Lunedì 22 gennaio 2024 il Consiglio comunale di Bologna ha approvato l’ordine del giorno proposto ed emendato dalla consigliera comunale PD Roberta Toschi che riguarda la promozione di reti comunitarie per il sostegno ai percorsi di cura e la realizzazione di un tavolo di lavoro in materia di Disturbi del comportamento alimentare.

L’ordine del giorno è stato inoltre firmato, tra l’altro, dalle consigliere e dai consiglieri comunali PD Giulia Bernagozzi, Rita MonticelliMery De Martino, Cristina Ceretti, Maurizio Gaigher, Antonella Di PietroVincenzo Naldi, Marco Piazza, Loretta Bittini, Roberto Iovine, Franco Cima, Michele Campaniello, Claudio Mazzanti.

Il relativo comunicato stampa è disponibile in allegato ed online.

Di seguito il testo dell’ordine del giorno approvato.

IL CONSIGLIO COMUNALE

Premesso che

– I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA), denominati anche Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA), intesi come anoressia nervosa, bulimia, disturbo da alimentazione  incontrollata (BED, Binge Eating), ARFID (disturbo evitante restrittivo). I disturbi del comportamento alimentare sono disturbi psichiatrici invalidanti che compromettono notevolmente il funzionamento personale e sociale dell’individuo e impattano il suo sistema familiare. I DCA sono disturbi di origine multifattoriale con fattori di rischio psicologici, biologici, socio-culturali e necessitano di trattamento in equipe multidisciplinare tipicamente composta da psichiatri, psicologi e nutrizionisti. Uno dei trattamenti più efficaci è la terapia cognitivo comportamentale, un trattamento evidence based, considerato a livello internazionale uno dei più efficaci modelli per la prevenzione ed il trattamento dei disturbi psicopatologici. Ciò che caratterizza questo tipo di terapia è la spiegazione dei disturbi attraverso l’analisi della relazione presente tra pensieri, emozioni e comportamenti. La terapia cognitivo comportamentale vuole aiutare i pazienti ad  individuare pensieri disfunzionali al fine di sostituirli con pensieri più funzionali.

– I DCA colpiscono il 5% della popolazione italiana e causano la morte di 4000 giovani all’anno, collocandosi come seconda causa di morte dopo gli incidenti stradali. L’esordio è sceso fino all’età di 8 anni, l’esordio si concentra principalmente sulla fascia di età che va dai 12 ai 25 anni. Colpiscono principalmente la popolazione femminile (98,6%) ma ultimamente i dati riportano un aumento di questi disturbi anche nella popolazione maschile. Dopo il covid si è registrato un aumento del 48% dei casi.

– I DCA sono disturbi con alto rischio di cronicizzazione, ricadute e morte. Anoressia nervosa e bulimia hanno un tasso del 20% di mortalità. La prevenzione e la cura tempestiva, già ai primi momenti dopo l’esordio del disturbo stesso, è fondamentale per cercare il più possibile di evitare il futuro mantenimento di questi disturbi psichiatrici.

Premesso inoltre che

– Stando ad un’indagine realizzata dal Servizio sanitario della Regione Emilia – Romagna i casi di DCA sono in costante crescita. Nel 2006 erano 500 i casi registrati sul territorio regionale, nel 2016 si sono invece registrati 700 casi. Il numero di casi è definitivamente esploso dopo l’emergenza sanitaria causata dalla pandemia: nel 2021 in regione sono stati 2.008 i pazienti presi in carico, tra Centri di salute mentale (1.379 persone) e Neuropsichiatrie dell’infanzia e dell’adolescenza (629); nel 92,2% dei casi donne, oltre i due terzi nella fascia d’età 12-30 anni. – Stando alla survey nazionale del Ministero della Salute 2019- 2023, che incrocia fonti di diverse: le Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO), gli accessi ai centri specializzati e alla specialistica ambulatoriale, al pronto soccorso e le esenzioni, nel 2019 i casi di disturbi alimentari (anoressia, bulimia e binge eating) intercettati sono stati 680.569, nel 2020 sono balzati a 879.560, nel 2021 a 1.230.468, e nel 2022 a 1.450.567.

– I DCA rappresentano una modalità di segnalazione di un disagio giovanile (e non) che se non adeguatamente gestito da un punto di vista sanitario e socio – relazionale, si concretizza in agiti estremi, fino alla morte.

– I dati Rencam regionali (Registro nominativo cause di morte) del 2022 rilevano complessivamente 3.158 decessi con diagnosi correlate ai Disturbi della Alimentazione e della nutrizione, con una variabilità più alta nelle regioni dove sono scarse o addirittura assenti le strutture di cura e con una età media di 35 anni, che significa che una alta percentuale di questo numero ha una età inferiore a 25 anni.

Visti

I diffusi casi di Disturbi del Comportamento Alimentare amplificati in ambito sportivo e scolastico da atteggiamenti irresponsabili e non informati di figure con un ruolo educativo quali sono gli allenatori e gli insegnanti.

Considerato che

– Nel marzo 2018 il Ministero della Salute ha emesso il documento “Interventi per l’accoglienza, il triage, la valutazione ed il trattamento del paziente con disturbi della nutrizione e  dell’alimentazione”, che istituisce i “Percorsi Lilla” che consistono nella valutazione delle condizioni del paziente quando arriva in Pronto Soccorso da parte dall’infermiere del triage che, in base alla gravità del caso, assegna un codice cromatico (dal bianco al rosso) che determina l’iter di accesso del paziente alle cure mediche. Con una specifica formazione e soprattutto un aggiornamento continuo in tema di Disturbi Alimentari, gli infermieri avrebbero la responsabilità di identificare preliminarmente i sintomi di un disturbo alimentare, sulla base di alcuni parametri clinici fondamentali (pressione arteriosa, frequenza cardiaca e respiratoria, temperatura corporea, indice di massa corporea) e del racconto di parenti o accompagnatori. Spetterebbe  poi al medico accertare la diagnosi e valutare se ricoverare il paziente o indirizzarlo nella più vicina struttura specializzata in Disturbi del Comportamento Alimentare per intraprendere un programma terapeutico mirato.

– Nel marzo 2018 il Ministero della Salute ha emesso anche un documento intitolato “Raccomandazioni per i familiari”, indirizzato ai familiari dei pazienti che soffrono di Disturbi Alimentari e contenente una serie di informazioni e consigli pratici che hanno lo scopo di aiutarli innanzitutto a riconoscere i primi segni e sintomi di queste patologie, ma anche a comprenderne l’essenza e a fornire un supporto il più possibile adeguato ai propri cari.

– La Regione Emilia – Romagna si è dimostrata sensibile al tema dei DCA con varie azioni:

● L’istituzione di CURE “Cartella socio-sanitaria informatizzata unica regionale dei Servizi del Dipartimento di Salute mentale e Dipendenze patologiche”.
● La creazione di un sistema informativo regionale per l’analisi dei dati e delle attività erogate dai servizi composto da SISM (Sistema informativo regionale Salute Mentale), SinpiaER (Sistema informativo regionale Neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza), SDO (Scheda di Dimissione Ospedaliera).
● La creazione del tavolo Regionale DCA (Determina 3441/2020), composto da professionisti rappresentanti delle Aziende sanitarie (Aziende USL e Aziende ospedaliere) che si occupano della cura di pazienti con DNA. Questo si riunisce periodicamente ponendosi come obiettivo principale il confronto tra le équipe DCA delle diverse Aziende della Regione.
● La creazione di un sistema di indicatori di monitoraggio e di valutazione sugli interventi nei confronti della popolazione con DCA di età tra i 12 e i 35 anni e oltre. ● Il dialogo con un coordinamento autonomo delle Associazioni di utenti e familiari che si occupano di DCA.
● Approvazione del piano di attività biennale denominato “Linee di intervento per il contrasto dei disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA) in Regione Emilia-Romagna”.

– Il Consiglio comunale di Bologna si è dimostra to sensibile al tema dei DCA, con specifico riferimento al territorio metropolitano, tramite la realizzazione di due Udienze Conoscitive presso la Commissione consiliare Salute e Welfare nel corso del 2022 e tramite la votazione all’unanimità di un’ODG collegato al Bilancio teso ad impegnare la Giunta a valutare lo stanziamento di risorse al fine di promuovere azioni per la cura e la prevenzione dei Disturbi del Comportamento Alimentare. (PG. N.833578/2022).

– Vi sono associazioni sul territorio che già svolgono attività di sensibilizzazione, formazione e supporto alla prevenzione e alla cura in materia di DCA.

IL CONSIGLIO COMUNALE INVITA IL SINDACO E LA GIUNTA A

▪ Realizzare ogni azione possibile al fine di promuovere la strutturazione di reti comunitarie vocate alla sensibilizzazione sul tema e all’accompagnamento dei percorsi di cura in tutte le loro fasi, fino al reinserimento.

▪ Costituire un tavolo di lavoro e coordinamento a livello Comunale in materia di DCA che veda come partecipanti l’Assessorato alla salute e al welfare, l’Assessorato alla scuola, l’Assessorato allo sport, la componente sanitaria ed educativa coinvolta nei percorsi di cura e le associazioni che si occupano del tema, al fine di monitorare l’evoluzione del fenomeno sul territorio, socializzare informazioni e delineare progettualità condivise.

▪ Valutare la possibilità, in accordo con gli enti preposti, di estendere l’operatività del tavolo di lavoro sopracitato a tutta l’area metropolitana.

▪ Dare seguito al dialogo con AUSL, per implementare e migliorare i percorsi di cura, e piena attuazione all’ODG n. 250.134 collegato al Bilancio “Teso ad invitare il Sindaco e la Giunta a valutare di impegnare risorse e promuovere azioni per la cura e la prevenzione dei Disturbi del Comportamento Alimentare”, approvato all’unanimità dal Consiglio comunale in data 23/12/2022, garantendo contestualmente continuità e espansione dell’offerta di cura, in attesa di ulteriori adeguati e strutturali finanziamenti nazionali.

F.to: Roberta Toschi (Partito Democratico), Giacomo Tarsitano (Lepore Sindaco), Giulia Bernagozzi (Partito Democratico), Rita Monticelli, (Partito Democratico), Mery De Martino (Partito Democratico), Cristina Ceretti (Partito Democratico) , Maurizio Gaigher (Partito Democratico), Antonella Di Pietro (Partito Democratico), Vincenzo Naldi (Partito Democratico), Marco Piazza (Partito Democratico), Loretta Bittini (Partito Democratico), Roberto Iovine (Partito Democratico), Franco Cima (Partito Democratico), Michele Campaniello (Partito Democratico), Claudio Mazzanti (Partito Democratico).