Di seguito la domanda di attualità da parte della consigliera comunale Loretta Bittini.

Bologna, 4 aprile 2024
Al Signor Sindaco del Comune di Bologna
La sottoscritta  Consigliera Comunale LORETTA BITTINI  presenta domanda di attualità ai sensi dell’art. 58 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale – seduta di Question Time del   5 aprile 2024 in merito a : “Scuole Besta. Diritto alla scuola”.
Premesso:
che si apprende dagli articoli di stampa dei disordini avvenuti nella giornata del 3 aprile u.s., in merito allo sgombero del Parco Don Bosco, adiacente all’area delle ex Scuole Besta,
Considerato:
che i lavori dovranno essere terminati entro il 2026 per consentire la fruizione dei nuovi spazi ai bambini e alle bambine
chiede al Sindaco e alla Giunta
cosa accadrà nel cronoprogramma dopo aver subito questo enorme ritardo dato dalla occupazione degli spazi esterni alle Scuole Besta e una valutazione politico-amministrativa in relazione ai fatti avvenuti.
La Consigliera
Loretta Bittini
Di seguito il testo della presentazione in aula.

Scuole Besta. il diritto alla scuola

Dopo ciò che è accaduto dico che mi spiace per quanto accaduto al signore ed al ragazzo.

Desidero esprimere solidarietà alle forze dell’ordine tutte. al nostro sindaco Matteo Lepore ed all’assessore Simone Borsari che hanno dovuto affrontare una prova dura, che certamente li amareggia considerato che tutto è stato fatto, tentato, pur di non arrivare a questo e mi riferisco a quanto accaduto nei giorni scorsi.

Concordo con ciò che ha dichiarato l’assessore : quando sei lì con il volto coperto, con i bastoni lo sai cosa vuoi.

Dico che le bolognesi ed i bolognesi non meritano questo vergognoso spettacolo. Riflettiamo, tutto il percorso istituzionale previsto è stato fatto e terminato.

Nessuno dico nessuno allora si alzò per dissentire, cambiare, negare. Un’ennesima assemblea è stata fatta successivamente, non è bastato, si è proceduto con occupazione dello spazio esterno. E l’amministrazione ha atteso.

Gli occupanti hanno richiesto una valutazione al tribunale che gli ha dato torto. E l’amministrazione ha atteso.

Hanno ignorato la sentenza , continuando l’occupazione di un luogo dove si utilizzeranno fondi Pnrr per costruire, con il preciso impegno del termine dei lavori nel 2026, pena la restituzione del danaro.

Se ciò dovesse accadere chi sarà penalizzato? Forse chi ha trascinato 200 persone in una situazione dove non era prevista alcuna soluzione?

Ma mi vorrei attenere ai fatti, voglio elencare per l’ennesima volta il perché si deve costruire una scuola nuova.

Le scuole non sono solo muri come ci ricorda in un interessante articolo nel giornale on line il cantiere, l’arch. M. Fustini, Direttore di edilizia pubblica del Comune.

Il nuovo edificio rientra in un piano comunale di 100 milioni di euro di investimento per l’edilizia scolastica;

Risponderà a standard di sicurezza e sostenibilità ambientale;

La conformazione delle attuali Besta non permette l’inserimento di 4 ascensori necessari per superare le barriere architettoniche e questo comporta uno scarso utilizzo degli spazi al primo piano;

Non sono a norma sismica, vulnerabili ad azioni sismiche orizzontali;

Esse sono le scuole con il maggior consumo energetico, sono in classe “C” ed una palestra è in classe “E”. qualsiasi lavoro di riqualificazione energetica non potrebbe mai raggiungere la classe A++, quasi a zero emissioni, come invece sarà il nuovo edificio.

E’ stato fatto un percorso partecipativo condiviso con i cittadini della zona e delle istituzioni

scolastiche nel 2021 e 2022.

L’ipotesi di una possibile ristrutturazione avrebbe comportato una spesa di 11 milioni di euro, non avrebbe mai avuto emissioni zero, perse aule, e l’allungamento di vita sarebbe stato di 10/15 anni.

Si avrà una consistente riduzione di CO2 dagli 85 kg/mg anno emessa dall’edificio a 25 kg mq/anno del nuovo;

Si ottimizzerà l’utilizzo di un bene prezioso come l’acqua;

I 31 alberi abbattuti saranno ripiantati con un rapporto da 1:3, con una consultazione pubblica sul dove.

E poi, e poi, molto ci sarebbe da aggiungere, ma bene lo sanno anche coloro che hanno voluto insegnare questa squallida vicenda, cercando di imporre una volontà di pochi.

Mi spiace per loro, mi spiace che ci si opponga per qualche giorno di visibilità al futuro di bambine e bambini che sono la nostra speranza comune.

Chiedo quindi una valutazione relativamente al cronoprogramma, se si pensa di poter rispettare i tempi e una valutazione politico – amministrativa su quanto accaduto.