Lunedì 22 gennaio 2024 la consigliera comunale Antonella Di Pietro a presentato un intervento di inizio seduta in Consiglio comunale dal titolo “Disturbi alimentari – dietrofront del Governo”.

E’ possibile accedere qui al video dell’intervento in aula.

Di seguito il testo dell’intervento in aula.

Disturbi alimentari – dietro front del Governo

Venerdì’ scorso siamo scesi in piazza Scaravilli per sostenere la protesta nazionale contro il taglio del Governo sul fondo dedicato ai disturbi alimentari. La protesta – che ha unito associazioni, attivisti, professionisti, pazienti sindacati e partiti – ha prodotto un primo risultato. Già in concomitanza con le manifestazioni che si sono svolte in tutta Italia si è potuto leggere del dietrofront del Governo sui tagli. Il Ministro Schillaci ha annunciato in prima battuta lo stanziamento di 10 milioni di euro. Fondi comunque insufficienti, come è stato fatto giustamente notare. Basti pensare che il precedente Governo Draghi aveva stanziato 25 milioni e per molti quel fondo era solo un primo passo verso un percorso piu strutturato.

Ma dopo le reazioni contro i tagli e il mantenimento delle manifestazioni il Ministro ha annunciato anche la creazione di un fondo ad hoc per i Disturbi da comportamento alimentare da inserire all’interno dei Lea (livelli essenziali di Assistenza di base) .

E’ proprio vero che la battaglia paga ed è importante che anche il Governo abbia preso coscienza di quanto i disturbi alimentari necessitino di cure, strutture e professionisti in tutta Italia e che non si tratta di devianza ma di malattia che deve rientrare nei Lea. È importante che il Governo abbia finalmente compreso come ci sia bisogno di strutture di cura dedicate e di risorse per salvare le persone, perché di disturbi da comportamento alimentare si puo’ morire. Resta la gravita’ della sottovalutazione che è stata fatta della situazione: un’emergenza esplosa con la pandemia e che sta divorando una generazione intera, colpendo sempre piu’ l’infanzia, l’eta’ adulta senza distinzioni tra generi, sebbene con percentuali diverse. Resta l’amarezza di un Governo che ha dovuto essere spronato per comprendere che in Italia sono 3 milioni le persone che soffrono di disturbi alimentari, che i casi sono in continuo aumento e che servono risorse adeguate per le cure.
Per noi del Partito Democratico come per tanti è stato doveroso sostenere la manifestazione di venerdi’, ma
il ringraziamento piu’ grande va a tutte le realtà che si sono mobilitate e a tutte le ragazze e i ragazzi che insieme a volontari, professionisti, rappresentanti associativi e sindacali hanno testimoniato, attraverso il racconto delle loro storie, cosa significhi soffrire di disturbi alimentari.
Da parte nostra resta l’impegno a vigilare sui i provvedimenti del Governo e confrontarci a livello locale e nazionale per sostenere percorsi che diano una speranza possibile a tutti e tutte, perché la cura è un Diritto e tale deve restare.