Lunedì 26 febbraio 2024 il Consiglio comunale di Bologna ha approvato un ordine del giorno firmato, tra l’altro, dal consigliere comunale PD Michele Campaniello con cui si chiede di promuovere presso il Ministero competente l’aggiornamento delle fasce climatiche regionali per gli orari di esercizio degli impianti di riscaldamento.

Il relativo comunicato stampa è disponibile in allegato ed online.

Di seguito il testo dell’ordine del giorno approvato.

ORDINE DEL GIORNO TESO AD INVITARE IL SINDACO E LA GIUNTA A FARSI PROMOTORI PRESSO IL MINISTERO COMPETENTE AFFINCHE’ VENGANO AGGIORNATE LE FASCE CLIMATICHE REGIONALI IN RIFERIMENTO AL PERIODO E ALLE ORE DI ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO PER EDIFICI SIA PUBBLICI CHE PRIVATI, COSI’ COME DISPOSTO DAL DPR 412/1993, PRESENTATO DALLA CONS. LARGHETTI ED ALTRI IN DATA 26/01/2023.

IL CONSIGLIO COMUNALE
Premesso che:

– il periodo e le ore di esercizio degli impianti di riscaldamento per edifici sia pubblici che privati in Italia è regolato dal DPR 412/1993, il quale suddivide il territorio italiano in sei fasce climatiche (dalla A, la più calda, alla F, la più fredda) a seconda dei valori medi dei gradi giorno di riscaldamento cumulati nella stagione fredda;

– i comuni dell’Emilia-Romagna, al tempo del decreto erano 348, tutti compresi tra le fasce D, E, F, cioè le tre più fredde previste dalla normativa;

– negli anni successivi al DPR 412/1993, la Struttura IdroMeteoClima di Arpae (Arpae Simc) ha raccolto, controllato e validato dati meteorologici osservati da numerose stazioni presenti sul territorio, producendo diversi dataset di dati interpolati di libero accesso.

– con la delibera di giunta 841592/2022 “BOLOGNA MISSIONE CLIMA – APPROVAZIONE DELLA ROAD MAP VERSO IL CONTRATTO CITTADINO PER IL CLIMA PER RAGGIUNGERE LA NEUTRALITA’ AL 2030” il Comune di Bologna ha avviato il percorso di adesione alla Missione Europea “100 citta’ climaticamente neutrali e intelligenti al 2030 – da e per i cittadini”;

Rilevato che:

– il dataset climatico, ERACLITO, ha evidenziato come la temperatura media in Emilia-Romagna sia attualmente aumentata di oltre un grado rispetto al clima di riferimento 1961-1990 utilizzabile ai tempi del decreto (anno 1993) e ad un tasso di aumento quasi doppio rispetto alla media globale;

– conseguentemente, la ripartizione dei comuni dell’Emilia-Romagna nelle diverse fasce climatiche, negli ultimi trent’anni, ha subito vistose variazioni, tra cui, ad esempio, l’aumento dei comuni in fascia D, passati da 2 a 68 e la diminuzione dei comuni in fascia F, passati da 48 a 18;

– quindi, dal 1993, la popolazione residente in fascia D è passata dal 3% al 37% (circa 1,5 milioni di abitanti), mentre la popolazione in fascia F è passata dal 2,8% allo 0,8%.

Considerato che:

– un cambiamento così evidente di fascia dovrebbe comportare un deciso cambiamento a livello di consumi energetici, portando un risparmio di energia termica pari a 15 Ktep, che rappresenta il 4% dei consumi residenziali complessivi regionali, con la conseguente riduzione delle emissioni climalteranti pari a 37 Kt di CO2.

Considerato, infine, che:

– il gas naturale, alla luce degli ultimi sviluppi geopolitici, è diventato una risorsa ancor più importante e delicata per il nostro Paese.

Tutto ciò premesso, rilevato e considerato,
INVITA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE

-a farsi promotori presso il Ministero competente affinché vengano aggiornate lefasce climatiche regionali in riferimento al periodo e alle ore di esercizio degli  impianti di riscaldamento per edifici sia pubblici che privati, così come disposto dal DPR 412/1993.

-ad inserire questa azione di policy making nel quadro di Bologna Missione Clima.

F.to: S. Larghetti, D. Begaj, P. Marcasciano, M. Campaniello, G. Tarsitano e S. Negash.