Lunedì 13 novembre 2023 la consigliera comunale PD Loretta Bittini ha presentato un intervento di inizio seduta dal titolo “Il lavoro mal pagato, in pensione mai”.

E’ possibile accedere qui al video dell’intervento in aula.

Di seguito il testo dell’intervento in aula.

Il lavoro malpagato, in pensione? Mai.

Storia lunga quella delle pensioni.

Dopo anni di propaganda dove si promettevano miracoli: tutti in pensione, tutti a casa a riposarsi, urlando supereremo la legge Fornero.

Bene, oggi ci siamo, vediamo un po’ le proposte:

Si riducono i già esigui margini di flessibilità del sistema pensionistico italiano, introducendo una forma di penalizzazione per i lavoratori e lavoratrici che volessero avvalersene;
Esemplare sono le misure che riguardano gli istituti di Opzione Donna, Quota 103 e Ape sociale;

A pagare pesantemente sono le donne in un’età  che è la più fragile, dove avrebbero bisogno di sostegno vengono punite innalzando il requisito anagrafico da 60 a 61 anni, riducendo ulteriormente la platea delle potenziali beneficiarie a sole 2.200 lavoratrici;

Quota 103 ? Le persone vengono aiutate a non usufruirne, dal calcolo contributivo su tutti i periodi lavorativi anche quelli antecedenti il 1996, con una pesante riduzione dell’assegno pensionistico oltre all’abbassamento da 5 a 4 volte il trattamento minimo quale soglia per poter accedere alla misura, gli interessati e le interessate da questo saranno 17.000 rispetto ai 48.000
del 2023, e vai, continuiamo:

Ape sociale intanto lo hanno portato a 63 anni e 5 mesi ed anche questo farà si che avremo una forte diminuzione dei beneficiari;

Infine hanno deciso un ulteriore regalo, si interviene retroattivamente sul rendimento delle gestioni previdenziali per i lavoratori ex Inpdap e uffici giudiziari, per le anzianità contributive anteriori ai 15 anni dei lavoratori che avevano maturato meno di 18 anni contributivi prima del 1996.

Una riforma che in 20 anni produrrebbe risparmi pari e oltre a 21 miliardi di euro di questo, i medici il personale sanitario, per ringraziare il governo, del taglio stimato fino al 25 per cento della pensione, stanno facendo richiesta in massa di esodo anticipato, che porterà ad un forte contezioso.

Anzi mi sbagliavo non solo i medici ringraziano ma anche le italiane e gli italiani che già vivono una situazione sanitaria certamente difficile.

Non mi soffermo sul misero stanziamento fatto in bilancio sulla sanità.

Con queste proposte inique e che coinvolgono una platea di 700.000 persone si dimostra l’uso cinico fatto sulla vita delle persone.

Anche se poi ci saranno correttivi il danno è già fatto perché le persone impaurite stanno pensando di andarsene soprattutto in settori stategici come la sanità e gli enti locali dove come non mai ora sarebbero indispensabili per gestire il PNRR.

Grazie per il regalo fatto al paese, noi utilizzeremo tutti gli strumenti democratici per farvi riscrivere queste proposte.

Permettetemi di dare tutta la solidarietà alle lavoratrici ed ai lavoratori che venerdì sciopereranno. Perderanno una giornata di lavoro, quindi di stipendio, altroché week end lungo.