Giovedì 23 dicembre 2021 il Consiglio comunale, in occasione delle sessione dedicata al Bilancio, ha approvato l’ordine del giorno 205.37/2021, firmato, tra l’altro, anche delle consigliere e dei consiglieri comunali PD M.CampanielloG.De Giacomi, G.BernagozziL.BittiniC.CerettiF.CimaM.De MartinoA.Di PietroR. FattoriM.GaigherR.IovineC.MazzantiR.MonticelliV.NaldiM.SantoriR.Toschi in merito alla legge delega sulla disabilità.

Online ed in allegato è consultabile il comunicato stampa sul Bilancio 2022 e di seguito il testo dell’ordine del giorno.

IL CONSIGLIO COMUNALE
premesso

• Che il 9 dicembre scorso è stato approvato all’unanimità il disegno di legge che delega il Governo sulla riforma in materia di disabilità
• Che il disegno di legge è composto da quattro articoli e delega il Governo a procedere al riassetto delle disposizioni vigenti in materia, in attuazione di una delle riforme previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza: in tema di “Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e Terzo settore”.
• Che il fulcro è nel “progetto di vita personalizzato e partecipato, diretto a consentire alle persone con disabilità di essere protagoniste della propria vita: e di realizzare una effettiva inclusione nella società”.
• Che si tratta di una revisione complessiva di una serie di processi valutativi legati al mondo della disabilità, con lo scopo di unificare accertamenti – come l’invalidità civile, la cecità civile, la sordità civile, l’handicap (anche ai fini dei benefici scolastici), la disabilità prevista ai fini del collocamento mirato, ed ogni altra normativa vigente in tema di accertamento dell’invalidità, al fine di garantire un’omogenea valutazione su tutto il territorio nazionale, semplificando e razionalizzando tutte le procedure.
• Che nella nostra Regione Emilia Romagna tale processo è già in essere grazie alla Legge Regionale n 4 del 2008 che impone la riorganizzazione e la semplificazione delle procedure socio sanitarie, al fine di rendere agevole il percorso di riconoscimento e il conseguimento dei diritti che scaturiscono dalle valutazioni delle commissioni medico legali che, in molte altre regioni d’Italia, risultano seguire ancora percorsi frammentati e complessi.
• Che tra le misure previste dalla delega c’è l’istituzione di un’autority nazionale, per la promozione e tutela dei diritti delle persone con disabilità, di natura indipendente e collegiale, che potrà raccogliere segnalazioni che denuncino discriminazioni o violazioni dei diritti, che vigilerà sul rispetto dei diritti, svolgendo verifiche sull’esistenza di fenomeni discriminatori e trasmettendo annualmente una relazione sull’attività svolta alle Camere ed al Presidente del Consiglio.
• Che il Comune di Bologna ha istituito la Consulta per il superamento dell’handicap, organismo di confronto, valutazione e impulso delle azioni per diffondere e promuovere una cultura attiva per l’integrazione e il superamento dell’handicap
• Che la Consulta ha lo scopo di favorire le relazioni e il confronto tra diverse esperienze impegnate nel superamento dell’handicap, promuovere la diffusione di una cultura attiva dell’integrazione e del superamento dell’handicap, esprimere pareri su piani e progetti dell’Amministrazione comunale

Considerato

• Che nella giornata del 13 dicembre scorso la Ministra per la Disabilità Erika Stefani affiancata dal presidente del Consiglio Mario Draghi ha presentato in conferenza stampa il testo sulla legge delega, assicurando che alla disabilità in legge finanziaria saranno garantiti le medesime risorse in essere, ma non sarà invece previsto l’aumento di spesa promesso
• Che sarebbe necessario distinguere tra chi beneficia di meri vantaggi fiscali o lavorativi dalla propria condizione di disabilità e chi, invece, come nel caso dei minori necessitano di essere accompagnati in un progetto di vita
• Che il riconoscimento dello stato di invalidità deve pertanto accompagnarsi a un’attenta valutazione non solo della commissione medico legale, ma anche dei servizi sociali territoriali, per personalizzare al massimo il percorso del singolo, anche con l’ausilio del terzo settore

Tutto ciò premesso e considerato,
invita la Giunta

a promuovere con ogni mezzo la partecipazione attiva delle persone con disabilità alla vita cittadina;
a facilitare l’accesso ai servizi sociali territoriali, unificando il più possibile le funzioni, in modo da non costringere i soggetti coinvolti a dover interpellare molti uffici differenti per esigere i propri diritti;
ad aggiornare costantemente e rendere facilmente fruibile la mappatura dei servizi esistenti, sia erogati dal settore pubblico, sia dal privato sociale;
a favorire ancora di più la coprogettazione di interventi insieme al terzo settore;
ad attuare ed incentivare un percorso culturale e valoriale, che coinvolga tutta la cittadinanza, che parta dal riconoscere le persone con disabilità non come soggetti passivi destinatari di cure, ma come soggetti attivi che devono essere messi nelle condizioni di realizzare il loro progetto di vita indipendente;
che venga data piena attuazione al Piano di inclusione universale (PIUBO).

F.to : M. C. Manca, F. Diaco, M.CampanielloG.De Giacomi, G.BernagozziL.BittiniC.CerettiF.CimaM.De MartinoA.Di PietroR. FattoriM.GaigherR.IovineC.MazzantiR.MonticelliV.NaldiM.SantoriR.Toschi, S. Negash, G. Tarsitano, M. Piazza.