Lunedì 3 febbraio 2025 il consigliere comunale PD Roberto Iovine ha presentato un intervento ad inizio seduta dal titolo “Monastero che riapre per malati e famiglie”.
E’ possibile accedere qui al video dell’intervento di presentazione in aula.
Di seguito il testo dell’intervento in aula.
Nella rubrica Buone Notizie della stampa locale compare oggi una notizia che è una straordinaria buona notizia. Si tratta del Monastero delle della Visitazione, il cui portone è sotto il portico degli Alemanni a Bologna e che si estende tra via Mazzini, Via Salvioli, Via Alberti e via Masi per una estensione di 3500 mq coperti e 3000 mq di giardino. Il monastero ha accolto per 200 anni (1819-2019) le suore di clausura dell’ordine della Visitazione, ed è chiusa da 6 anni dopo il trasferimento ad altra sede delle ultime sorelle. Le quali, con un atto di di grande generosità, hanno donato l’immobile alla arcidiocesi di Bologna. Il cardinal Zuppi ha già mostrato, ad esempio con la concessione dell’utilizzo dell’eremo di Ronzano a cooperative per l’accoglienza dei migranti, o con la presentazione del Codice Ristretto sui diritti dei detenuti alla Dozza, di avere una forte sensibilità non solo verso l’anima dei nostri concittadini, come doveroso per un sacerdote, ma anche verso la loro condizione umana, che si tratti di poveri migranti o di malati, realizzando nella quotidianità e senza ipocrisie il messaggio evangelico. A dimostrazione di questo, il Cardinale sta pensando ad un utilizzo dell’ex Monastero che sia di aiuto e sostegno per i molti malati e le loro famiglie che vengono in città da tutta Italia per sottoporsi a cure altamente specialistiche (come ad es. i trapianti d’organo) e che richiedono poi lunghi tempi di sorveglianza e di solito non consentono un rapido rientro a domicilio. E con chi aprire un dialogo se non con la Fondazione Sant’Orsola che da anni si è data lo scopo di aiutare e sostenere proprio questi malati e le loro famiglie costrette ad allontanarsi da casa per settimane o mesi?
Sappiamo che la realizzazione di un progetto così ambizioso avrà un costo elevato e che prevederà la ristrutturazione e l’arredamento degli ambienti claustrali, prima che possano essere eventualmente dati in affitto alla Fondazione, che ne dovrebbe curare il funzionamento.
Già adesso la Fondazione, attraverso immobili affittati ad hoc, sta dando accoglienza a un numero consistente di persone; il Direttore della Fondazione Stefano Vezzani ci dice che nel 2024 i 19 appartamento, di cui due dedicati a spazi comuni, hanno accolto 208 pazienti con le proprie famiglie, con una permanenza media intorno ai 25 giorni. E siccome talvolta i pazienti ritornano, la Fondazione ha esaudito ben 455 richieste, su circa 700 domane, per cui attualmente non vengono esaudite circa 250 richieste.
Sappiamo però che la Fondazione ha un progetto molto più ambizioso che una accoglienza per malati e famiglie, ed aspira a offrire parte di quegli spazi per iniziative culturali ed educative, occasioni di incontro e di discussione, utilizzabili da bambini ed anziani (per usare le parole del presidente della Fondazione Giacomo Faldella).
Ultima informazione: dal 15/2 al 9/3 sarà possibile, previo appuntamento, visitare il Monastero prenotando al sito della Fondazione.