Lunedì 6 novembre 2017 la consigliera comunale Simona Lembi ha presentato in Consiglio comunale il seguente intervento di inizio seduta.

E’ inoltre disponibile il comunicato stampa tramite link.

Non sono parole mie anche se sento che mi appartengono.
Sono le parole della nuova presidente dell’ANPI, eletta all’unanimità nei giorni scorsi.

Si chiama Carla Nespolo ed è la prima donna alla guida dell’ANPI Nazionale, la prima presidente a non essere stata partigiana.

Nata del 1943 a Novara, cresciuta in una famiglia antifascista, da’ gioia (almeno a me ne da’ tanta) sapere, tra le molte cose che la riguardano, che Carla Nespolo ha una laurea in pedagogia e a lungo è stata insegnante. Ha un CV legato alle istituzioni (è stata prima Consigliera, poi Assessora all’istruzione negli anni ’70 nella Provincia di Alessandria; negli anni ’80 è stata Senatrice per 2 legislature.) Vice Presidente Nazionale dell’ANPI dal 2011, da oggi ne diventa Presidente.

Nessuna improvvisazione quindi, un profilo ricco di competenza e di grande autorevolezza.

Scelgo di richiamare questo fatto in apertura dei lavori del Consiglio comunale di Bologna non sono per le più ragioni più evidenti (siamo orgogliosamente città antifascista, medaglia d’oro alla Resistenza, ieri abbiamo celebrato il 73esimo anniversario della Battaglia di Porta Lame e ho molto apprezzato che il discorso tenuto per l’amministrazione sia stato svolto dal ns collega Claudio Mazzanti), ma soprattutto per le ricadute che le parole che la Presidente ha riservato nella sua prima uscita pubblica hanno sul nostro lavoro di amministratori.

La presidente dell’ANPI ha espresso:

Preoccupazione per l’avanzata dei movimenti neofascisti in Italia
L’invito a non sottovalutare i rigurgiti razzisti presenti anche nelle parole di una certa politica
L’invito a non essere indifferenti, equidistanti, ma invece a prendere parte, nella migliore tradizione repubblicana, alla vita pubblica del paese.

Circa la prima questione (l’avanzata dei movimenti che si richiamano al Fascismo) credo non si finisca mai di mettere in fila i fatti che la raccontano: l’episodio della spiaggia fascista di Chioggia, la parata dei saluti romani del 29 aprile scorso al cimitero maggiore di Milano, il raduno di mille persone, voluto da forza nuova in occasione dell’anniversario della marcia su Roma, cioè dell’atto fondativo del Fascismo in Italia.
Come mai tutto questo questo attivismo? viene da chiedersi.
Non stupisce quindi l’inchiesta pubblicata ieri da l’Espresso sui finanziamenti a gruppi neofascisti, prevalentemente volta a mettere in evidenza chi finanzia Forza Nuova e Casa Pound. Fondi neri? Sembra essere una macabra battuta.
Si apprende l’esistenza di Società off shore, scatole finanziarie e, cito, un ‘groviglio di aziende operative, barberie alla moda, franchising di poste private, ristoranti, marchi di abbigliamento, associazioni imprenditoriali che vanno dal Regno Unito alla Francia, fino alla Russia.’
A Bologna abbiamo seguito e mai sottovalutato le incursioni di queste associazioni (una su tutte, le azioni rivolte contro una manifestazione teatrale riservata alle scuole elementari di un comune del bolognese) e tutti gli episodi vandalici arrecati a lapidi o monumenti partigiani.

È d’obbligo, a mio parere, esplicitare ancora oggi la necessità di una continua vigilanza su questo.

Circa la seconda questione (l’invito a non sottovalutare i rigurgiti razzisti presenti anche nelle parole della politica odierna), la Presidente mette in guardia circa il fatto che il razzismo sia sempre stato il brodo di cultura di ogni fascismo.
Per questo richiama esplicitamente l‘importanza degli articoli 1 e 3 della Costituzione, l’urgenza di politiche del lavoro giuste ed eque e l’urgenza di affermare quei principi contenuti anche nella legge dello ius soli.

Sottoscrivo l’odg della Consigliera Mazzoni che contiene l’invito rivolto al Parlamento a votare entro il termine della legislatura la legge sullo ius soli. Aggiungo che di fronte alla fabbrica della paura la risposta più efficace rimane quella di sapere affrontare e risolvere i problemi. Agitare la paura non risolve nulla. Volere affrontare le questioni che ci pone una società sempre più ingiusta, in cui le disuguaglianze aumentano rimane, a mio parere, il modo migliore per non condannare le persone a costruire la fortuna della propria vita in base al luogo di nascita o al conto corrente di mamma e papà.

Anche per questo desidero esprimere Apprezzamento per la scelta del Sindaco di voler invitare ad un incontro ufficiale tutti i bambini e i ragazzi, tutte le bambine e le ragazze diventati italiani nell’anno in corso.

Ecco quindi spiegata, in poche parole, l’attualità e l’urgenza delle parole della neo presidente dell’ANPI cui rivolgo i migliori auguri di buon lavoro.
A Carlo Smuraglia, il suo predecessore, divenuto ora presidente emerito va il ns saluto più affettuoso e l’espressione del più alto apprezzamento per la qualità del suo lavoro in questi anni.