Lunedì 5 febbraio 2024 la consigliera comunale PD Cristina Ceretti ha presentato un intervento di inizio seduta in Consiglio comunale dal titolo “Bologna amica delle demenze“, con proposta di un ordine del giorno, approvato all’unanimità durante la medesima seduta, con cui si invita all’adesione al network delle Comunità amiche della demenza.

L’ordine del giorno è stato firmato, tra l’altro, dalle consigliere e dai consiglieri comunali PD Rita Monticelli, Vincenzo Naldi, Loretta Bittini, Claudio Mazzanti, Maurizio Gaigher, Giulia Bernagozzi, Roberto Fattori, Roberta Toschi, Antonella Di Pietro, Roberto Iovine, Franco Cima, Michele Campaniello, Marco Piazza e Giorgia De Giacomi.

Il relativo comunicato stampa è disponibile in allegato ed online.

E’ possibile accedere qui al video dell’intervento in aula.

Di seguito il testo dell’ordine del giorno approvato.

ODG: Bologna amica delle demenze

Il Consiglio comunale di Bologna
PREMESSO CHE

Il progressivo invecchiamento della popolazione è ormai dichiarato e condiviso dagli esperti. Ciò che colpisce maggiormente nel panorama del 21° secolo è il fatto di assistere a una ridistribuzione demografica senza precedenti, in cui entro il 2050 la proporzione di anziani tenderà a raddoppiare, passando dall’11% al 22% della popolazione totale. Nei prossimi 5 anni, per la prima volta nella storia dell’umanità, il numero di individui di età uguale o superiore a 65 anni supererà quello dei bambini al di sotto dei 5 anni. L’incremento della popolazione anziana sarà più evidente nei Paesi in via di sviluppo, ma soprattutto nei Paesi industrializzati il segmento di popolazione che aumenterà maggiormente sarà quello degli ultraottantenni, il cui numero assoluto, entro il 2050, risulterà praticamente quadruplicato.

Negli ultimi 50 anni l’invecchiamento della popolazione italiana è stato uno dei più rapidi tra i Paesi maggiormente sviluppati e si stima che nel 2050 la quota di ultra65enni ammonterà al 35,9% della
popolazione totale, con un’attesa di vita media pari a 82,5 anni (79,5 per gli uomini e 85,6 per le donne).

CONSIDERATO CHE

Stiamo assistendo ad anni di grandi cambiamenti sul piano legislativo nazionale che in particolare sta riguardando i temi della non-autosufficienza e del riconoscimento e supporto dei caregiver.

È necessario inoltre impostare politiche interculturali di riconoscimento e di sostegno alle persone migranti affette da demenza, che aprono ulteriori sfide culturali per nuovi modelli di cura e sostegno ad oggi non ancora affrontati.

RITENENDO CHE

L’apporto che questo territorio può dare all’innovazione dei servizi dedicati alle demenze e al dibattito nazionale è dimostrato da una cultura della cura presente in Regione Emilia-Romagna e in particolare della Città di Bologna. È frutto della sinergia e della rete tra Istituzioni, servizi sanitari, servizi sociali, associazioni di volontari e familiari e privato nella sua accezione più ampia.

L’investimento e l’attenzione di costruzione della rete di cura e di supporto, di prevenzione e di domiciliarità, di dialogo con la popolazione e di allargamento dei diritti delle persone con demenza, della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Bologna si dimostra in particolare:

1) attraverso il Fondo regionale per la non autosufficienza che finanzia i servizi socio-sanitari rivolti alle persone in condizioni di non autosufficienza e a coloro che se ne prendono cura.
2) attraverso il Servizio comunale di supporto ai Caregiver: servizio informativo, di orientamento e di supporto per chi si prende cura, in modo volontario e gratuito, di persone con limitata autonomia o non autosufficienti.

I Fondi, per mole di risorse impiegate, rete di servizi messi in campo, professionalità coinvolte ed esperienze acquisite, costituiscono probabilmente un caso unico in Italia.

SOTTOLINEANDO CHE

– Asp “Città di Bologna”, Azienda pubblica di servizi alla persona del Comune di Bologna, ha avviato una stretta collaborazione con IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna sul tema delle demenze e dei disturbi cognitivi nelle persone anziane, proprio per mettere in una più strutturale relazione la ricerca scientifica di eccellenza in questo campo con le pratiche di assistenza realizzate all’interno delle Case Residenza Anziani (CRA) di ASP, rafforzando così le esperienze già consolidate dei nuclei Alzheimer e Demenze all’interno delle stesse;

– a tal fine ASP “Città di Bologna” ha aderito nel corso del 2023 alla Fondazione di Ricerca Scienze Neurologiche di Bologna

CHIEDE

al Sindaco e alla Giunta del Comune di Bologna di valutare l’adesione di Bologna al network delle Comunità amiche della demenza.

f.to.: Cristina Ceretti, Rita Monticelli, Vincenzo Naldi, Loretta Bittini, Claudio Mazzanti, Maurizio Gaigher, Giulia Bernagozzi, Roberto Fattori, Roberta Toschi, Antonella Di Pietro, Roberto Iovine, Franco Cima, Michele Campaniello.