Lunedì 6 maggio 2019 il consigliere comunale Pd Raffaele Persiano è intervento ad inizio seduta in Consiglio comunale sulla nuova programmazione degli eventi estivi in Piazza Verdi.

Di seguito il testo dell’intervento.

È notizia di ieri ma, sul “Carlino” se ne parla già da un po’, del superamento di quei container, di quell’offerta culturale che è stata negli ultimi due anni protagonista in piazza Verdi. Direi finalmente meno container e più bellezza.

Erano un paio d’anni che lo chiedevo, che in tanti cittadini di Bologna chiedevano che piazza Verdi diventasse più simile a un salotto per ospitare il Teatro Comunale di Bologna, piuttosto che al porto di Ravenna, con tutto il rispetto per l’importantissimo porto di Ravenna. Con buona pace dell’associazione Peacock e del suo main sponsor che non manca di farsi intervistare a destra e a manca, non si sa a quale titolo.

Finalmente una rete che gestisce la cultura, l’offerta economica e ristorativa insieme ai locali che hanno cercato di fare rete in questi anni, con cui duramente abbiamo costruito una rete che combatte il degrado tutto l’anno. Combatte il degrado anche di chi vende birra abusivamente per le strade.

Quindi un’idea inclusiva, un’idea che mette a disposizione della città delle risorse importanti di chi ha un know-how importante nel fare cultura. Le “Macchine Celibi” ci ricordano e si occupano di beni culturali principalmente e lo fatto tutto l’anno, a differenza, come sottolineano anche loro, delle gestioni precedenti. Poi, vorrei anche dire che l’idea di una cultura di nicchia contrapposta a una cultura quasi populista è una cosa che, secondo me, bisogna superare.

Le ricette che ci vengono dal passato e che, sperimentate sul campo non hanno funzionato, non possono diventare maestri di oggi. Dico che la cultura è e deve essere sempre più popolare, non populista.

Su questo, anche denigrare le visite guidate mi sembra un passo, veramente un passo di lato, rispetto al promuovere la cultura di Bologna. Ci sono tantissimi palazzi di Bologna che sono bellissimi, che gli stessi bolognesi non conoscono, quindi io saluto con estremo favore l’idea delle visite guidate. Ho letto del Conservatorio, proporrò magari ai vincitori del bando anche la visita di palazzo Malvezzi, il palazzo che ospita la Città Metropolitana, un palazzo bellissimo, che non può essere aperto al pubblico per questioni di staticità. Vedo che il Segretario generale lo conosce, è un palazzo bellissimo; proporrò magari piccoli gruppi per visitarlo nel rispetto dei lavori della Città Metropolitana.

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