Lunedì 16 settembre 2019 il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno di adesione alla campagna “Plastic free Challenge”. L’ordine del giorno emendato in Aula è stato anche firmato dai consiglieri comunali PD Andrea Colombo, Francesco Errani e Nicola De Filippo ed invita alla riduzione fino alla completa eliminazione dell’uso della plastica nell’Amministrazione comunale e a valutare la modifica dei regolamenti per concedere il patrocinio e riduzioni o esenzioni di Tari e Cosap a eventi plastic free e progressivamente monouso free. 

Online è inoltre consultabile il relativo comunicato stampa.

Di seguito il testo dell’ordine del giono approvato.

IL CONSIGLIO COMUNALE
PREMESSO CHE

• il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, ha lanciato la sfida “Plastic free Challenge” (all’interno dell’iniziativa IoSonoAmbiente) ponendo come primo obiettivo quello di liberare dalla plastica il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare entro il 4 ottobre 2018 (obiettivo pienamente raggiunto) a partire dagli articoli monouso. L’appello è stato, poi, esteso agli altri Ministeri e a tutte le Istituzioni d’Italia (Regioni, Province, Città Metropolitane, Comuni e tutti gli enti pubblici);
• il messaggio lanciato dal Ministero è quello che “ogni cittadino, in termini anche ambientali, deve dare qualcosa a questo Paese”. in primis le istituzioni che devono essere esempio di comportamenti virtuosi;
• le materie plastiche sono le componenti principali (fino al 85%) dei rifiuti marini (marine litter) trovati lungo le coste, sulla superficie del mare è sul fondo dell’Oceano. Si tratta di una minaccia per le specie marine e gli ecosistemi, ma anche un rischio per la salute umana, con implicazioni significative su importanti settori economici come il turismo, la pesca, l’acquacoltura. la quantità dei rifiuti di plastica, anche nei mari, è in aumento (Fonte http://www.minambiente.it/pagina/io-sono-ambiente-linee-guida-e-materiali-plastic-free);
• le microplastiche rappresentano un ulteriore problema per la gestione delle marine litter. Possono trovarsi nei prodotti cosmetici e per l’igiene personale e nei prodotti industriali, o provenire da pezzi di plastica più grandi che si degradano; variano per dimensioni, ma si tratta in genere di particelle di plastica di dimensione inferiore ai 5 mm, che possono quindi passare con facilità attraverso i filtri delle acque reflue, rendendo impossibile il loro recupero una volta in mare;
• il Ministero dell’Ambiente annuncia una nuova “road map”: nel regolamento relativo alle richieste di patrocinio del Ministero dell’Ambiente per gli eventi pubblici è stato previsto che d’ora in poi per ottenere il patrocino del Ministero sarà necessario seguire tale buona pratica eliminando la plastica dai propri eventi, che dovranno essere “Plastic Free”. Gli interessati al patrocinio dovranno pertanto dichiarare di essere assolutamente liberi dall’utilizzo di plastica monouso, pena il diniego del patrocinio e dell’utilizzo del logo “Minambiente”.

CONSIDERATO CHE

• La Direttiva 2008/98/CE, recepita dallo Stato italiano con il d.lgs. 205/2010, che integra e modifica il d.lgs. 152/2006 (cd. Codice dell’Ambiente), individua le fasi della gestione dei rifiuti secondo le seguenti priorità: prevenzione; preparazione per il riutilizzo; riciclaggio (recupero di materia), recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia; smaltimento;
• i problemi legati alla corretta gestione della plastica sono molteplici, a partire dal packaging del prodotto: imballaggi eccessivi, molteplici tipologie di plastica usate e packaging misti (es. tetrapack è plastica o poliaccoppiati) difficilmente separabili in materia casalinga;
• i fattori sopradescritti causano problemi a catena. Vi è una necessità impiantistica adeguata per separare correttamente i materiali e recuperare anche le plastiche dure, il cosiddetto “plasmix”;
• la crisi delle esportazioni della plastica riciclata verso la Cina ha poi creato uno stallo nel mercato di questa materia, provocando accumuli negli impianti di trattamento e contribuendo a fomentare il fenomeno degli incendi e dell’abbandono in magazzini vuoti;
• la plastica che non viene riciclata, seppur raccolta separatamente, viene destinata in discarica o incenerita. La stessa sorte tocca a quella plastica che viene gettata nei rifiuti indifferenziati;
• oltre al problema della plastica negli oceani, per cui circa 100.000 esemplari marini muoiono ogni anno, oggi, in italia, si parla di microplastiche nel sistema acquifero superficiale, mari, laghi e corsi d’acqua;
• in Sicilia, ad oggi, sono 3 i Comuni (Modica, Pantelleria e Lampedusa) che hanno aderito all’iniziativa di cui in premessa;

VALUTATO CHE

• La Commissione Europea ha recentemente emanato una serie di disposizioni per mettere al bando la plastica monouso;
• secondo quanto reso noto dalla commissione, l’attenzione si è focalizzata su 10 prodotti di plastica monouso e sugli attrezzi da pesca che, insieme, rappresentano il 70% dei rifiuti marini in Europa. Le nuove regole prevedono il divieto di commercializzare alcuni prodotti di plastica, la riduzione del consumo, obblighi per i produttori, nuovi obiettivi di raccolta, prescrizioni riguardanti l’etichettatura e misure di sensibilizzazione nei confronti dei consumatori;
• l’Ufficio di Presidenza del Parlamento europeo ha recentemente deciso di mettere al bando, a partire dalla prossima legislatura (giugno 2019) le bottigliette di plastica dagli edifici dell’Europarlamento di Bruxelles e Strasburgo;

RICHIAMATO

il proprio precedente Odg n. 433.34/2018, approvato dal Consiglio comunale il 20/12/2018, con il quale il Consiglio comunale ha già impegnato il Sindaco e la Giunta a promuovere un progetto affinché il Comune di Bologna diventi “Comune plastic free”, e, in particolare, ad adottare azioni volte ad eliminare progressivamente e nel più breve tempo possibile la presenza e l’utilizzo di plastica all’interno delle strutture comunali;

INVITA IL SINDACO E LA GIUNTA

• ad aderire alla campagna “Plastic Free Challenge” lanciata dal Ministro dell’Ambiente;
• a predisporre ogni azione necessaria affinché nelle sedi Comunali e di competenza, vengano eliminati tutti gli articoli in plastica monouso, con particolare riguardo a quelli legati alla vendita (diretta o per mezzo di distributori automatici) ed alla somministrazione di cibi e bevande. Un percorso con obiettivi precisi individuati, monitorati e relazionati per ogni anno, al fine di ridurne al minimo l’utilizzo sino alla completa eliminazione della plastica all’interno dell’Istituzione del Comune;
• a promuovere una campagna di informazione e di sensibilizzazione per tutti i dipendenti del Comune di Bologna, nelle scuole ed alle aziende/cooperative in relazione ad appalti di servizi stipulati con l’amministrazione comunale laddove principalmente si effettua somministrazione di cibi e bevande diretta o indiretta;
• a trasmettere tale mozione e farsi promotori e portavoce presso ANCI Emilia Romagna e Nazionale per l’adesione di tutti i Comuni italiani all’iniziativa;
• a proseguire, rafforzare e accelerare l’attuazione del precedente Odg n. 433.34/2018, per rendere sempre più il Comune di Bologna “Comune plastic e monouso free”, adottando azioni volte ad eliminare la presenza e l’utilizzo della plastica e progressivamente dei prodotti monouso all’interno delle strutture comunali, anche mediante revisione dei distributori automatici e delle forniture in essere, installazione di nuovi erogatori di acqua potabile, distribuzione di borracce, uso di stoviglie riutilizzabili, etc.;

INVITA IL CONSIGLIO E LA GIUNTA

• a valutare un percorso di modifica del Regolamento di concessione degli spazi e di concessione del patrocinio solo ad eventi plastic free, nonché di modifica del Regolamento per la TARI e la COSAP per la concessione di esenzioni o riduzioni dei relativi tributi solo ad eventi plastic e progressivamente monouso free.

F.to: M. Piazza, M. Bugani, E. Foresti, G. De Biase, A. Colombo, F. Errani, N. De Filippo.