Lunedì 18 giugno 2018 il consigliere comunale Claudio Mazzanti ha presentato il seguente intervento di inizio seduta in Consiglio comunale.

Di seguito il testo dell’intervento.

Presidente, mi permetta, a nome del gruppo del Partito Democratico, come hanno fatto altri gruppi, di manifestare solidarietà alla Consigliera Cathy La Torre. Già lo ha detto la Consigliera Li Calzi, il Consigliere Bosco ed altri, e anch’io voglio portare la solidarietà alla nostra ex collega, perché credo che minacciare di morte persone ci vogliano solo dei criminali e basta, quindi massima solidarietà. Tra l’altro, guarda caso, questa viene mentre in centro un nostro connazionale tenta di violentare una ragazza, a cui va tutta la nostra solidarietà.

Credo che ci sia da mettere, su questo, un bel punto fermo. Vengo agli argomenti. Prati di Caprara. Presidente, noi presentiamo un ordine del giorno di cui chiediamo la trattazione, la discussione e la relativa approvazione urgente. Lo darò alla Segreteria per distribuire copia.

Nella bonifica, nel primo tratto, perché dei due ettari della scuola è stato bonificato solo un pezzettino ad una bassa profondità e subito si è fermata, sono stati ritrovati ordigni bellici, fucili e quant’altro, così come dice il comunicato. Questa è la prova provata che tutta quell’area, tutto quel sedime è assai a rischio, quindi, a prescindere da quello che verrà sui Prati di Caprara, la bonifica è fondamentale, sia quella bellica che la caratterizzazione. D’altronde, Presidente, abbiamo avuto esempi lì vicino, esempi ben presenti eclatanti che non dimentichiamo: Lunetta Mariotti, Villa Angeletti, il parco di via dei Giardini, alcune aree militari e altre aree riciclate. Sappiamo cosa è stato trovato a bassa profondità, perché in quelle zone non è stato costruito un centimetro quadro. Un parco di dieci ettari e mezzo, l’altro un parco di sette ettari. In uno hanno trovato due tonnellate di porcherie interrate e un’ottantina di bombe da mortaio. Nell’altro (area militare donata tanti anni fa dall’esercito, ceduto al Comune di Bologna quando ancora non c’era l’obbligo delle bonifiche belliche) bombe non se ne sono trovate, ma amianto, creoline, idrocarburi. Anche in quel caso non un metro è stato costruito, ma solo parco, sapendo bene che lo Stato oggi è obbligato (per fortuna) a fare bonifiche, prima belliche e poi la caratterizzazione di tipo ambientale per qualsiasi funzione, che sia parco o che sia costruzione che sia scuola. Questo a tutela e a salute dei cittadini.

Bene hanno fatto a bloccare i lavori, bene l’intervento dell’esercito per rimuovere i primi residuati e continuare le bonifiche belliche su tutti i due ettari. Ricordo una frase indicativa: sono stati fatti dei sopralluoghi con il metal-detector, gli strumenti non smettevano mai di suonare. Potevano essere pezzi di ferro, ma poteva essere qualcos’altro. Il qualcos’altro è uscito in un piccolo pezzo bonificato dove si è tentata la bonifica e dove subito ci si è fermati. Sarebbe interessante capire perché quell’area non è custodita, ma sarà responsabilità dell’esercito. Voglio anche ricordare che il Comune di Bologna su quell’area, ancora di proprietà demaniale, ha detto molto chiaramente che, viste le esperienze passate, o si rispetta la legge o lui non prende in carico proprio un bel niente. Prima si bonifica, dopo di che si prendono in carico le aree, ma, se non si bonifica, il Comune non prende nulla, perché quelle aree sono di proprietà del demanio e di INVIMIT. Quindi il Comune di Bologna è stato molto chiaro. Questo ordine del giorno va nella direzione di aprire una discussione forte in ambito cittadino, così come è stato quando noi abbiamo approvato il PUV e il POC per l’utilizzo delle aree militari. Deposito l’ordine del giorno per poi distribuirlo.