Giovedì 17 dicembre 2020 il Consiglio comunale ha approvato l’ordine del giorno 231.7, sottoscritto anche dai consiglieri comunali Andrea Colombo e Francesco Errani sulla continuità e stabilità occupazionale negli appalti.

Tramite link e’ disponibile il comunicato stampa del Comune con l’ordine di trattazione e le delibere sul Bilancio approvate.

Tutta la documentazione del Bilancio sarà disponibile nei prossimi giorni nella versione definitiva alla pagina web sul Bilancio del Comune di Bologna ed in questa sezione del nostro sito.

Tramite link sono inoltre consultabili tutti gli ordini del giorno dei consiglieri comunali PD approvati a cui è dedicata un’area specifica del nostro sito.

IL CONSIGLIO COMUNALE

Premesso che

il Comune di Bologna considera assolutamente prioritario assumere ogni iniziativa possibile affinché siano assicurate condizioni di lavoro di alta qualità e relazioni sindacali virtuose nel territorio bolognese, specialmente nel contesto delle attività e dei servizi che vedono come protagonista detto ente pubblico, sia come gerente diretto, sia come stazione appaltante, sia come componente della compagine societaria delle società partecipate;
il Comune di Bologna, al fine di assicurare elevati standard di qualità del lavoro, promuove e ritiene prioritario il secondo livello di contrattazione collettiva (c.d. contrattazione integrativa), riconoscendo a detto livello contrattuale la capacità di adattare le condizioni di lavoro alle concrete caratteristiche del territorio e dei servizi, oltre che alle specifiche esigenze del personale;

Considerato che

con riferimento ai servizi e delle attività date in appalto attraverso i bandi di gara, accanto alla specifica disciplina nazionale contenuta nel c.d. Codice degli appalti vincolante per tutti gli enti locali, sussistono, a livello locale, intese e protocolli sottoscritti da Comune di Bologna, finalizzati a elevare oltre gli obblighi di legge gli standard di qualità del lavoro, l’inclusività e le garanzia di continuità e stabilità occupazionale, coerentemente agli indirizzi rammentati in premessa;
esistono norme di legge certamente vincolanti, come l’art. 29, comma 3, d.lgs. n. 276/03 in tema di successione negli appalti, il cui tenore non è, tuttavia, univoco, prestandosi a interpretazione diversificate a seconda degli indirizzi prediletti non soltanto dai giudici, a valle delle soluzioni negoziali adottate e dell’eventuale contenzioso giudiziario ma anche a monte di tali soluzioni, dagli attori privati e pubblici tra cui gli enti locali;

Ritenuto che

sulla base delle richiamate premesse, il Comune di Bologna intende privilegiare le soluzioni interpretative e applicative che meglio rispondono alle sopraccitate finalità di qualità del lavoro, inclusività e garanzia della continuità e stabilità occupazionale;

Invita il Sindaco e la Giunta

ad interpretare l’art. 29, comma 3 d.lgs. n. 276 del 2003 come disposizione orientata ad assicurare che, in caso di successione negli appalti, si applichino le regole dettate dal codice civile in tema di mantenimento dei diritti dei lavoratori coinvolti da un trasferimento d’azienda o ramo d’azienda, ogniqualvolta il nuovo appaltatore mantenga inalterata l’organizzazione dell’attività o del servizio oggetto dell’appalto, assicurando, per l’effetto, la continuità dei rapporti di lavoro con il nuovo appaltatore oltre all’integrale applicazione di ogni garanzia prevista dall’art. 2112 c.c.;
ad interpretare le norme contenute nel Codice negli appalti in materia di clausole sociali come possibilità di cumulare clausole di salvaguardia dell’occupazione e clausole d’inserimento di nuovi lavoratori in condizioni di fragilità, conformemente agli indirizzi già assunti con intese e protocolli, impegnandosi a conformare a detti impegni ogni bando di gara ed ad agire per la loro integrale applicazione, escludendo dalla possibilità di partecipazione ai bandi di gara le società che abbiano disatteso o disattendano obblighi di legge e/o impegni negoziali;
a privilegiare, nelle procedure di affidamento in appalto di attività e/o servizi, appaltatori che applichino un contratto collettivo di secondo livello sottoscritto con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative nel settore.

F.to: F. Martelloni (Coalizione Civica), E. M. Clancy (Coalizione Civica), A. Palumbo (Gruppo Misto), M. Bugani, E. Foresti, M. Piazza, A. Colombo, F. Errani, G. Montera.