Nella seduta di lunedì 17 luglio 2018 il consigliere comunale PD Claudio Mazzanti ha presentato il seguente intervento di nizio seduta in Consiglio comunale.

Il mio secondo intervento di inizio seduta riguarda, più volte oggetto della stampa, via Stendhal, via Lipparini, via Aposazza, e credo che vada detto che l’Amministrazione negli anni ha realizzato, in quel comparto, rotonde importanti e significative, seguendo una stella polare: il grado di incidentalità rispetto alle risorse disponibili.

Si è fatta la rotonda in via Ferrarese, si è fatta la rotonda in Tuscolano-Aposazza, si è fatta la rotonda in Peglion-Tuscolano, si è messa semaforica intelligente in via Peglion-Stendhal, e oggi qui si cita questa cosa, facendo riferimento al perché non si è fatta la rotonda, perché si rallenta il traffico.

Lì si è fatta un’operazione intelligente, in attesa di avere i soldi per realizzare una rotonda che richiederà espropri. Ricordo che per la rotonda Aposazza-Ferrarese l’esproprio è stato bloccato e ci ha bloccato per nove anni la realizzazione di quel manufatto. Qui saremmo sullo stesso livello. Però intanto abbiamo messo un Telered per chi viene da Bologna.

Va assolutamente messo il Telered anche dall’altra parte, perché quando di notte, soprattutto di notte c’è poco traffico, abbiamo dei matti che corrono su quella strada, scommettendo soldi e il più delle volte, prima che mettessimo i guard-rail a protezione dell’isola, del verde di quella scuola, di quell’asilo, una volta alla settimana andavano a finire con le macchine dentro al giardino della scuola materna.

Questo non lo fanno più perché abbiamo messo una protezione. Se si vogliono ammazzare, si possono ammazzare senza rompere le scatole ai bambini che frequentano la scuola. Bisogna completare, in attesa della rotonda, bisogna mettere quel Telered dall’altra parte, in modo che chi si diverte a passare col rosso – ed è stata la causa dell’incidente che c’è stato non più di due mesi fa – paghi e paghi a caro prezzo, perché uno che passa col rosso è un incosciente e un criminale, che va colpito duramente, perché mette repentaglio la sua vita e quella se la decide lui, ma quella degli altri che non c’entrano nulla, nella sua follia di conduzione di quella macchina.