Lunedì 13 maggio 2019 la consigliera comunale PD Roberta Li Calzi è intervenuta ad inizio seduta in Consiglio comunale in merito al ritorno del Giro d’Italia a Bologna.

Di seguito il testo dell’intervento di inizio seduta. Online è inoltre disponibile il relativo comunicato stampa.

Questo fine settimana ha visto la nostra città protagonista nel mondo e come cittadina, prima che come rappresentante delle istituzioni, non posso che esserne orgogliosa. E credo possiamo esserlo tutte e tutti, perché l’immagine che è venuta fuori di Bologna non è qualcosa di eccezionale (nel senso più stretto del termine, cioè di straordinario), ma è qualcosa che, noi che viviamo questa realtà, conosciamo bene. Dopo 25 anni la partenza del Giro d’Italia è infatti tornata a Bologna, che ha inaugurato in via Rizzoli la 102esima edizione del Giro, con le Due Torri a fare da sfondo alla partenza dei ciclisti per la prima tappa.

Un milione e 283 mila spettatori hanno seguito sabato la diretta su Rai2 e hanno potuto ammirare le bellezze della nostra città e l’energia delle persone che hanno riempito il centro, le strade lungo il percorso e San Luca. Applausi, incitamenti, bandiere colorate, sorrisi, urla, un entusiasmo contagioso che si poteva percepire in tutta la città.

Nel fine settimana quasi 15 mila persone sono arrivate a Bologna per seguire l’evento, duemila operatori tra cui 500 giornalisti provenienti da 200 Paesi.

Venerdì sono stata da Fico per la consegna ufficiale della bellissima figurina Panini dedicata alla partenza del Giro, che raffigura il Palazzo del Podestà illuminato di colore rosa, e ho potuto vedere il grande lavoro degli addetti stampa, intenti a raccontare gli eventi preparatori alla gara.

“Bologna si è mostrata in tutta la sua bellezza in mondovisione”, ha dichiarato il Sindaco Merola. Ed è proprio così: è pur vero che il Giro d’Italia sa conquistare le folle, ma è altrettanto vero che Bologna risponde sempre alla grande quando c’è da accogliere un grande evento.

E non si poteva certo prevedere un successo di pubblico di queste dimensioni: piazza Maggiore strapiena già alla presentazione delle squadre giovedì sera, poi l’immensa partecipazione alla partenza e per le strade della cronoscalata, fino alla salita di San Luca, con persone arrampicate in ogni dove pur di non perdersi lo spettacolo.

E spettacolo è stato in tutti i sensi: intorno ai portici nell’attesa dei corridori c’era chi preparava il barbecue, chi giocava a briscola, chi prendeva il sole. A fare da coreografia bandiere colorate, striscioni, musica, cori, sotto un sole splendente che, a dispetto delle previsioni, ha resistito fino al termine della gara, perché non se la voleva perdere nemmeno lui.

Una città che soffre per il calcio (questa sera il Bologna deve conquistare gli ultimi punti salvezza), che è considerata “Basket City”, riesce sempre e comunque a far sentire a casa propria tutti gli sport. Non dimentichiamoci il pienone al Pala Dozza per i mondiali di pallavolo dello scorso anno e i numerosi eventi che Bologna ha ospitato e ospiterà in questi ultimi anni (gli Europei Under 21 di giugno saranno un’ulteriore importante vetrina).

Grazie al lavoro di tutte le forze impiegate, l’evento si è svolto nel massimo della sicurezza, limitando al minimo i disagi per la cittadinanza, che era stata avvisata da giorni con tutti i mezzi di comunicazione (compresa affissione di volantini in ogni Condominio interessato dalla chiusura al traffico, con informazioni dettagliate). Lungo le strade il personale dell’organizzazione permetteva il passaggio in sicurezza delle persone che avevano esigenze di raggiungere i luoghi nella vicinanza del percorso, accompagnandoli anche a piedi (mentre percorrevo con la bici le strade vicine al percorso, ho assistito a molte scene di questo tipo).

Bene hanno fatto il Presidente della Regione Bonaccini, il Sindaco Merola e l’Assessore Lepore a credere fortemente in questo evento, che si è rivelato un grande successo per Bologna. Con un indotto stimato in 3 milioni di euro e uno spot incredibile per la città che ospita il portico più lungo del mondo e che ha ricevuto compimenti da tutti: organizzatori, cronisti, commentatori.

Una cornice di pubblico indimenticabile, una salita unica dalla curva delle orfanelle che ha richiesto il massimo sforzo già dalla prima tappa.
Tutti i ciclisti in gara hanno ricevuto applausi e incitamenti, dal primo all’ultimo, perché a Bologna siamo così, non guardiamo le nazionalità e rispettiamo la fatica di tutti coloro che arrivano, non solo sulle due ruote.

È stato bello esserci, vivere le emozioni che il Giro ha saputo regalare alla città e che quest’ultima ha saputo ancora una volta regalare a tutto lo sport.
Un trionfo di pubblico, organizzazione, passione, educazione, civiltà: tutto questo, ancora una volta, ci fa dire 102 volte brava, Bologna!