Giovedì 17 dicembre 2020 il Consiglio comunale ha approvato l’ordine del giorno 231.26, sottoscritto anche dai consiglieri comunali Andrea Colombo, e Francesco Errani, sulla Carta dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori della cultura.

Tramite link e’ disponibile il comunicato stampa del Comune con l’ordine di trattazione e le delibere sul Bilancio approvate.

Tutta la documentazione del Bilancio sarà disponibile nei prossimi giorni nella versione definitiva alla pagina web sul Bilancio del Comune di Bologna ed in questa sezione del nostro sito.

Tramite link sono inoltre consultabili tutti gli ordini del giorno dei consiglieri comunali PD approvati a cui è dedicata un’area specifica del nostro sito.

IL CONSIGLIO COMUNALE

Premesso che

la città di Bologna ha tradizionalmente assegnato, assegna oggi e assegnerà in futuro un ruolo strategico alla cultura che rappresenta, al contempo, un bene comune per i cittadini e le cittadine, un fattore attrattivo di qualità per turisti e persone non residenti nonché un settore economico significativo sua versante delle opportunità professionali e occupazionali;

Considerato che

nel settore della cultura esiste indubbiamente, a Bologna e altrove, un problema di riconoscimento di ruolo, funzioni e diritti per gli operatori e le operatrici della cultura, e che è frequente il ricorso al lavoro gratuito o sottopagato, anche al di fuori dei confini del volontariato, come definito dal Codice del terzo settore;

Preso atto che

anche in questo difficile periodo, gli operatori e le operatrici della cultura si mobilitano, chiedendo un riconoscimento come lavoratori e lavoratrici, invocando risorse e domandando spazi, come si legge anche nell’ultima petizione “Non è tempo libero, è il tessuto vivo delle nostre città”, lanciata dalla nota rete “Mi riconosci, sono un professionista dei beni culturali”, attiva anche a Bologna;

Invita il Sindaco e la Giunta

a promuovere, nel settore della cultura, un percorso simile a quello avviato in occasione della elaborazione della Carta dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori digitali, orientato a produrre, anche in tale settore, una forma di regolamentazione concordata con gli operatori del settore e le relative rappresentanze, che riconosca dignità e diritti ai lavoratori e alle lavoratrici della cultura.

F.to: F. Martelloni, E. M. Clancy (Coalizione Civica), A. Palumbo (Gruppo Misto),A. Colombo,  F. Errani