Lunedì 6 maggio 2019 la consigliera comunale PD Mariaraffaella Ferri è intervenuta ad inizio seduta in Consiglio comunale sul recente concerto del Coro Papageno presso il Teatro Auditorium Manzoni di Bologna.

Di seguito il testo dell’intervento di inizio seduta. Online è inoltre disponibile il relativo comunicato stampa.

Sabato scorso a Bologna si e’ verificato un fatto straordinario che qualcuno ha voluto definire un piccolo-grande “miracolo“: il Coro Papageno, nato in Carcere per l‘illuminata volontà del Maestro Claudio Abbado, e partecipato da donne e uomini detenuti – ricordo che e’ l’unica attività mista che si svolge stabilmente presso la Casa Circondariale – si e’ esibito presso il Teatro Auditorium Manzoni, davanti ad un numerosissimo pubblico pagante che ha risposto con entusiasmo all’invito rivolto a tutta la città dalla Signora Abbado, presidente dell’Associazione Mozart14.

Non e’ la prima volta che il Coro Papageno e’ potuto uscire dalla Casa Circondariale Rocco D’Amato per esibirsi all’esterno: e’ successo nel 2016 in Senato, in occasione della Festa Europea della Musica e in Vaticano, in occasione del Giubileo dei Carcerati celebrato da Papa Francesco.

Sabato per la prima volta l’esibizione esterna del Coro si e’ potuta realizzare nella nostra città e solo chi non ha mai avuto occasione di organizzare qualcosa in carcere può pensare sia stato semplice riuscire a farlo fuori da quelle mura; dobbiamo quindi ringraziare molto per il regalo che ci e’ stato fatto: in primis l’Associazione Mozart14, insieme alla disponibilità della Direzione e del personale di Polizia penitenziaria della Casa circondariale, del Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria e del Tribunale di Sorveglianza di Bologna.

Come da tradizione il programma del coro Papageno, sapientemente diretto dal Maestro Michele Napolitano, ha ripercorso ed attraversato secoli e culture, con una selezione di canti e spirituals della tradizione ebraica e cristiana, con i brani tradizionali afro brasiliani o arabo-andalusi, quelli provenienti dal Nord Europa fino a quelli originari del SudAfrica.

Ad arricchire ulteriormente la bellezza del Concerto e a sottolineare l’interpretazione dei coristi e dei musicisti che li accompagnano si sono aggiunti la bravura e l’estro di Uri Caine e dei suoi compagni: un ulteriore regalo che l’Associazione Mozart14 ha fatto a tutti gli amanti della musica, al pubblico in ascolto come pure allo stesso Coro Papageno che ha potuto godere della collaborazione e dell’amicizia degli straordinari artisti di fama internazionale. Il Concerto era intitolato, in modo assai evocativo “Change”, cambiamento, lo stesso titolo del brano centrale nel programma proposto, il cui testo e’ stato tratto dal discorso a favore dell’integrazione e dei Diritti delle persone Afro-Americane che Octavius Catto fece nel 1866 a Philadelphia.

La Musica cambia la vita, diceva il Maestro Abbado, e cantare accompagna il cambiamento, fa bene al corpo ed allo spirito: i coristi del Papageno lo testimoniano e lo trasmettono immancabilmente ogni volta che li si ascolta. Sabato hanno cantato “fuori” dalle mura del Carcere ma hanno colpito “dentro”, suscitando in tutto il Teatro, e in ciascun partecipante, grande emozione e – così’ voglio credere – anche maggior consapevolezza in tutti di quanto sia importante, per il futuro di chi sta scontando una pena in carcere, che la detenzione sia un vero percorso di rieducazione e di cambiamento positivo. E’ quello che la Costituzione italiana chiede, e’ quello che ogni persona sensata sa.

Come sempre sono davvero orgogliosa che tutto questo sia stato reso possibile proprio qui a Bologna.