Lunedì 3 dicembre 2018 il Consiglio comunale la consigliera comunale PD Federica Mazzoni e è intervenuta in Consiglio comunale in merito alla radiazione dall’Ordine dei medici dell’Assessore Venturi.

Online è inoltre disponibile il comunicato stampa.

Tempi tristi e degradati quelli in cui un Ordine professionale, quello dei Medici di Bologna, gioca al risiko della politica, cercando di osteggiare legittime scelte amministrative della Regione con la massima sanzione della radiazione per un Assessore medico che ha agito non in veste professionale ma politica istituzionale. La scelta di colpire l’Assessore, così come è accaduto con altri tipi di sanzione per altri medici, invece che ricorrere sul piano amministrativo a fronte di una delibera che l’Ordine non condivide, è il segno di una involuzione che autorizza a pensare che il Presidente Pizza o non sappia quale sia il suo ruolo, o lo interpreti in maniera inappropriata e strumentale.

In entrambi i casi questo è un problema, e non piccolo, per i medici bolognesi e i pazienti della nostra città che vengono trascinati, loro malgrado in scontri politici e personali.

Solidarietà a Sergio Venturi e a tutti i medici sanzionati, per avere applicato una Delibera regionale, da questo Ordine.

Bene ha fatto il Presidente Bonaccini a tutelare legalmente da ingerenze intimidatorie e illegittime la Regione e il Sistema sanitario pubblico.

Tempi tristi e degradati quelli in cui un esponente delle opposizioni a Bologna non sa fare nulla di meglio che insultare infermieri professionisti, laureati, formati, costantemente aggiornati e dediti al loro lavoro. Questi “semplici” infermieri salvano vite! Sono professionisti dediti al loro lavoro che operano in sinergia con i medici, nel rispetto dei ruoli e delle professioni.

Non si tratta di valorizzare professioni sanitarie a scapito di quella medica, il nostro obiettivo politico è quello di innalzare la qualità del lavoro di entrambi, liberando i medici da incombenze amministrative e burocratiche, riconoscendo competenze e capacità a infermieri preparati e formati. Non ci stiamo inventando nulla, per la verità, è questo il modello sanitario in essere nei paesi maggiormente sviluppati del mondo. È un cammino da portare a compimento, in sinergia con le parti professionali, ma che è volto a migliorare le condizioni lavorative di tutto il personale sanitario nell’esclusivo interesse della salute dei cittadini.

Per gestire le ordinarie emergenze quotidiane la centrale operativa 118 EMILIA Est, solo nel 2017, ha ricevuto circa 310 mila chiamate, con una media di 850 al giorno, attivando 225mila servizi di soccorso. I mezzi, le ambulanze e le auto mediche, sono dotati di computer di bordo completamente integrati nel sistema 118. L’operatore di Centrale conosce quindi in tempo reale la posizione e lo stato di tutti i mezzi di soccorso sul territorio, individuando immediatamente quello più adatto a intervenire e inviando, in automatico, tutti i dati necessari per l’attivazione per tutta la durata dell’intervento.

Chi ha offeso il personale infermieristico lo sa? No, non lo sa, ma parlare senza conoscere nulla del 118 non è solo fare una magra, pessima figura svelando la propria continua strumentalità, ma è fatto scandaloso volere instillare nei cittadini la paura di non essere soccorsi, tutelati e curati con adeguate professionalità e sicurezza. È questa la straordinaria politica del cambiamento?

Lo scorso agosto, in occasione del disastro autostradale di Borgo Panigale, la rete del 118 ha dimostrato come opera, portando in salvo tutte le persone implicate nell’incidente e lo ha fatto in maniera impeccabile e in pochissimi minuti. La straordinaria capacità di reazione, contenimento e presa in carico ci è stata riconosciuta da tutti, anche a livello nazionale. La riconoscenza e l’orgoglio per questi operatori sanitari e il loro lavoro, a parole, è stata allora unanime…chi oggi li denigra si svela per quello che pensa davvero, finalmente, ora per lo meno è più chiara la loro posizione.

E il Ministero della Salute? A Roma leggono i giornali? Sono informati? Intende la Ministra intervenire per sanare una situazione ormai non più sostenibile? Il silenzio è complice.

Triste questa vicenda che svela i limiti di un Ordine professionale e di opposizioni che non mettono al primo posto la salute dei cittadini, ciò che invece, è nelle nostre priorità assolute.