Lunedì 9 luglio 2018 la consigliera comunale Elena Leti ha presentato il seguente intervento di inizio seduta in Consiglio comunale sull’introduzione del sistema innovativo a flusso libero di bikesharing nella nostra città.

Di seguito è disponibile il testo dell’intervento, tramite link il relativo comunicato stampa.

Negli ultimi giorni, mentre cammini per il centro storico, o passeggi in un parco, durante il giorno o alla sera, vedi sfrecciare su e giù per Bologna un gran numero di biciclette arancioni.
E’ il progetto di bike sharing free floating denominato Mobike. Partito a Giugno con 1000 biciclette arriverà a regime a dicembre 2018 con 2500 biciclette , di cui 300 a pedalata assistita, distribuite sul territorio bolognese.
Le prendi con un’app, le lasci dove vuoi e spendi meno se agisci bene.
Nei primi dieci giorni dal debutto delle bici condivise sono già stati percorsi 80.000 chilometri, arrivando a coprire il 25% della distanza percorsa giornalmente in Italia. Nelle prime due settimane di avvio, dal 19 giugno, mentre le biciclette passavano da zero a mille, sono stati effettuati 38.500 spostamenti da 9.800 utenti unici. Sempre nelle prime due settimane, la bicicletta più usata ha fatto 105 spostamenti.
Le 2.500 biciclette autorizzate saranno inserite in maniera progressiva e distribuite in modo omogeneo in tutta la città in accordo con il comune. Entro fine luglio, le Mobike potranno essere parcheggiate nei Mobike Hub collocati in tutta l’area operativa Mobike visibile all’interno della app. Il servizio a flusso libero Mobike presente su Bologna avrà un sistema di controllo dei parcheggi, dotato di tecnologia beacon per garantire il parcheggio corretto, premiando con forti sconti le bici parcheggiate nelle aree Mobike. Una volta parcheggiata la bicicletta basterà concludere la corsa chiudendo manualmente il lucchetto.
Quindi questo progetto Pilota, così organizzato primo in Italia e in Europa, sta entrando a far parte del quotidiano, favorendo gli spostamenti personali, per il tempo libero e per recarsi giornalmente al lavoro in modo attivo, sostenibile ed economico.
Il sistema incentivante che premia riducendo i costi a coloro che si comportano in maniera virtuosa e invece penalizza i comportamenti scorretti è un altro elemento a favore di questa novità, voluta e promossa dal comune di Bologna e dall’Assessore Priolo.
La semplicità dell’utilizzo, la gradevolezza del mezzo, il basso costo sono fattori determinanti che sono stati apprezzati, , sia dai bolognesi che dai turisti.
Sempre nell’ambito di un incremento della mobilità sostenibile, che vede la bicicletta protagonista, voglio citare il recente progetto dei comuni di Cesena e Cesenatico intitolato “cambiamo marcia”. Un progetto che attraverso un programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-lavoro sostenuto del Ministero dell’Ambiente, prevede incentivi economici a chi decide di recarsi al lavoro rinunciando all’auto a favore dell’utilizzo della bicicletta.
Il progetto è molto articolato e prevede servizi integrati ed innovativi per favorire la mobilità sostenibile lungo i percorsi casa-scuola e casa-lavoro, e modalità di trasporto che inducano alla progressiva riduzione dell’utilizzo del mezzo privato motorizzato, con conseguente riduzione di CO2 e successivi benefici sulla salute e sul benessere dei cittadini.
Tra questi è stato creato un bando dal titolo “al lavoro in bicicletta”che intende intercettare quei cittadini residenti nei comuni di Cesena e Cesenatico, che vogliono modificare le proprie abitudini, ovvero utilizzeranno la bicicletta al posto del proprio veicolo privato a motore.
Il bando molto articolato con requisiti molto precisi, prevede un incentivo di 25 centesimi di euro a chilometro, per un massimo di euro 2,5 al giorno ed un massimo di 50 euro al mese, che ha visto già 200 adesioni.
Un progetto innovativo e sperimentale che si inserisce perfettamente nelle politiche Europee sulla mobilità sostenibile e che vede l’introduzione degli incentivi economici per andare in bici al lavoro.

In molti paesi Europei come il Belgio, Francia e il Lussemburgo sono stati stipulati accordi e trattative che vedono coinvolte tantissime aziende private del territorio, che promuovono attraverso incentivi fiscali l’utilizzo della bicicletta.
Iniziative e progetti importanti, che spero possano essere intrapresi anche dal Comune di Bologna.

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