comunale rendesse noti anche il numero di controlli della Polizia municipale effettuati ieri sulle auto e moto in circolazione e la quantità di multe elevate per violazione dell’ordinanza antismog. Guardando al futuro, penso che possiamo migliorare ancora le domeniche ecologiche. Ad esempio occorre lavorare di più sulla comunicazione e la sensibilizzazione dei cittadini, visto che è uno dei principali obiettivi di questa misura, insieme alla maggiore vivibilità e fruibilità delle nostre città: in questo senso, confido che per le prossime giornate già programmate del 4 febbraio e del 4 marzo, sia data maggiore pubblicità a questa iniziativa, almeno con un comunicato stampa del Comune per ricordare ai propri cittadini le limitazioni al traffico, ma anche e anzi soprattutto, in positivo, il senso delle domeniche ecologiche e le tante alternative opportunità di spostamento con i trasporti pubblici, in bici, a piedi. Da ultimo, sono stati preannunciati sulla stampa “provvedimenti anche più significativi” per la lotta allo smog, è urgente cominciare a delinearli concretamente e discuterne col Consiglio comunale.

Sempre ieri, con un’assemblea pubblica è partita la grande campagna di monitoraggio dal basso della qualità dell’aria a Bologna: è l’iniziativa “Aria pesa”, 310 campionatori dello smog rileveranno dal 28 gennaio al 25 febbraio altrettanti punti della città, fuori da case, scuole e luoghi di lavoro. L’obiettivo è creare una mappa capillare delle concentrazioni di NO2 (biossido di azoto) a Bologna: un inquinante finora meno noto rispetto alle PM10 (polveri sottili), ma che sarà sempre più sulle cronache perché è altrettanto pericoloso e soprattutto si concentra a livelli più elevati in prossimità delle strade e quindi è altamente dipendente dal traffico veicolare. I principali effetti dannosi sulla salute riguardano le patologie respiratorie, e i soggetti più a rischio come spesso accade sono bambini e anziani. Anch’io, da cittadino, già lo scorso dicembre ho prenotato un kit, che ritirerò al più presto a Dynamo, per contribuire a questa campagna di eco-cittadinanza attiva, ma anche per dare un segnale simbolico di attenzione da parte di chi, amministrando la città, ha la responsabilità di tutelare l’ambiente e la salute dei propri concittadini.

Ecco, io penso che come Comune dovremmo ringraziare e sostenere le associazioni promotrici della campagna (tra le quali AMO Bologna e Legambiente) e i 263 cittadini attivi che hanno aderito. E’ un numero più alto perfino rispetto ad analoghe campagne in corso in altre città più grandi come Roma e Milano, a conferma della fortissima sensibilità dei bolognesi, che dovrebbe dire qualcosa alla politica a proposito del consenso che possono raccogliere a Bologna scelte amministrative vere di tutela dell’ambiente. Ebbene, a mio avviso “Aria pesa” è un’iniziativa che merita il nostro plauso, per almeno due motivi. Primo, perché contribuisce a diffondere nell’opinione pubblica una maggiore coscienza ambientale, in merito a cause ed effetti dell’inquinamento sull’ambiente e la salute delle persone: mi auguro che l’amministrazione colga questa occasione di risveglio civico dei cittadini per promuovere, non solo a parole ma con scelte concrete, un cambiamento profondo dei nostri stili di vita quotidiana verso una reale sostenibilità ambientale, dalla mobilità ai rifiuti fino all’energia. Secondo, perché mette a disposizione del Comune, gratis, una quantità maggiore e molto più diffusa di dati sullo smog, in particolare relativi a una sostanza inquinante, come il biossido di azoto, direttamente legata al traffico veicolare: da questo punto di vista, spero che le rilevazioni serviranno alla giunta per motivare e sostenere politiche più coraggiose di limitazione alla circolazione dei veicoli inquinanti e di promozione della mobilità sostenibile.

Su questa campagna sono tra l’altro intervenute due aperture istituzionali di grande importanza. Sono contento che la Giunta, per bocca dell’Assessora all’ambiente Valentina Orioli, abbia dato una lettura positiva della campagna nel question time dello scorso 1° dicembre, e che il dirigente di ARPAE Vanes Poluzzi, nel corso di una recente intervista a Radio Città del capo, abbia dichiarato la disponibilità dell’agenzia a collaborare, acquistando dei rilevatori da mettere di fianco e in parallelo alle 7 centraline ufficiali gestite.

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