Giovedì 21 dicembre 2017 il Consiglio comunale ha approvato l’ordine del giorno 420.18, presentato dalla consigliera comunale Isabella Angiuli in merito a misure per la tutela del centro storico di Bologna.

Di seguito è disponibile il testo dell’ordine del giorno.

Tutta la documentazione del Bilancio sarà disponibile entro breve nella versione definitiva online, come indicato nel comunicato stampa.

Il Consiglio Comunale

premesso

che il Centro Storico di Bologna e l’area universitaria racchiusi dentro le vecchie mura cittadine, ora delimitate dalla circonvallazione dei viali, anche se di piccole dimensioni, costituiscono il cuore pulsante della città;

che il Centro Storico è zona di grande prestigio grazie alla presenza di palazzi privati ed istituzionali nonché della più antica Università d’Europa;

che il fascino del Centro storico è accresciuto dalla commistione di più stili architettonici ai palazzi nobiliari di grande prestigio artistico, si alternano edifici storici più popolari che costituiscono quella che oggi è chiamata “vecchia Bologna”;

che il tratto specifico degli edifici è la loro disposizione: quelli borghesi e nobiliari sorgono sul corso principale, quelli più popolari sui vicoli, più stretti e laterali, e poco luminosi. Grazie ai colori accesi delle costruzioni popolari, oggi alcuni vicoli sono molto apprezzati dai turisti. La “vecchia Bologna” oggi offre apprezzabili scorci che richiamano l’attenzione non solo dei turisti ma, dei residenti stessi che scoprono o riscoprono nel tempo la loro città;

che tutti i fabbricati sono protetti da chilometri di portici che hanno reso famosa Bologna nel mondo;

che la zona universitaria si caratterizza per il suo dinamismo e per l’elevata concentrazione di locali adibiti alla ristorazione spesso messi sotto accusa dalla popolazione residente di provocare degrado urbano ed inquinamento acustico ma che d’altronde rappresentano la risposta ad una domanda importante di divertimento che proviene dalla popolazione studentesca;

che il Comune ha puntato su progetti di marcata pedonalizzazione nell’ottica di diminuire i tassi di inquinamento atmosferico ed acustico, di limitare il problema della mancanza di parcheggi ed, infine, di far risaltare maggiormente la bellezza delle piazze e dei palazzi;

che l’unica zona verde è rappresentata dal parco della Montagnola che sarà presto interessato da un concorso europeo di progettazione e da un vasto progetto di riqualificazione dell’intera area prospiciente la stazione ferroviaria;

che il mercato immobiliare, all’interno del centro storico, suscita interesse verso qualsiasi tipologia di immobile, sia residenziale, sia commerciale;

che la domanda è sempre molto alta mentre l’offerta è più limitata rispetto agli altri quartieri cittadini.

considerato

che il fenomeno degli affitti temporanei è notevolmente cresciuto grazie a portali quali Airbnb e all’aumento dell’attrattività turistica della nostra città, consentendo così ai proprietari privati di immobili di integrare il proprio reddito familiare nonché di effettuare le manutenzioni ordinarie e straordinarie di cui necessitano gli immobili di più antica edificazione. In virtù della crescita del fenomeno dell’ospitalità temporanea in case private, il Comune i Bologna ha modificato il regolamento sulla Tassa di soggiorno e siglato un accordo con Airbnb Ireland per il versamento automatico della stessa nella casse dell’Amministrazione;

che l’Amministrazione Comunale ha avviato ed è tuttora in corso una proficua azione di recupero della Zona Universitaria, in collaborazione con Università, Teatro Comunale e altre realtà pubbliche e private dell’area, attraverso iniziative quali il Progetto Rock, il Guasto Village che interessano via del Guasto, largo Respighi, piazza Verdi e piazza Aldrovandi;

che l’Amministrazione Comunale sta puntando su un programma di interventi che intrecciano cultura e intrattenimento, partecipazione e nuova caratterizzazione della zona;

che è intenzione di questa Amministrazione mantenere un centro storico vivibile, a vocazione residenziale e ridurre le diseguaglianze. Il Centro storico di Bologna conta infatti circa 50.000 residenti, molte case popolari, il campus universitario e quindi un tema reddituale. E’ obiettivo dell’Amministrazione rendere disponibili case in affitto anche per le famiglie, per i ceti medi o medio bassi, il rapporto con i giovani studenti, con i lavoratori dei settori più innovativi e cognitivi, l’accesso ai servizi;

che è necessario un piano di gestione del centro storico (anche se non è un centro storico riconosciuto dall’UNESCO) che non preveda tanto un’espansione della città verso l’area metropolitana e infrastrutture che innescano nuovo consumo di suolo, ma la densità all’interno del capoluogo (recupero aree militari e industriali dismesse). In altri termini: famiglie e ceti medi e medio bassi che trovano case all’interno del tessuto urbano a prezzi accessibili, con servizi di vicinato e servizi pubblici ben distribuiti;

che il Comune di Bologna intende preservare l’autenticità del proprio Centro Storico proseguendo nell’azione di tutela e valorizzazione;

che il Comune di Bologna e personalità della nostra città, a partire dall’Arch. Pietro Maria Alemagna, stanno lavorando ad un’idea progettuale per il recupero e la valorizzazione delle antiche mura di Bologna che versano purtroppo in stato di abbandono. Così come già fatto in passato per le antiche porte della Città, il progetto punta a valorizzare attraverso un’opera di restauro e illuminazione anche il sistema di mura del 1300 che la storia ci ha lasciato, originariamente lunghe 7,5 chilometri e attualmente ridotte a 2,6 km. Una cinta muraria che aveva intorno 12 chiese, dedicate alla Madonna, costruite tra il ‘400 e il ‘600, tra cui S. Maria del Piombo, ora casa Carducci, e il Baraccano;

che il vicino Comune di Firenze ha infatti approvato, sulla scorta del cd. Decreto Unesco, un Piano di Gestione e un Regolamento per la tutela del Centro Storico Patrimonio Mondiale UNESCO area di particolare pregio ed interesse storico, artistico, architettonico e ambientale della città, che individua le norme per una generale lotta al degrado contro quegli elementi e quei comportamenti che portano alla lesione di interessi generali, quali la salute pubblica, la civile convivenza, il decoro urbano, il paesaggio urbano storico, l’identità culturale e storico-architettonica del centro della città, anche in coerenza con i programmi di viabilità urbana, con le limitazioni o interdizioni del traffico veicolare e la prevenzione dell’inquinamento sia atmosferico che acustico.

invita

Il Sindaco e la Giunta a proseguire nel dibattito pubblico avviato e aprire un cantiere di lavoro politico che punti a trovare rapide soluzioni a problematiche stringenti quali lotta al degrado, sicurezza, rumore, spaccio di stupefacenti e soluzioni di medio lungo periodo su temi quali: casa, commercio di vicinato e servizi, spazi per la cultura e divertimento accessibili h24, regolamentazione della sharing economy e del turismo;

invita

Il Sindaco e la Giunta ad approvare un Regolamento per la Tutela del Centro Storico di Bologna che sia frutto della concertazione con le istituzioni culturali, le organizzazioni economiche e sociali più rappresentative del territorio, le Università e che tenga conto della necessità di contemperare le esigenze di tutti i portatori di interesse pur nel perseguimento del primario interesse di tutela del patrimonio artistico culturale ed architettonico del nostro Centro Storico;

invita

inoltre il Sindaco e la Giunta a prevedere un set di indicatori che misurino e consentano di valutare l’efficacia del regolamento a 6 mesi dalla sua introduzione;

invita

inoltre il Sindaco e la Giunta ad istituire un sistema di sanzioni specifiche e collegate al presente regolamento per punire coloro i quali con il proprio comportamento scorretto arrecano danni al centro o ne compromettono il decoro;

invita

inoltre il Sindaco e la Giunta ad incentivare, anche attraverso l’erogazione di contributi a fondo perduto, la libertà di iniziativa economica per le nuove imprese che con le loro specifiche attività, qualificano l’offerta di servizi all’interno del nostro Centro e promuovono i concetti di creatività, originalità, unicità, artigianalità, design, estetica, funzionalità, autenticità, salubrità, sicurezza per la salute del consumatore, democraticità, tipicità, innovatività;

invita

inoltre il Sindaco e la Giunta a disincentivare la libertà di iniziativa economica per le imprese che, attraverso per esempio la vendita di prodotti nocivi alla salute del consumatore non solo potrebbero arrecare un danno alla salute dei cittadini ma anche un aggravio economico per la collettività (pensiamo all’eccesso di rifiuti di difficile smaltimento) o potrebbero alimentare problemi quali alcolismo o ludopatia con effetti disastrosi per tutta la comunità che al contempo dequalificherebbero l’offerta dei prodotti e servizi all’interno del centro storico producendo effetti lesivi per l’immagine identitaria di Bologna e dei suoi valori positivi sia in Italia che all’estero.

F.to I. Angiuli, M. Lombardo, S. Lembi, A. Colombo, R. Fattori, F. Errani, N. De Filippo, L. Bittini, M. Ferri, C. Mazzanti.