Lunedì 13 maggio 2024 il consigliere comunale Franco Cima ha presentato un intervento di inizio seduta in Consiglio comunale dal titolo ” Solite polemiche sui problemi dei cittadini”.

E’ possibile accedere qui al video dell’intervento in aula.

Di seguito il testo dell’intervento in aula.

Ho letto la dichiarazioni di un autorevole candidato al parlamento europeo di FdI al quale auguro le migliori fortune ma soprattutto auguro di acquisire più saggezza che magari gli possano evitare certe polemiche.
L’autorevole collega dice in sostanza che non si stanno spendendo i soldi stanziati per i lavori dell’alluvione e dei terreni franati sul nostro Appennino.
Non interverrò direttamente sulla polemica perché nel merito ha già ben risposto il CdG Sergio Lo Giudice.
Però fatemi dire che a me l’intervento dell’autorevole collega ha fatto venire in mente una rubrica di un giornale che si chiamava Cuore che qualcuno ricorderà e forse si ricorderà anche il nome della rubrica, che qui non citerò per rispetto a quest’aula.
Nel merito, solo nel 2023 sono intervenuto sul tema delle frane e dell’alluvione che ha colpito la Romagna ma anche il nostro appennino sei volte: Il 26 giugno, il 10 Luglio il primo agosto, il 03 settembre il 15 ottobre e i 06 novembre.
Ricordiamo le dimensioni del fenomeno solo sulla CM
* 52 su 100 strade metropolitane coinvolte
* 87 milioni di euro la stima totale danni e 55 milioni di euro la previsione di nuove opere per la riduzione del rischio
* 42 Comuni danneggiati su 55
Dal giorno uno è stato chiarissimo che il partito unico di governo intendeva sfruttare quella calamità a proprio vantaggio politico. Avete fatto due conti ed avete pensato che si poteva arrivare alle amministrative con ancora tutto per aria.
Bastava rallentare il processo, bastava insabbiare il meccanismo. E così avete fatto.
Ora mi tocca dare atto al Collega Mazzanti che la memoria, in politica è una dote importante ed anche io vi suggerisco un po’ di magnesio e vi invito anche io a non dimenticarsi dei fatti che qui adesso sommariamente vi riassumo.
Il 05 Luglio è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il il primo decreto-legge che ha definito i fondi per riparare i danni dell’alluvione in Emilia-Romagna, Marche e Toscana. Un mese e mezzo dopo i fatti dell’alluvione. Il decreto della Regione Emilia Romagna arrivò dopo 10 giorni.
La nomina ufficiale del Generale Figliuolo è arrivata ai primi di agosto che ci ha messo altri due mesi per organizzare la struttura commissariale.
Quello era il periodo in cui quando agricoltori, privati cittadini, aziende chiedevano di fare presto e qualcuno coniò la fantastica espressione di “scrocconi rossi” in cui, con disprezzo, si definivano le richieste di aiuto che arrivavano dai territori.
E in quel decreto non c’era un euro in più a Comuni, Bonifiche, Agenzia regionale di protezione civile. Come se i lavori per ripristinare argini e strade potessero aspettare l’autunno per partire.
Non solo poche risorse ma in tempi biblici. E ve lo dicemmo che se i soldi fossero arrivati a settembre 2023 poi non è che i lavori potevano partire subito. E vi dicemmo Ricordatevi queste cose perché noi ce ne ricorderemo. Com’è che dice il collega Mazzanti?
Nel mio intervento del 10 ottobre 2023 ricordavo le proteste degli amministratori sempre sul tema perché non c’erano le procedure: a cui venne risposto con l’invito di un altro autorevole viceministro faceva agli amministratori locali con il consueto disprezzo e la consueta superficialità di mandare una mail e sapete perché diceva di mandare una mail. Perché non c’era ancora il sistema e la ,modulistica per chiedere i rimborsi
Ordinanza imprese, con il riconoscimento dei danni ai mobili quali strumenti di lavoro firmata il 25.10 ultima ordinanza pubblicata.
Ordinanza per famiglie prevedeva dal 15.11 apertura portale richiesta ristori per imprese e famiglie.
Se volete vi metto in fila i numeri degli stanziamenti decreto per decreto e aree coinvolte.
A novembre 2023 ci fu un’altra terribile alluvione in Toscana ed io all’epoca telefonai ad alcuni amministratori toscani colpiti dall’alluvione e mi misi in contatto con loro per metterli in guardia su quella che era la strategia.
Perché la realtà è molto semplice Voi disprezzate Emilia Romagna ed i territori e i comuni colpiti perché hanno sempre votato a sinistra e volete colpirli per questo.
Questo perché invece di lavorare per i cittadini voi avete scientemente 1) pianificato la campagna elettorale di questi giorni, 2) messo in discussione la buona fede delle popolazioni colpite e 3) e messo in discussione la possibilità per le amministrazioni regolarmente elette di intervenire per operare sul proprio territorio.
Ora scusate il paternalismo ma io inviterei il nostro collega a riflettere sulla massima importanza della carica che andrà ad occupare perché la politica non è un gioco di ruolo per andare sui giornali e se questa è la modalità con cui intende operare anche al livello massimo che le nostre democrazie ci consentono ovvero il parlamento europeo allora la mia speranza è che i nostri rappresentanti siano altri.