Lunedì 17 luglio 2017 il consigliere comunale Andrea Colombo è intervenuto ad inizio seduta in Consiglio comunale sulla devastazione del circolo arci Guernelli durante lo sgombero di Via Gandusio.

Di seguito il testo dell’intervento. In allegato il relativo comunicato stampa.

Lo scorso venerdì, 14 luglio, attorno alle sei di mattina, è stato eseguito lo sgombero degli edifici di via Gandusio ai civici 6, 8, 10 e 12. La liberazione degli alloggi ACER occupati abusivamente era un’operazione attesa da tempo e che è stata preceduta correttamente dalla messa a disposizione di altre soluzioni abitative per le famiglie che ne hanno diritto. Da questo punto di vista, lo sgombero è stato essenziale per consentire la partenza, a settembre, di importanti lavori di ristrutturazione, già finanziati con 5 milioni di euro dalla Regione per interventi strutturali, energetici e di sicurezza che valorizzano e riqualificano un patrimonio pubblico.

Desta invece sgomento e preoccupazione quanto accaduto, inspiegabilmente, nel contesto di questo sgombero, al circolo ARCI Guernelli, fondato a Bologna ben settantadue anni fa e che ha sede al piano terra di via Gandusio 8. Il presidente del circolo, Stefano Bonora, nella denuncia formalmente presentata ieri ai Carabinieri, parla di gravi danni, per migliaia di euro, tra cui tutte le 18 porte interne sfondate e i locali del bar messi completamente a soqquadro, e anche di furti, con decine di birre e succhi di frutta consumati lì o portati via e l’incasso da 400 euro della sera prima rubato.

Quanto avvenuto al circolo Arci Guernelli è a prima vista inspiegabile e comunque preoccupante, e pone alcuni interrogativi che devono trovare con urgenza una risposta chiara.

Una prima domanda va rivolta all’Amministrazione comunale, in particolare al settore politiche abitative che ha predisposto l’ordinanza. L’ordinanza di sgombero (la PG. n. 252547/2017) fa giustamente riferimento a precedenti denunce e diffide esclusivamente a carico degli occupanti senza titolo delle case popolari ed è motivata espressamente con la norma di legge (l’art. 54, commi 4 e 4-bis del TUEL) relativa all’occupazione abusiva di spazi pubblici: ma allora per quale motivo è rivolta, senza preavviso, anche a chi, il circolo, aveva e ha una regolare convenzione, per un immobile tra l’altro ad uso non abitativo?

Una seconda domanda, o meglio un appello a chi sta indagando a seguito della denuncia, e a chi fra forze dell’ordine e Acer era presente e può aver visto qualcosa: cos’è successo esattamente dalle 6.40 in poi di venerdì mattina, cioè mentre era in corso lo sgombero, considerato che le telecamere interne di videosorveglianza, a quanto pare, provano che fino a quell’ora era tutto in ordine dentro al circolo e quindi i danneggiamenti e furti sarebbero avvenuti successivamente? Chi sono i responsabili di ciò che non esito a definire la devastazione e il saccheggio del circolo ARCI Guernelli?

Mi auguro che sia fatta al più presto chiarezza e luce piena sull’accaduto, che vengano individuati e puniti i responsabili di questo atto gravissimo, e anche che sia trovata rapidamente una soluzione per consentire al circolo Arci e alla palestra popolare di riaprire.

Intanto, massima solidarietà all’Arci Bologna, al presidente, ai volontari e ai frequentatori del circolo Guernelli e alle associazioni che hanno lì la loro sede. Il ‘Guernelli’ è una realtà importante di Bologna, che da anni assicura un presidio sociale prezioso in una zona difficile del quartiere San Donato, in una di quelle cosiddette periferie che in realtà sono a due passi dal centro città, garantendo attività e frequentazioni positive in spazi che prima erano preda di violenza, spaccio e prostituzione. Attendiamo risposte con urgenza.