Lunedì 21 maggio 2018 il consigliere comunale Claudio Mazzanti è interventuo ad inizio seduta in Consiglio comunale ricordando la figura di Giancarlo Mattioli, da poco scomparso.

Di seguito il testo dell’intervento.

Purtroppo, è venuto a mancare Giancarlo Mattioli, urbanista, persona che ha lavorato nel settore dell’urbanistica; è stato un giovane architetto chiamato a Bologna da Campos Venuti, storico Presidente dell’Istituto Nazionale di Urbanistica.

Lui e tantissimi giovani come lui, Pier Luigi Cervellati, Umberto Maccaferri, Franco Morelli, Giampaolo Mazzucato, Mario Zafagnini hanno collaborato e contribuito alla ricchezza urbanistica della nostra città. Mattioli era conosciuto non solo come urbanista e architetto, ma anche come studioso, ricercatore, persona che, a chi l’ha conosciuto – oltre ad essere amico mio personale e anche compagno di partito – nella scuola di urbanistica ha dato tantissimo.

Portano la sua firma, insieme ad altri che prima ho letto, il piano per il centro storico, che ha fatto scuola a livello nazionale, il piano per la collina, la tutela e la salvaguardia della collina nel 1969, la variante al piano regolatore generale del 1970, che ha messo in salvaguardia tutte le aree industriali, forza e potenza della città di Bologna.

Ideatore, insieme a Morelli e ad altri, del piano regolatore dell’85 e 89; piano regolatore allora rivoluzionario, che tanta discussione portò in città perché, oltre alle indicazioni di piano, hanno permesso di indicare, individuare, fotografare anche il disegno architettonico del singolo lotto edificatorio. La teoria della ricucitura, l’uso degli spazi già utilizzati per altre attività.

Questo è stato Giancarlo Mattioli. Ma anche una persona spiritosa. Chi si ricorda i disegni dei suoi interlocutori, fatti da lui al momento, perché gli piaceva dipingere, fare schizzi, i disegni di Renato Zangheri, i disegni di altri suoi colleghi e nelle riunioni lunghe e laboriose di urbanistica, ogni tanto lo stacco che lui portava e le battute, la simpatia anche nei momenti di tensione più forte. Credo che questo abbia dato la misura di cosa ha significato per lui, poteva prendere anche la strada della professione, come altri della sua scuola hanno fatto, con ottimi e potenti risultati. Giancarlo ha scelto invece il pubblico, ha scelto di lavorare, di pianificare e di mettere in pratica gli insegnamenti del suo maestro Campos Venuti, così come tanti di quelli che prima ho enunciato, hanno avuto questa importante scuola.

Ritorno al piano regolatore dell’85-89, Assessore Roberto Matulli, nei quartieri, comparti ancora oggi in essere: il Lazzaretto, il mercato ortofrutticolo, la fiera, Croce Coperta, Dozza, via Larga, opere a cui lui ha dato opera primaria, anche perché per tantissimi anni è stato direttore generale del piano regolatore di Bologna.

Questo è stato Giancarlo Mattioli. Questa è stata la ricchezza del suo sapere che ha donato alla città di Bologna. È per questo, Presidente, che chiedo al Consiglio comunale di osservare un minuto di silenzio in commemorazione di Giancarlo. Grazie.