Lunedì 18 settembre 2017 il consigliere comunale Francesco Errani ha presentato in Consiglio comunale il seguente intervento di inizio seduta sulla schedatura delle scuole bolognesi fatta dai no gender.

Di seguito è disponibile il testo dell’intervento. In allegato è disponibile il comunicato stampa.

Gentile presidente, intervengo a proposito della cosiddetta (e inesistente) ‘teoria gender’. Giovedì a
Palazzo d’Accursio il Comitato Difendiamo i nostri figli, emanazione del Family Day che si oppone al
diritto previsto dalla legge per le persone dello stesso sesso di unirsi civilmente, ha presentato uno studio
per sostenere che il 77% delle scuole bolognesi presentano ‘indizi di ideologia gender’, e il liceo classico
Minghetti è stato bocciato con indicatore ‘rosso’. Alla presentazione del cosiddetto ‘monitoraggio’ era
presente Forza Italia.
Si è trattato di una vera e propria schedatura di tutte le scuole di Bologna, una black list con uno stigma
rosso, giallo o verde per ciascuna scuola, a seconda del tasso di “ideologia gender” contenuta nei suoi
programmi scolastici.
Vorrei ricordare al comitato e ai colleghi di Forza Italia che l’insegnamento di genere a scuola risponde
all’articolo 3 della Costituzione italiana che chiede di non discriminare in base alla religione o
all’orientamento sessuale. È un tema che riguarda le pari opportunità e l’obiettivo della legge Buona
Scuola è di educare alla parità tra i sessi e alle uguali opportunità. I piani di offerta formativa delle nostre
scuole sono trasparenti, pubblici, attivati con l’approvazione del consiglio di istituto dove siedono anche i genitori degli studenti.
Quanto è successo è un episodio molto grave e inaccettabile, che offende il senso e l’autonomia della
scuola. Bisogna smetterla di alimentare polemiche e questi attacchi intimidatori vanno contrastati. Nelle
nostre scuole si è sempre lavorato sull’accettazione delle differenze: dalla disabilità, all’educazione di
genere, a chi viene da altri mondi e culture”.