Giovedì 21 dicembre 2017 il Consiglio comunale ha approvato l’ordine del giorno 420.22, presentato dalla consigliera comunale Federica Mazzoni per invitare “a continuare a monitorare e a valutare le proprie politiche alla luce di questi dati, tenendo conto degli impatti che ne derivano sui contribuenti più fragili ed a valutare l’implementazione di politiche e azioni ad hoc per superare l’impatto di tali disuguaglianze.”

Di seguito è disponibile il testo dell’ordine del giorno.

Tutta la documentazione del Bilancio sarà disponibile entro breve nella versione definitiva online, come indicato nel comunicato stampa.

Il Consiglio comunale

Rilevato che:

dai dati che si riferiscono alle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche presentati nel 2016 dai bolognesi/e corrispondenti al 2015, elaborati dall’Area Programmazione, Controlli e Statistica del Comune di Bologna, emerge che:
– i contribuenti più giovani (meno di 30 anni di età) rappresentano l’8,6% del totale e dichiarano il 3,7% dei redditi complessivi;
– i contribuenti con 60 anni e oltre sono il 40% del totale e dichiarano il 42,8% dell’ammontare complessivo;
– nel 2002 la situazione dei giovani appariva meno svantaggiata: i contribuenti con meno di 30 anni erano l’11,5% e dichiaravano il 6,2% dei redditi;
– nel 2002 i contribuenti con 60 anni e oltre rappresentavano una percentuale pressoché analoga a quella del 2015 (39,7%), ma dichiaravano “solo” il 36,4% del reddito totale;
– nel medesimo periodo per le fasce di età tra i 30 e i 59 anni, a fronte di un leggero aumento nella quota di contribuenti (da 48,8% a 51,3%) è invece scesa la quota di reddito dichiarata (da 57,4% a 53,5%).

Evidenziato che:

dal 2002 al 2015 il reddito medio dei contribuenti più abbienti ha subito una diminuzione in termini reali quanto quello dei più disagiati, ma per questi ultimi il calo assume un’entità molto maggiore, nonché un impatto assai più rilevante in considerazione del loro livello di reddito molto basso.

Pertanto, emerge un aumento della distanza tra i contribuenti più favoriti e quelli più svantaggiati e soprattutto un deciso peggioramento delle condizioni reddituali di questi ultimi nel medio periodo, anche alla luce della pesante crisi economica degli ultimi anni.

Sottolineato infine che:

il concetto di ricchezza o povertà è definito dalle condizioni non tanto del singolo individuo quanto della famiglia in cui vive.

Invita il Sindaco e la Giunta

  • a continuare a monitorare e a valutare le proprie politiche alla luce di questi dati, tenendo conto degli impatti che ne derivano sui contribuenti più fragili;
  • a valutare l’implementazione di politiche e azioni ad hoc per superare l’impatto di tali disuguaglianze.

F.to F. Mazzoni, S. Lembi, I. Angiuli, A. Colombo, R. Fattori, F. Errani, L. Bittini, M. Ferri, N. De Filippo, C. Mazzanti.