Lunedì 12 febbraio 2018 Il consiglierE comunale Claudio Mazzanti  è intervenuto ad inizio seduta sul tema dei frequenti incidenti stradali che registrano pedoni come vittime.

Di seguito è disponibile il testo dell’intervento.

Siamo a quota nove. Dall’inizio dell’anno nove pedoni sono stati stesi. Credo che i numeri ci dicano la gravità e il poco rispetto, da parte di guidatori (in questo caso nove automobili) che non rispettano i limiti di velocità, guidano telefonando, bevono e chi più ne ha, più ne metta. Così come anche in un articolo apparso su LaRepubblica o altri giornali, il fatto che ci sia una ripresa di incidenti ed il mancato rispetto del Codice della strada significa solo una cosa.

Nelle scuole a Bologna, ma penso anche in altre parti d’Italia, la Polizia municipale va dai ragazzi, per far capire a loro l’importanza del rispetto delle regole del Codice della strada. Ma ormai il numero di morti è come se ci fosse una guerra. I costi dell’incidentalità: 8,3 miliardi di euro all’anno. Per quel che riguarda Bologna e la Città metropolitana: 360 milioni nel 2016.

Credo che da questo punto di vista abbia a significare qualcosa. Quindi anziché aprire discussioni sul rispetto delle regole, che portano le mani delle Amministrazioni pubbliche in tasca agli italiani, le regole devono essere far rispettate in modo ferreo come avviene nei Paesi civili. Non è possibile andare avanti così: c’è chi non si assicura, chi non rinnova e mette in sicurezza le proprie macchine, chi non rispetta nulla e nessuno ed è poi la cittadinanza a pagare. Credo che se vogliamo interrompere questo percorso malefico, dobbiamo fare come fanno nei Paesi vicini, dove le norme del Codice della strada vengono fatte rispettare in modo inflessibile, con le pene. Non pretendo che si arrivi alla situazione negli Stati Uniti, dove chi infrange, ad esempio, il limite di velocità rischia un processo per direttissima. Non si può comunque più andare avanti in questo modo.

Bisogna che il trend ritorni a calare, come ci si era impegnati e si erano visti i risultati negli ultimi dieci anni. Nel 2016/2017 c’è stata come una ventata, come se il Codice stradale non esistesse. Basta! Bisogna colpire queste persone che creano danni a tutti noi, sia alle persone fisiche che economiche, al Paese.