Lunedì 31 luglio 2023 il consigliere comunale PD Franco Cima ha presentato ad inizio seduta in Consiglio Comunale un intervento dal titolo “Decreto alluvioni, il tempo sta finendo”.

E’ possibile accedere qui al video della presentazione in aula.

Di seguito il testo dell’intervento in aula.

Con l’ok del Senato, 80 giorni dopo i fatti di maggio, il decreto alluvione è diventato legge dello Stato. Era il passo atteso e necessario per definire gli interventi utili a fronteggiare l’emergenza e mettere il generale Paolo Figliuolo nella condizione di agire.

Dentro al provvedimento ci sono i soldi per fronteggiare gli effetti della crisi climatica e dell’alluvione che ha flagellato l’Emilia Romagna, la Toscana e Marche, a partire dal primo maggio.

Va notato che il giorno prima, per la votazione della mozione di sfiducia alla ministra del Turismo, su quei banchi erano seduti ben dodici ministri. Il giorno del voto sul decreto c’era una sottosegretaria. Il governo serra le fila quando deve difendere i propri esponenti dagli scandali, riservando scarsa attenzione quando c’è da rispondere a un territorio come il nostro Sono invece 4,5 i miliardi di euro stanziati, al di sotto di quanto preventivato dalla
Regione. C’è stata una commissione venerdì scorso dove nessuno ha contestato i numeri. Si tratta di una cifra insufficiente perché servirebbero almeno 8,8 miliardi. E stiamo parlando di una stima destinata a crescere.

Mancano totalmente le risorse per la ricostruzione privata, avendo scelto la destra di non accogliere la proposta della Regione Emilia Romagna del credito d’imposta che per il sisma aveva funzionato benissimo.

E anche per la ricostruzione pubblica non c’è un euro in più a Comuni, Bonifiche, Agenzia regionale di protezione civile. Come se i lavori per ripristinare argini e strade potessero aspettare l’autunno per partire. Per non parlare delle case ACER Non solo poche risorse ma in tempi biblici. Se e dico se, i soldi arrivano a settembre poi non è che i lavori possono partire subito. Ricordatevi queste cose perché noi ce ne ricorderemo.

Un’evoluzione ed un dibattito che però segue sempre la stessa linea di ragionamento da parte del governo linea che colpisce i nostri territori.
Ovvero politicizzare l’emergenza.

Politicizzare l’emergenza è sbagliato. Voi ei vostri amministratori state definendo quello che sta colpendo Lombardia e Veneto oggi giorno sono da noi è incuria nella gestione del territorio.

La realtà è che voi disprezzate Emilia romagna ed i comuni colpiti perché hanno sempre votato a sinistra e volete colpirli per questo.

La nomina del commissario figliolo ha seguito una logica che state seguendo anche in altre nomine importanti. Che non sia dell’emilia romagna e men che meno di Bologna.

Ma a noi di questa vostra retorica politicizzata non interessa nulla. Vogliamo garanzie che famiglie ed imprese siano risarcite al 100%: meno di questo è
inaccettabile. Vogliamo sapere se la sospensione di mutui e bollette sarà prorogata.

Emilia-Romagna cuba un gettito di 1,5 miliardi anno ed il Ministro Musumeci questo non sa minimamente cosa vuol dire. Sappiate che il tempo sta finendo e che non ci fermeremo alle lamentele. Nei cittadini sta montando la rabbia per questo vostro atteggiamento e bisognerà cominciare a valutare le iniziative di mobilitazione dei cittadini che forse serviranno a farvi capire qual’è il vostro ruolo ora e che dovete fare presto.