Giovedì 23 dicembre 2021 il Consiglio comunale, in occasione delle sessione dedicata al Bilancio, ha approvato l’ordine del giorno 204.6/2021, firmato, tra l’altro, anche delle consigliere e dei consiglieri comunali PD M.De Martino, M.CampanielloG.De Giacomi, G.BernagozziL.BittiniC.CerettiF.Cima,  A.Di PietroR. FattoriM.GaigherR.IovineC.MazzantiR.MonticelliV.NaldiM.SantoriR.Toschi in merito all’avviamento della sperimentazione per l’introduzione del meccanismo del vuoto a rendere.

Online ed in allegato è consultabile il comunicato stampa sul Bilancio 2022 e di seguito il testo dell’ordine del giorno.

IL CONSIGLIO COMUNALE

Premesso che:

• il D.Lgs n.152/2006, cosiddetto Codice dell’ambiente, recante “Norme in materia ambientale” all’art.179 – Criteri di priorità nella gestione dei rifiuti – sancisce che:

“1. La gestione dei rifiuti avviene nel rispetto della seguente gerarchia:
a) prevenzione;
b) preparazione per il riutilizzo;
c) riciclaggio;
d) recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia;
e) smaltimento.

• la Legge n.221 del 28 dicembre 2015 all’art.39 (Collegato Ambientale) “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali” introduce, in via sperimentale per 12 mesi e su base volontaria del singolo esercente, il sistema del vuoto a rendere su cauzione per gli imballaggi contenenti birra o acqua minerale serviti al pubblico da alberghi e residenze di villeggiatura, ristoranti, bar e altri punti di consumo;

• il DM 3 luglio 2017, n. 142 (in GU n.224 del 25-9-2017) attua la misura del Collegato Ambientale destinata a prevenire la produzione dei rifiuti di imballaggio monouso;

• in assenza di incentivi o di macchine automatiche, la sperimentazione su base volontaria presso pubblici esercizi di piccole o medie dimensioni è stata in diversi casi abbandonata poiché ritenuta eccessivamente gravosa in termini di impegno di personale addetto, possibilità di avvalersi di spazi adeguati all’immagazzinamento dei materiali da riutilizzare, ciclo produttivo del bene specifico che spesso conta su filiere molto ampie.

Premesso inoltre che:

• il Consiglio Comunale in data 9.01.2012 ha approvato l’odg n. 71/2012 Pg.n. 225503/2011 che invitava la Giunta ad introdurre il meccanismo del vuoto a rendere e l’avvio di uno studio di fattibilità per il riutilizzo degli imballaggi;

• il Consiglio Comunale in data 18.12.2018 ha approvato all’unanimità l’odg Pg.n. 458723/2017 che invitava il Sindaco e la Giunta ad introdurre il meccanismo del vuoto a rendere;

• Il Consiglio Comunale in data 17.12.2020. ha approvato all’unanimità l’odg Pg.n. 524145/2020 anch’esso recante l’impegno all’introduzione del meccanismo del vuoto a rendere;

• in più sedute di Commissione Consiliare è stato approfondito il sistema del vuoto a rendere, anche in presenza di tecnici comunali e regionali e associazioni di categoria e la Giunta precedente ha aperto ad una sperimentazione a Bologna.

Considerato che:

• l’aumento della quantità di rifiuti prodotti rende oggi indispensabile agire per il riciclo dei materiali e, quando possibile, per il loro riutilizzo che ha il vantaggio di ridurre alla fonte la produzione di rifiuti e in particolare degli imballaggi;

• in molte città europee e anche in alcune realtà italiane si sperimenta con successo il meccanismo del vuoto a rendere sia nella forma del riciclo sia del riutilizzo degli imballaggi resi. Tale meccanismo si basa sullo stimolo al consumatore a restituire l’imballaggio là dove lo ha comprato dietro versamento di una cauzione affinché lo stesso imballaggio, invece di essere destinato alla raccolta indifferenziata, possa essere correttamente riciclato o riutilizzato;

• sono noti i vantaggi in termini di risparmio energetico e idrico e di minor produzione di rifiuti del riuso dei materiali (una bottiglia di vetro può essere utilmente riutilizzata ben 50 volte).

Considerato inoltre che:

• nella nostra città, in modo particolare in alcune zone del centro storico interessate dalla maggiore presenza di pubblici esercizi, si è più volte presentato il problema dell’abbandono di bottiglie e contenitori di vetro in strada, così come di lattine di alluminio;

• l’introduzione del vuoto a rendere, oltre ad affrontare il problema dell’abbandono in strada dei rifiuti, va nella direzione di aumentare la quota di raccolta differenziata e auspicabilmente di avviare i vuoti resi al riutilizzo;

• questa pratica potrebbe favorire un aumento della sensibilità dei cittadini in merito al rispetto della città e del corretto utilizzo dei rifiuti;

• il conferimento dei contenitori di vetro e di alluminio può oggi essere effettuato anche attraverso macchine automatiche che permettono a chi conferisce il vuoto di ricevere un buono sconto per una consumazione nell’esercizio presso cui è installata la macchina o un’altra forma di restituzione della cauzione. Soluzione che potrebbe andare incontro soprattutto alle esigenze dei pubblici esercizi di piccole o medie dimensioni.

Visti altresì:

gli obiettivi europei in tema di rifiuti, nello specifico:

→ il riciclo di almeno il 55% dei rifiuti urbani entro il 2025. Tale quota è destinata a salire al 60% entro il 2030 e al 65% entro il 2035;

→ il riciclo del 65% dei rifiuti di imballaggi entro il 2025 (70% entro il 2030) con obiettivi diversificati per materiale.

Considerato infine che:

le nuove regole europee riguardano anche le discariche e prevedono un obiettivo vincolante di riduzione dello smaltimento in discarica. Entro il 2035 al massimo il 10% del totale dei rifiuti urbani potrà essere smaltito in discarica.

Tutto ciò premesso, visto e considerato:

INVITA IL SINDACO E LA GIUNTA

• ad elaborare un piano complessivo per una sperimentazione cittadina del meccanismo del vuoto a rendere a partire dal centro storico e coinvolgendo in questo processo le associazioni di categoria e i gestori dei pubblici esercizi, degli esercizi di vicinato e dei laboratori artigianali e di rivendita cibo e bevanda da asporto, i residenti, gli studenti;

• a valutare la previsione di un sistema di incentivi per i consumatori e gli esercenti sotto forma di sconti sulla tassa dei rifiuti sul modello delle stazioni ecologiche;

• a valutare la promozione di uno studio di fattibilità per l’introduzione del meccanismo del vuoto a rendere che vada nella direzione del riutilizzo degli imballaggi a cominciare dai contenitori di vetro, con il coinvolgimento di tutta la filiera produttiva: associazioni di categoria, dei produttori, dei grandi e piccoli distributori, degli esercenti e dei consumatori per la creazione di una filiera virtuosa di utilizzo e riutilizzo dei materiali;

• a sensibilizzare sempre più i cittadini con campagne ad hoc sul riutilizzo, la gestione dei rifiuti e sul vuoto a rendere.

F.to: D. Begaj, M.De Martino, S. Larghetti, P. Marcasciano, M.CampanielloG.De Giacomi, G.BernagozziL.BittiniC.CerettiF.Cima, A.Di PietroR. FattoriM.GaigherR.IovineC.MazzantiR.MonticelliV.NaldiM.SantoriR.Toschi, S. Negash, G. Tarsitano, M. Piazza.