Lunedì 21 gennaio 2019 il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità il seguente ordine del giorno emendato in aula dal Gruppo consigliare PD e sottoscritto dal capogruppo PD Claudio Mazzanti.

Il Consiglio Comunale di Bologna

Considerato che

-non esistono giochi esclusivi per bambini disabili, ma esistono soltanto i giochi e dipende poi dall’abilità e dalla creatività di ognuno di noi saperli modificare, adattandoli al contesto e ai partecipanti;

-il gioco è per sua natura educante e mediante l’attività ludica, il soggetto impara a conoscere il mondo, a sperimentare il valore delle regole, a stare con gli altri, a gestire le proprie emozioni e a scoprire nuovi percorsi di autonomia;

– l’attività ludica può essere anche uno strumento terapeutico attraverso cui questi bambini possono acquisire, per quanto possibile, capacità di cui sono deficitari, pertanto, il gioco è anche una risorsa terapeutica per i soggetti disabili che non sanno giocare o interagire con gli altri.

“ … Il gioco non mi chiede né prove né voti. Mi chiede soltanto la libertà di godere del piacere che giocare fa e questo piacere e le gioie volute disegnano in me abilità sconosciute!” (dal libro “Amorgioco” di Vittoria Facchini)

Appurato che

in questo processo non è importante tanto il gioco, come puro e semplice mezzo tecnico di espressione, quanto l’atteggiamento ludico che permette al bambino disabile di risolvere situazioni critiche e di partecipare attivamente alla vita sociale di una comunità, senza sentirsi escluso,

-J. Huizinga parla, a tal proposito, di “Homo Ludens” attribuendo all’attitudine ludica dell’uomo, un ruolo indispensabile nel suo sviluppo e viene considerata una «condizione dello scibile umano».

Dato atto che

il gioco non dovrebbe essere né giudicante, né produttivo, ma lo scopo principale di un’animazione ludica è la conoscenza e il contatto con l’altro e gli altri.

Acclarato che

il gioco adattato/modificato permette di giocare lo stesso gioco anche al disabile, ma cambiando le regole, introducendo degli ausili che permettano comunque di giocare nel modo più simile al gioco originario. Il gioco adattato è sempre un’attività “sensata” perché stimola, anche in modo semplice, il corpo e la mente, essendo il gioco un dialogo permanente tra corpo -mente- mondo emotivo.

Appreso che

il Presidente del Quartiere Porto-Saragozza Cipriani ha condiviso l’iniziativa, assieme alla Presidente per la consulta handicap di Bologna, Giovanna Guerriero ed al Disability Manager, Egidio Sosio che dichiara:”…E’ importante che i parchi cittadini siano fruibili da tutti” (Repubblica Bologna, Caterina Giusberti, 27/05/2017), indipendentemente dalle capacità psico-motorie possedute da ognuno.

Attestato

il valore sociale dell’iniziativa assunta dall’Associazione “Vivere la Città” e dal Quartiere Porto Saragozza che la settimana scorsa hanno annunciato la gratuità per disabili e loro accompagnatori nella fruizione della giostra “Albero della Felicità” attualmente locata presso il Parco del Velodromo di Bologna,

Invita la Giunta

nell’ottica di aumentare l’attenzione della cittadinanza verso chi è stato meno fortunato,

a garantire la presenza di attrazioni ludiche simili in alcune piazze del centro storico o in altro luogo centrale di Bologna, previo parere della Soprintendenza, durante particolari ricorrenze, quali il periodo natalizio e/o manifestazioni ludiche legate all’infanzia, in maniera tale che ne usufruiscano tutti i cittadini indipendentemente dalle capacità psicomotorie possedute da ognuno.

F.to: M. Cocconcelli (LN), L. Borgonzoni (LN), G. Venturi (IB), M. Bugani (M5S), A. Palumbo, P.F. Scarano (LN), C. Mazzanti.